lunedì 1 agosto 2011

MOG 231 Sicurezza lavoro porto di Napoli, Luise spiega “Attento papà"

Sicurezza lavoro porto di Napoli, Luise spiega "Attento papà!"
1 agosto 2011 alle ore 09:35
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/sicurezza-lavoro-porto-di-napoli-luise-spiega-%e2%80%9cattento-papa%e2%80%9d/
NAPOLI - Far vivere ai bambini l'*importanza della sicurezza sul
lavoro nel porto di Napoli*. Questo l'obiettivo del progetto
"*Attento papà!*", progetto didattico destinato agli alunni delle
scuole elementari, finalizzato alla di formazione e alla
sensibilizzazione sui temi della cultura della sicurezza sul lavoro.
Un'iniziativa promossa dai *RLS* del porto che si articolerà dal
prossimo anno scolastico in percorsi audiovisivi e lettura di materili
didattici utili alla comprensione dei *rischi* e quindi della
*prevenzione sul lavoro*.
Un progetto che fornirà "al mondo della scuola contenuti importanti,
(il ciclo del trasporto, la professionalità, l'informatica, la
logistica) a sostegno della programmazione didattica" e offrirà "a
tutti gli alunni la possibilità di conoscere elementi studiati in
classe attraverso un'esperienza vera".
Abbiamo chiesto ad *Aniello Luise*, RLS e coordinatore del progetto,
di raccontarcelo.
Come nasce il progetto "Attento papà!"
Il progetto nasce sulla scia di iniziative simili che sono state fatte
per esempio nel porto di Gioia Tauro e nel porto di Ravenna e che
prevedevano come questa il *coinvolgimento dei bambini delle scuole
elementari in un  percorso di formazione sulla sicurezza sul lavoro*.
Il titolo che abbiamo scelto "Attento papà!" è dovuto al fatto
che l'età di chi lavora nel porto di Napoli è medio bassa, va dai
30 ai 40-45 anni, e molti sono padri di famiglia con bambini in età
da scuola elementare. L'intento del progetto indicato dal suo nome è
quindi quello di *sensibilizzare contemporaneamente sia bambini che i
genitori e giovani lavoratori del porto.*
Quali sono i soggetti coinvolti nel progetto?
Il progetto è promosso dai *quattro RLS di sito del porto di Napoli*
e coinvolge prima di tutto le *organizzazioni sindacali* che hanno
sottoscritto il protocollo di intesa sulla sicurezza sul lavoro nel
comparto portuale: CGIL, CISL, UIL, UGL.
Nostra intenzione è inoltre quella di coinvolgere l'*Autorità
portuale*, il *Prefetto* e le *realtà imprenditoriali*, che dovranno
autorizzare e accogliere le classi in visita nell'area
terminalistica. Perseguendo un simile intento ci proponiamo poi di
confrontarci con il *S.O.I*., "Sistema Operativo Integrato" del porto,
che comprende l'Autorità portuale, i *rappresentanti dei lavoratori
 della sicurezza*, l'*ispettorato del lavoro*, l'*Asl Napoli 1* e
la *Capitaneria di porto*.
Come si svolgerà il programam didattico, quali i suoi punti cardine.
Il progetto prevede la realizzazione di *tre diverse fasi*. Nella
prima fase le classi IV e V di scuola elementare saranno invitate a
fare un'esperienza viva, a *visitare l'area terminalistica*,
guardare le navi che vengono e vanno, il carico e scarico dei
container, le gru al lavoro e come si lavora nel porto.
A questo seguirà l'esperienza del *materiale didattico*, una
*brochure sul lavoro nel porto e sull'importanza della sicurezza*,
che sarà distribuita a ogni alunno, sia un supporto audiovisivo da
far visionare alle classi.
Come terza fase il progetto prevede infine la rielaborazione degli
stimoli e spunti di riflessione che i bambini hanno ricevuto nella
visita al porto e visionando il materiale didattico. Ogni bambino
potrà per esempio produrre disegni o altre rielaborazioni di quanto
imparato per esprimere e raccontare cosa ha vissuto.* *
Quale il fine, l'obiettivo a cui mira l'iniziativa.
L'obiettivo è *insegnare da subito ai bambini l'importanza della
sicurezza sul lavoro* cominciando dagli alunni della scuola elementare
perché possano crescere con questo valore. La sicurezza è un
*patrimonio che deve essere coltivato in ogni famiglia* dalle piccole
abitudini quotidiane alle cose più importanti, perché è così che
si possono evitare gli infortuni. La sicurezza deve essere vissuta dal
bambino. Attraverso il progetto "Attento papà!" il bambino
tornando a casa deve raccontare alla sua famiglia cosa ha visto e cosa
ha imparato.
Il bambino per esempio può imparare che ci sono *comportamenti
corretti e comportamenti sbagliati* e che sta a noi *proteggerci e
agire in sicurezza*, adottando per esempio tutte le precauzioni che
servono, dai dispositivi di protezione individuali in poi. I bambini
possono farsi messaggeri presso le proprie famiglie che *i veri
protagonisti della sicurezza sul lavoro sono i lavoratori*. La
sicurezza deve partire da loro.
Noi, *RLS di sito*, in quanto lavoratori tra i lavoratori, non calati
dall'alto ma espressione di chi lavora, possiamo facilitare e
*sostenere tutte le richieste sulla sicurezza che i lavoratori
avanzeranno.*
Quindi quali gli obiettivi che volete raggiungere come RLS di sito.
Prima di tutto noi puntiamo su quanto previsto dal S.O.I., per il
quale per esempio sosteniamo visite periodiche di sorveglianza presso
le aziende portuali. Questa azione di costante *vigilanza* ha
determinato il raggiungimento di un *calo del 24% degli infortuni*,
riscontrato anche nei dati INAIL.
Come obiettivo ultimo avremmo l'*obiettivo infortuni zero*, anche se
ci insegnano che l'obiettivo zero non esiste, perché il rischio è
intrinseco nel lavoro. Per questo non abbassiamo mai la guardia, siamo
sempre a contatto con i lavoratori e ci spendiamo quotidianamente per
*rilevare situazioni di rischio* e *migliorare le condizioni di chi
lavora*.
Al lavoro quotidiano aggiungiamo poi l'impegno in iniziative
speciali come questa di "Attento papà!" che verrà realizzata nel
prossimo anno scolastico ma anche con altre *iniziative di
sensibilizzazione*. Per esempio è prevista in questi giorni la
pubblicazione di una *brochure di fotografie sulla sicurezza sul
lavoro* che avrà una *prefazione* scritta da una psicologa sulla
*teoria del comportamentismo* per far capire a tutti i lavoratori che
il loro ruolo nella sicurezza conta più di ogni altro.

Far vivere ai bambini l'importanza della sicurezza sul lavoro nel
porto. Questo l'obiettivo del *progetto* "*Attento papà!*"
promosso dai quattro *RLS di sito del Porto di Napoli*.
Il progetto prevede il coinvolgimento di classi delle scuole
elementari in un *percorso esperienziale e formativo sulla sicurezza
sul lavoro*.
Abbiamo chiesto a Aniello Luise, coordinatore del progetto, di
raccontarcelo.

*Come nasce il progetto "Attento papà!"?*
Il progetto nasce sulla scia di iniziative simili che sono state fatte
per esempio nel porto di Gioia Tauro e nel porto di Ravenna e che
prevedevano come questa il *coinvolgimento dei bambini delle scuole
elementari in un percorso di formazione sulla sicurezza sul lavoro*.
Il titolo che abbiamo scelto "Attento papà!" è dovuto al fatto
che l'età di chi lavora nel porto di Napoli è medio bassa, va dai
30 ai 40-45 anni, e molti sono padri di famiglia con bambini in età
della scuola elementare. In più abbiamo purtroppo avuto anche
infortuni mortali che hanno colpito padri con bambini piccoli.
Col titolo quindi vogliamo *sensibilizzare anche i lavoratori che sono
giovani e hanno figli a casa*.

*Quali sono i soggetti coinvolti nel progetto?*
Il progetto è promosso dai *quattro RLS di sito del porto di Napoli*
e coinvolge prima di tutto le *organizzazioni sindacali* che hanno
sottoscritto il protocollo di intesa sulla sicurezza sul lavoro nel
comparto portuale: i tre sindacati confederali *CGIL-CISL-UIL* e
l'*UGL*. Poi abbiamo intenzione di coinvolgere l'*Autorità
Portuale*, il *Prefetto* e le *realtà imprenditoriali*, che dovranno
autorizzare e accogliere le classi in visita nell'area
terminalistica.
Ci proponiamo anche di confrontarci con il *S.O.I*., *Sistema
Operativo Integrato*, che comprende l'Autorità portuale, noi che
siamo i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza ,
l'ispettorato del lavoro, l'Asl Napoli 1 e la Capitaneria di
porto.

*Cosa prevede la realizzazione del progetto "Attento papà!"?*
Il progetto prevede la realizzazione di tre diverse fasi.
Nella prima fase le classi IV e V di scuola elementare sono invitate a
fare un'esperienza viva, a *visitare l'area terminalistica*,
guardare le navi che vengono e vanno, il carico e scarico dei
container, le gru al lavoro e come si lavora nel porto.
Poi abbiamo prodotto del *materiale didattico*, sia una *brochure sul
lavoro nel porto e sull'importanza della sicurezza*, che sarà
distribuita ad ogni alunno, sia un *supporto audiovisivo* da far
visionare alle classi.
Come terza fase il progetto prevede la rielaborazione degli stimoli e
spunti di riflessione che i bambini hanno ricevuto nella visita al
porto e visionando il materiale didattico. Ogni bambino potrà per
esempio produrre disegni o altre *rielaborazioni di quanto imparato
per esprimere e raccontare cosa ha vissuto.*

*Quali sono gli obiettivi del progetto "Attento papà!"*
L'obiettivo è *insegnare da subito ai bambini l'importanza della
sicurezza sul lavoro* cominciando dagli alunni della scuola elementare
perché possano crescere con questo valore. La sicurezza è *un
patrimonio che deve essere coltivato in ogni famiglia* dalle piccole
abitudini quotidiane alle cose più importanti, perché è così che
si possono evitare gli infortuni. La sicurezza deve essere vissuta dal
bambino. Attraverso il progetto "Attento papà!" il bambino
tornando a casa deve raccontare alla sua famiglia cosa ha visto e cosa
ha imparato.
Il bambino per esempio può imparare che ci sono *comportamenti
corretti e comportamenti sbagliati* e che sta a noi *proteggerci e
agire in sicurezza*, adottando per esempio tutte le precauzioni che
servono, dai dispositivi di protezione individuali in poi. I bambini
possono farsi messaggeri presso le proprie famiglie che *i veri
protagonisti della sicurezza sul lavoro sono i lavoratori*. La
sicurezza deve partire da loro.
Noi, gli *RLS di sito*, in quanto lavoratori tra i lavoratori, non
calati dall'alto ma espressione di chi lavora, possiamo facilitare e
*sostenere tutte le richieste sulla sicurezza che i lavoratori fanno*.

*Quindi quali sono gli obiettivi che volete raggiungere come RLS di
sito?*Gli obiettivi sono sempre migliorativi.
Prima di tutto noi puntiamo su quanto previsto dal S.O.I., Sistema
Operativo Integrato, con cui per esempio facciamo le visite periodiche
di sorveglianza presso le aziende portuali. Questa azione di costante
*vigilanza* ha determinato il raggiungimento di un *calo del 24% degli
infortuni*. Questi sono dati INAIL.
Come obiettivo ultimo avremmo l'*obiettivo infortuni zero*, anche se
ci insegnano che l'obiettivo zero non esiste, perché il rischio è
intrinseco nel lavoro. Ma anche se la strada da percorrere è
difficile e la più dura l'obiettivo degli RLS di sito del porto di
Napoli è l'obiettivo infortuni zero.
Per questo non abbassiamo mai la guardia, siamo sempre a contatto con
i lavoratori e ci spendiamo quotidianamente per *rilevare situazioni
di rischio* e *migliorare le condizioni di chi lavora*.
Al lavoro quotidiano aggiungiamo poi
Far vivere ai bambini l'importanza della sicurezza sul lavoro nel
porto. Questo l'obiettivo del *progetto* "*Attento papà!*"
promosso dai quattro *RLS di sito del Porto di Napoli*.
Il progetto prevede il coinvolgimento di classi delle scuole
elementari in un *percorso esperienziale e formativo sulla sicurezza
sul lavoro*.
Abbiamo chiesto a Aniello Luise, coordinatore del progetto, di
raccontarcelo.
*Come nasce il progetto "Attento papà!"?*Il progetto nasce sulla
scia di iniziative simili che sono state fatte per esempio nel porto
di Gioia Tauro e nel porto di Ravenna e che prevedevano come questa il
*coinvolgimento dei bambini delle scuole elementari in un percorso di
formazione sulla sicurezza sul lavoro*.
Il titolo che abbiamo scelto "Attento papà!" è dovuto al fatto
che l'età di chi lavora nel porto di Napoli è medio bassa, va dai
30 ai 40-45 anni, e molti sono padri di famiglia con bambini in età
della scuola elementare. In più abbiamo purtroppo avuto anche
infortuni mortali che hanno colpito padri con bambini piccoli.
Col titolo quindi vogliamo *sensibilizzare anche i lavoratori che sono
giovani e hanno figli a casa*.
*Quali sono i soggetti coinvolti nel progetto?*Il progetto è promosso
dai *quattro RLS di sito del porto di Napoli* e coinvolge prima di
tutto le *organizzazioni sindacali* che hanno sottoscritto il
protocollo di intesa sulla sicurezza sul lavoro nel comparto portuale:
i tre sindacati confederali *CGIL-CISL-UIL* e l'*UGL*. Poi abbiamo
intenzione di coinvolgere l'*Autorità Portuale*, il *Prefetto* e le
*realtà imprenditoriali*, che dovranno autorizzare e accogliere le
classi in visita nell'area terminalistica.
Ci proponiamo anche di confrontarci con il *S.O.I*., *Sistema
Operativo Integrato*, che comprende l'Autorità portuale, noi che
siamo i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza ,
l'ispettorato del lavoro, l'Asl Napoli 1 e la Capitaneria di
porto.
*Cosa prevede la realizzazione del progetto "Attento papà!"?*Il
progetto prevede la realizzazione di tre diverse fasi.
Nella prima fase le classi IV e V di scuola elementare sono invitate a
fare un'esperienza viva, a *visitare l'area terminalistica*,
guardare le navi che vengono e vanno, il carico e scarico dei
container, le gru al lavoro e come si lavora nel porto.
Poi abbiamo prodotto del *materiale didattico*, sia una *brochure sul
lavoro nel porto e sull'importanza della sicurezza*, che sarà
distribuita ad ogni alunno, sia un *supporto audiovisivo* da far
visionare alle classi.
Come terza fase il progetto prevede la rielaborazione degli stimoli e
spunti di riflessione che i bambini hanno ricevuto nella visita al
porto e visionando il materiale didattico. Ogni bambino potrà per
esempio produrre disegni o altre *rielaborazioni di quanto imparato
per esprimere e raccontare cosa ha vissuto.*
*Quali sono gli obiettivi del progetto "Attento
papà!"*L'obiettivo è *insegnare da subito ai bambini
l'importanza della sicurezza sul lavoro* cominciando dagli alunni
della scuola elementare perché possano crescere con questo valore. La
sicurezza è *un patrimonio che deve essere coltivato in ogni
famiglia* dalle piccole abitudini quotidiane alle cose più
importanti, perché è così che si possono evitare gli infortuni. La
sicurezza deve essere vissuta dal bambino. Attraverso il progetto
"Attento papà!" il bambino tornando a casa deve raccontare alla
sua famiglia cosa ha visto e cosa ha imparato.
Il bambino per esempio può imparare che ci sono *comportamenti
corretti e comportamenti sbagliati* e che sta a noi *proteggerci e
agire in sicurezza*, adottando per esempio tutte le precauzioni che
servono, dai dispositivi di protezione individuali in poi. I bambini
possono farsi messaggeri presso le proprie famiglie che *i veri
protagonisti della sicurezza sul lavoro sono i lavoratori*. La
sicurezza deve partire da loro.
Noi, gli *RLS di sito*, in quanto lavoratori tra i lavoratori, non
calati dall'alto ma espressione di chi lavora, possiamo facilitare e
*sostenere tutte le richieste sulla sicurezza che i lavoratori fanno*.
*Quindi quali sono gli obiettivi che volete raggiungere come RLS di
sito?*Gli obiettivi sono sempre migliorativi.
Prima di tutto noi puntiamo su quanto previsto dal S.O.I., Sistema
Operativo Integrato, con cui per esempio facciamo le visite periodiche
di sorveglianza presso le aziende portuali. Questa azione di costante
*vigilanza* ha determinato il raggiungimento di un *calo del 24% degli
infortuni*. Questi sono dati INAIL.
Come obiettivo ultimo avremmo l'*obiettivo infortuni zero*, anche se
ci insegnano che l'obiettivo zero non esiste, perché il rischio è
intrinseco nel lavoro. Ma anche se la strada da percorrere è
difficile e la più dura l'obiettivo degli RLS di sito del porto di
Napoli è l'obiettivo infortuni zero.
Per questo non abbassiamo mai la guardia, siamo sempre a contatto con
i lavoratori e ci spendiamo quotidianamente per *rilevare situazioni
di rischio* e *migliorare le condizioni di chi lavora*.
Al lavoro quotidiano aggiungia
Far vivere ai bambini l'importanza della sicurezza sul lavoro nel
porto. Questo l'obiettivo del *progetto* "*Attento papà!*"
promosso dai quattro *RLS di sito del Porto di Napoli*.
Il progetto prevede il coinvolgimento di classi delle scuole
elementari in un *percorso esperienziale e formativo sulla sicurezza
sul lavoro*.
Abbiamo chiesto a Aniello Luise, coordinatore del progetto, di
raccontarcelo.
*Come nasce il progetto "Attento papà!"?*Il progetto nasce sulla
scia di iniziative simili che sono state fatte per esempio nel porto
di Gioia Tauro e nel porto di Ravenna e che prevedevano come questa il
*coinvolgimento dei bambini delle scuole elementari in un  percorso
di formazione sulla sicurezza sul lavoro*.
Il titolo che abbiamo scelto "Attento papà!" è dovuto al fatto
che l'età di chi lavora nel porto di Napoli è medio bassa, va dai
30 ai 40-45 anni, e molti sono padri di famiglia con bambini in età
della scuola elementare. In più abbiamo purtroppo avuto anche
infortuni mortali che hanno colpito padri con bambini piccoli.
Col titolo quindi vogliamo *sensibilizzare anche i lavoratori che sono
giovani e hanno figli a casa*.
*Quali sono i soggetti coinvolti nel progetto?*Il progetto è promosso
dai *quattro RLS di sito del porto di Napoli* e coinvolge prima di
tutto le *organizzazioni sindacali* che hanno sottoscritto il
protocollo di intesa sulla sicurezza sul lavoro nel comparto portuale:
i tre sindacati confederali *CGIL-CISL-UIL* e l'*UGL*. Poi abbiamo
intenzione di coinvolgere l'*Autorità Portuale*, il *Prefetto* e le
*realtà imprenditoriali*, che dovranno autorizzare e accogliere le
classi in visita nell'area terminalistica.
Ci proponiamo anche di confrontarci con il *S.O.I*., *Sistema
Operativo Integrato*, che comprende l'Autorità portuale, noi che
siamo i rappresentanti dei lavoratori  della sicurezza ,
l'ispettorato del lavoro, l'Asl Napoli 1 e la Capitaneria di
porto.
*Cosa prevede la realizzazione del progetto "Attento papà!"?*Il
progetto prevede la realizzazione di tre diverse fasi.
Nella prima fase le classi IV e V di scuola elementare sono invitate a
fare un'esperienza viva, a *visitare l'area terminalistica*,
guardare le navi che vengono e vanno, il carico e scarico dei
container, le gru al lavoro e come si lavora nel porto.
Poi abbiamo prodotto del *materiale didattico*, sia una *brochure sul
lavoro nel porto e sull'importanza della sicurezza*, che sarà
distribuita ad ogni alunno, sia un *supporto audiovisivo* da far
visionare alle classi.
Come terza fase il progetto prevede la rielaborazione degli stimoli e
spunti di riflessione che i bambini hanno ricevuto nella visita al
porto e visionando il materiale didattico. Ogni bambino potrà per
esempio produrre disegni o altre *rielaborazioni di quanto imparato
per esprimere e raccontare cosa ha vissuto.*
*Quali sono gli obiettivi del progetto "Attento
papà!"*L'obiettivo è *insegnare da subito ai bambini
l'importanza della sicurezza sul lavoro* cominciando dagli alunni
della scuola elementare perché possano crescere con questo valore. La
sicurezza è *un patrimonio che deve essere coltivato in ogni
famiglia* dalle piccole abitudini quotidiane alle cose più
importanti, perché è così che si possono evitare gli infortuni. La
sicurezza deve essere vissuta dal bambino. Attraverso il progetto
"Attento papà!" il bambino tornando a casa deve raccontare alla
sua famiglia cosa ha visto e cosa ha imparato.
Il bambino per esempio può imparare che ci sono *comportamenti
corretti e comportamenti sbagliati* e che sta a noi *proteggerci e
agire in sicurezza*, adottando per esempio tutte le precauzioni che
servono, dai dispositivi di protezione individuali in poi. I bambini
possono farsi messaggeri presso le proprie famiglie che *i veri
protagonisti della sicurezza sul lavoro sono i lavoratori*. La
sicurezza deve partire da loro.
Noi, gli *RLS di sito*, in quanto lavoratori tra i lavoratori, non
calati dall'alto ma espressione di chi lavora, possiamo facilitare e
*sostenere tutte le richieste sulla sicurezza che i lavoratori fanno*.
*Quindi quali sono gli obiettivi che volete raggiungere come RLS di
sito?*Gli obiettivi sono sempre migliorativi.
Prima di tutto noi puntiamo su quanto previsto dal S.O.I., Sistema
Operativo Integrato, con cui per esempio facciamo le visite periodiche
di sorveglianza presso le aziende portuali. Questa azione di costante
*vigilanza* ha determinato il raggiungimento di un *calo del 24% degli
infortuni*. Questi sono dati INAIL.
Come obiettivo ultimo avremmo l'*obiettivo infortuni zero*, anche se
ci insegnano che l'obiettivo zero non esiste, perché il rischio è
intrinseco nel lavoro. Ma anche se la strada da percorrere è
difficile e la più dura l'obiettivo degli RLS di sito del porto di
Napoli è l'obiettivo infortuni zero.
Per questo non abbassiamo mai la guardia, siamo sempre a contatto con
i lavoratori e ci spendiamo quotidianamente per *rilevare situazioni
di rischio* e *migliorare le condizioni di chi lavora*.
Al lavoro quotidiano aggiungiamo poi l'impegno in iniziative
speciali come questa di "Attento papà!" che verrà realizzata nel
prossimo anno scolastico ma anche con altre *iniziative di
sensibilizzazione*. Per esempio è proprio prevista in questi giorni
la pubblicazione di una *brochure di fotografie sulla sicurezza sul
lavoro* che avrà una *prefazione* scritta da una psicologa sulla
*teoria del comportamentismo* per far capire a tutti i lavoratori che
il loro ruolo nella sicurezza conta più di ogni altro.
mo poi l'impegno in iniziative speciali come questa di "Attento
papà!" che verrà realizzata nel prossimo anno scolastico ma anche
con altre *iniziative di sensibilizzazione*. Per esempio è proprio
prevista in questi giorni la pubblicazione di una *brochure di
fotografie sulla sicurezza sul lavoro* che avrà una *prefazione*
scritta da una psicologa sulla *teoria del comportamentismo* per far
capire a tutti i lavoratori che il loro ruolo nella sicurezza conta
più di ogni altro.
l'impegno in iniziative speciali come questa di "Attento papà!"
che verrà realizzata nel prossimo anno scolastico ma anche con altre
*iniziative di sensibilizzazione*. Per esempio è proprio prevista in
questi giorni la pubblicazione di una *brochure di fotografie sulla
sicurezza sul lavoro* che avrà una *prefazione* scritta da una
psicologa sulla *teoria del comportamentismo* per far capire a tutti i
lavoratori che il loro ruolo nella sicurezza conta più di ogni altro.
vedi l'originale a: http://www.mog231.it/sicurezza-lavoro-porto-di-napoli-luise-spiega-%e2%80%9cattento-papa%e2%80%9d/

Nessun commento:

Posta un commento