giovedì 10 novembre 2011

MOG 231

Barletta, nuovi elementi fanno luce sul crollo
pubblicato il: 10 novembre 2011 alle ore 13:01
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/barletta-nuovi-elementi-fanno-luce-sul-crollo/

BARLETTA - A poco più di un mese dal tragico crollo della palazzina
è emerso un *nuovo elemento* rilevato dalla *Commissione d'indagine
del Senato sul lavoro nero e sugli infortuni sul lavoro*: nello stesso
giorno del disastro un uomo denunciava  ai carabinieri la presenza
non autorizzata di un escavatore accanto alla palazzina poi
collassata.

Lo ha comunicato il *senatore Oreste Tofani* nel corso della
conferenza stampa che si è tenuta in conclusione delle audizioni che
la Commissione di inchiesta sul lavoro nero e gli infortuni sul lavoro
ha tenuto il 7 novembre presso la prefettura di Barletta.

Il presidente Tofani ha commentato così il nuovo elemento acquisito:
"Nel corso dell'indagine emerge chiaramente che c'è qualcuno che ha
agito fuori da quello che gli era consentito. Appare infatti singolare
che, mentre quella palazzina collassava, un uomo, per conto anche dei
datori di lavoro delle vittime di quel crollo, si recava dai
carabinieri per denunciare che in quel cantiere era al lavoro un
escavatore".

La Commissione si è recata a Barletta per condurre un'inchiesta che
ha lo scopo di "far diminuire il numero degli infortuni sul lavoro e,
ove fosse necessario, modificare il quadro normativo, magari
snellendolo, per prevenirli". Alla presenza *dei *senatori Vincenzo
De Luca, Angela Maraventano, Paolo Nerozzi e Ada Spadoni, il senatore
Oreste Tofani  ha ascoltato il sindaco di Barletta, Nicola Maffei e
il capo della Procura di Trani che con  il suo sostituto indaga sul
crollo del 3 ottobre per il quale nove persone sono state iscritte nel
registro degli indagati. Sono poi stati ascoltati rappresentanti di
associazioni di categoria, Confindustria, Api, Cna, Confartigianato,
il comandante provinciale dei VV.F., i rappresentanti delle forze
dell'ordine, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il
responsabile provinciale del Nucleo ispettorato del lavoro e
dell'Inps, il direttore dell'ufficio provinciale del Lavoro e i
rappresentanti delle associazioni di imprenditori.

Quello che emerge è il quadro preoccupante di un territorio dove una
radicale deindustrializzazione ha causato situazioni di profondo
malessere. Dagli anni '80 ad oggi Barletta ha perso il suo ruolo
leader nel settore manifatturiero di calzature e tessili con
conseguente perdita del lavoro per 40.000 operai e la dismissione
del'80% dei capannoni. Il tentativo di resistere ha portato alla
proliferazione di una miriade di piccole imprese non completamente in
regola. Le precarie condizioni di lavoro e l' irregolarità sono
quindi le radici della realtà da cui è scaturita la tragedia del
crollo della palazzina.

Dichiara ancora Tofani: "Il lavoro nero e il crollo di una palazzina
possono apparentemente sembrare lontani e sconnessi fra loro, ma sono
in realtà *racchiusi nella medesima cornice*: un quadro fatto di
difficoltà e disagio". E conclude: "Bisogna mettere in condizione
gli imprenditori di operare nella legalità, con meccanismi che
consentano loro di emergere, meccanismi che ci sono e che, forse, è
necessario incrementare".

vedi l'originale (Barletta, nuovi elementi fanno luce sul crollo) su: http://www.mog231.it/barletta-nuovi-elementi-fanno-luce-sul-crollo/

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