venerdì 25 novembre 2011

MOG 231

Morti sul lavoro, ancora giorni tragici
pubblicato il: 25 novembre 2011 alle ore 13:00
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/morti-sul-lavoro-ancora-giorni-tragici/

ROMA – Negli ultimi giorni sono morte sul lavoro nove persone.
Alcuni italiani, alcuni stranieri, operai che lavoravano in ambiti
diversi a Bergamo, Frosinone, Viterbo, Trieste,  Piacenza, Como,
Foggia, Spoleto e Cuneo. Da nord a sud tutto lo stivale è stato
ancora percorso da una catena di tragici eventi.

Questa notte un'esplosione in una cartiera di Lallio, a Dalmine vicino
Bergamo, ha ucciso Rosario Spampinato, operaio di cinquant'anni
addetto al turno di notte. Erano con lui altri sette colleghi,
scampati al dramma scappando fra le fiamme.

Si chiamava Silvano Giordano e aveva 35 anni l'operaio morto a
Cometto di Borgo San Dalmazzo (Cuneo) schiacciato tra due pale
telescopiche lo scorso mercoledì. Soccorso, l'uomo è deceduto in
ospedale.

Non è noto il nome dell'operaio polacco, un ragazzo di 28 anni,
 morto martedì scorso cadendo da un'impalcatura montata per
riparare il tetto di una fabbrica a Supino (Frosinone). Nello stesso
giorno moriva Giuseppe Delle Monache di 58 anni schiacciato da una
lastra di marmo in una cava di peperino a Soriano al Cimino (Viterbo)
e, in un incidente simile, moriva ad Aurisina (Trieste) un operaio
straniero di 59 anni, schiacciato dal distaccamento di uno sperone di
roccia.

Per una caduta dall'alto ha perso la vita Gheorghe Barbuta, operaio
edile romeno a Rottofreno (Piacenza) e  sempre in un cantiere è
morto a Montano Lucino (Como), un operaio di 56 anni colpito alla
testa da un masso.

Il giorno prima, il 22 novembre, a Foggia Marcello Cassinese di 43
anni moriva schiacciato da un bancale carico di confezioni di zucchero
e a Trevi (Spoleto) una banale caduta si trasformava in tragedia: C.G.
moriva cadendo su una grossa vite in un cantiere edile.

Immediate le reazioni da parte dei sindacati, cui si unisce la voce
dell'ANMIL, per chiedere un intervento forte e deciso da parte del
governo.

Accorato ancora una volta l'appello del Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, lanciato in un messaggio inviato al sindaco di
Campello sul Clitumno, Paolo Pacifici, per il quinto anniversaio della
tragedia che colpì il paese. Quando l'esplosione di una cisterna
uccise quattro lavoratori.  "Al di là della drammatica complessità
dei fatti e delle conseguenti difficoltà nell'accertamento" - ha
dichiarato il Presidente - "essenziale perché possa esservi
giustizia, delle responsabilità che simili eventi spesso presentano,
va in ogni caso rifiutata l'dea che si tratti comunque di inevitabili
tragiche fatalità. Né alcun cedimento è ammissibile per ciò che
deve essere l'impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali,
mondo delle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile
consapevolezza degli operatori, affinché la sicurezza e la dignità
del lavoro abbiano quella valenza primaria che la costituzione pone a
fondamento della Repubblica".

Il nuovo ministro del Lavoro Elsa Fornero, intervenuta nel corso
dell'assemblea della Confederazione nazionale dell'artigianato ha
dichiarato: "Il tema della sicurezza sul lavoro sarà centrale nel
lavoro del governo e nel mio impegno personale, deve rimanere e
resterà centrale nell'azione del governo. È un mio impegno, numeri
di questo tipo impongono uno sforzo collettivo di reazione e
impongono di affrontare e risolvere nodi che sono incompatibili con
la dignità umana".

vedi l'originale (Morti sul lavoro, ancora giorni tragici) su: http://www.mog231.it/morti-sul-lavoro-ancora-giorni-tragici/

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