martedì 24 gennaio 2012

MOG 231

"Attività prevenzione tabagismo", rapporto ministeriale 2011
pubblicato il: 24 gennaio 2012 alle ore 12:45
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/%e2%80%9cattivita-prevenzione-tabagismo%e2%80%9d-rapporto-ministeriale-2011/

ROMA -  Pubblicato dal *Dipartimento della salute pubblica e
dell'innovazione del ministero della Salute* il *"Rapporto 2011
sulle attività di prevenzione del tabagismo"*.  Pubblicazine che
rientra nelle aree di azione del programma "Guadagnare Salute:
rendere facili le scelte salutari", promosso dal ministero e
approvato con DPCM 4 maggio 2007.

Come dichiara l'*OMS* il tabacco rappresenta "la più grande
minaccia per la salute nella regione ruropea", i dati lo confermano:
il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti
stradali, omicidi e suicidi messi insieme.

Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco in Italia dalle
70.000 alle 83.000 morti l'anno. Oltre il 25% di questi decessi
colpisce persone tra i 35 ed i 65 anni di età. Il tabacco è una
causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali
broncopneumopatie croniche ostruttive e altre patologie polmonari
croniche, cancro del polmone e altre forme di tumore, cardiopatie e
vasculopatie.

Le morti e le malattie fumo-correlate però sono interamente
prevedibili e prevenibili. Sappiamo esattamente cosa provoca l'uso
di tabacco, come e quanto uccide, cosa danneggia e come fare per
evitare tutto questo. È quindi compito prioritario del Servizio
sanitario nazionale fare tutto il possibile per prevenire
l'assuefazione a tabacco della cittadinanza e l'insorgenza delle
malattie ad esso correlate.

Quali sono le *strategie* attuate fino a questo momento? Si sono
sviluppate in tre direzioni:

* "Proteggere la salute dei non fumatori, attraverso il sostegno e
il monitoraggio della *legge Sirchia* che ha esteso la tutela a
tutta la popolazione e rivoluzionato l'atteggiamento culturale
nei confronti del fumo che da regola è diventata una eccezione;

* *ridurre la prevalenza dei nuovi fumatori*, attraverso programmi
di prevenzione nelle scuole di vario ordine e grado e campagne
multimediali

* sostenere la *cessazione degli attuali fumatori*, attraverso tutta
una serie di interventi che riguardano la formazione dei
professionisti sanitari e non, i programmi di comunità, i Centri
anti fumo e le aziende libere dal fumo, la regolazione degli
ingredienti, i pacchetti, i prezzi e la fiscalità dei prodotti
del tabacco."

La *Legge 3/2003 (art. 51: "Tutela della salute dei non
fumatori")*, varata nel gennaio 2005, ha rappresentato un esempio a
livello europeo nella protezione dal fumo passivo e per la
regolamentazione del fumo nei luoghi pubblici, compresi i luoghi di
lavoro.
Il monitoraggio su tali priorità si è articolato su cinque livelli:

* *Vendita dei prodotti di tabacco*, connotata in questi anni da una
diminuzione delle vendite delle sigarette a favore del tabacco
trinciato;

* *effetti sulla salute*, per cui dati scientifici e ricerche
confermano costantemente l'efficacia del divieto di fumare sulla
riduzione delle patologie coronariche;

* *controllo del rispetto della legge*, regolarmente effettuato dai
NAS;

* *tentativi di smettere e terapia del tabagismo*, condotti anche
con il supporto del centri antifumo del SSN e dalla LILT, Lega
Italiana per la Lotta contro i tumori;

* altre attività di *prevenzione e comunicazione*.

Anche se nell'arco degli ultimi venti anni il numero di fumatori è
calato, negli anni recenti il fenomeno si è stabilizzato. È
necessario pertanto moltiplicare gli sforzi e le attività di
prevenzione che, a vari livelli, dissuadano i cittadini dal contrarre
l'abitudine  a fumare e sostengano chiunque desideri smettere.

I programmi di prevenzione devono e dovranno annoverare campagne di
comunicazione, corsi di formazione, counseling anti-tabagico. Di
primaria importanza i *progetti rivolti alle scuole e ai giovani*,
progetti gestiti a livello regionale e inseriti nel programma
complessivo di "Guadagnare la salute".

Di particolare efficacia i progetti che si svolgono sui *luoghi di
lavoro*, quali il progetto *"Ministero libero dal fumo"* che ha
interessato in azioni per promuovere il rispetto delle norme sul
divieto di fumo, ma anche azioni a sostegno di quanti volessero
smettere di fumare per i quali il progetto si attua attraverso
l'offerta attiva di programmi di disassuefazione gratuiti,
organizzati presso la sede di servizio e durante l'orario di lavoro.

Il Rapporto 2011 sulle attività di prevenzione si conclude in ultimo
con una carrellata sulle *attività internazionali* e sull'impegno
italiano nei confronti dell'OMS, Organizzazione mondiale della
sanità con cui il nostro Stato collabora nel definire e attuare
strategie di prevenzione del tabagismo. Strategie come la "FCTC
Framework convention on tobacco control".

*Per approfondire:* Attività per la prevenzione del tabagismo (PDF).

vedi l'originale ("Attività prevenzione tabagismo", rapporto ministeriale 2011) su: http://www.mog231.it/%e2%80%9cattivita-prevenzione-tabagismo%e2%80%9d-rapporto-ministeriale-2011/

Nessun commento:

Posta un commento