giovedì 26 aprile 2012

MOG 231

Le riflessioni dal progetto SIS e la consegna del Premio imprese per la sicurezza
pubblicato il: 26 aprile 2012 alle ore 13:17
fonte: MOG 231
link: http://www.quotidianosicurezza.it/eventi/conferenze/le-riflessioni-dal-progetto-sis-e-la-consegna-del-premio-imprese-per-la-sicurezza.htm

ROMA - *"La sicurezza conviene sempre"*_._ Martedì 24 aprile
Confindustria e Federmanager hanno chiuso l'edizione 2009- 2012 del
progetto *SIS* *"Sviluppo imprese e sicurezza*" e consegnato
contestualmente i riconoscimenti alle aziende vincitrici della prima
edizione del premio *"Imprese per la sicurezza"*. Luogo della
giornata l'Auditorium della tecnica, nella sede romana di
Confindustria di viale dell'Agricoltura, EUR.

SIS "Sviluppo imprese e sicurezza", è stato un programma formativo,
un *road-show* nazionale che Confindustria e Federmanager hanno
realizzato con il supporto di INAIL e Fondirigenti. In quattro anni e
in 38 seminari ha raggiunto 6.000 tra imprenditori e manager con
l'obiettivo ultimo della diffusione tra le classi dirigenziali della
cultura della sicurezza sul lavoro. È partito il 4 giugno 2009 con
la prima tappa di Milano e si è sviluppato in tappe dislocate su
tutto il territorio nazionale fino all'ultimo appuntamento dello
scorso 30 marzo 2012 di Massa Carrara. Un lungo tour durante il quale
manager e titolari d'impresa sono stati chiamati a riflettere su
quanto spendere risorse sulla sicurezza sia un investimento, su
quanto possa essere un vantaggio competitivo, e su quanto la gestione
corretta e organica della tutela e della prevenzione, in armonia e
condivisione con  i lavoratori, possano essere vettori di crescita.

Parallela nell'ultimo anno di programmazione del SIS e suo spin-off, 
il *"Premio imprese per la sicurezza"* ha raccolto e premiato nel
2012 buone pratiche per la sicurezza sul lavoro segnalate dalle
aziende. Il premio è stato indetto da Confindustria e INAIL sotto
l'alto Patronato del Presidente della Repubbica, in collaborazione
con APQI e Accredia. Ha radunato best practices di 258 imprese
suddivise in 6 categorie. Rischio alto e medio basso per tre tipologie
riguardanti il numero di dipendenti: minore uguale 50,  51-250,
oltre 250.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero.

Nella mattinata del 24 aprile sono state illustrate e riassunte
impressioni e indicazioni provenienti da entrambe le esperienze. Per
una *giornata - dibattito* sui temi della prevenzione nei luoghi di
lavoro, sulla collaborazione tra imprenditori dirigenti e lavoratori
verso la tutela della salute e della sicurezza.

Sono intervenuti in convegno il *ministro del Lavoro e delle Politiche
sociali Elsa Fornero*, il presidente uscente Confindustria Emma
Marcegaglia, Samy Gattegno presidente del Comitato tecnico
Confindustria sulla salute e sicurezza, il neo eletto commissario
straordinaio INAIL Massimo De Felice, Renato Cuselli presidente
Fondirigenti, Giorgio Ambrogioni presidente Federmanager, Susanna
Camussa segretario generale CGIL, Luigi Angeletti segretario generale
UIL, Raffaele Bonanni segretario generale CISL, Aldo Bonomi vice
presidente Confindustria politiche territoriali distretti industrialie
e presidente APQI, Franco Grazioli presidente Accredia, Giuseppe
Lucibello direttore generale INAIL.

In apertura di mattinata, il telegramma di saluto del *presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano*, letto da Samy Gattengo: "Le
istituzioni, il mondo produttivo e le forze sociali sono più che mai
chiamate ad assumere tutte le misure necessarie per assicurare il
rispetto delle norme poste a garanzia della vita e dell'integrità
fisica dei lavoratori. Va riconosciuto come grande impegno comune
quello della tutela dei valori primari, quali il lavoro e la persona,
che la nostra Costituzione pone a fondamento della Repubblica.
Desidero esprimere il mio più vivo compiacimento alle imprese che
hanno ottenuto il significativo riconoscimento che viene oggi
consegnato per aver effettuato investimenti e interventi mirati alla
prevenzione degli infortuni, promuovendo all'interno delle loro
aziende la cultura della sicurezza, segno tangibile di civiltà e di
progresso sociale".

Quindi il via ai lavori di Samy Gattegno, presidente Comitato tecnico
Confindustria sulla salute e sicurezza, responsabile del SIS e del
premio "Imprese per la sicurezza": "Un progetto dagli alti obiettivi e
chiuso dopo un lungo tour di 38 tappe, durante le quali quale manager
e imprenditori sono stati chiamati a osservare quanto la sicurezza sia
un investimento. In ogni tappa abbiamo presentato *best practices*,
esperienze positive di imprese del territorio ospite. Un progetto dal
duplice aspetto: l'illustrazione di esempi virtuosi e il ricordo delle
vittime degi incidenti sul lavoro. Due aspetti complementari. Occorre
lavorare per ridurre ed evitare gli incidenti. Le sanzioni servono e
come deterrente, ma la mission deve insistere nella *formazione e
nella sensibilizzazione alla prevenzione*. Mi auguro che una simile
iniziativa possa essere estesa nelle scuole, per poter formare i
bambini, i ragazzi, i i *lavoratori e i dirigenti del futuro*".

"La sicurezza deve essere una pratica quotidiana, parte del *codice
genetico di un'impresa*" - ha aggiunto Renato Cuselli presidente
Fondirigenti - "Un valore etico e parte fondamentale di una brand
reputation che evidenzi anche la responsabilità sociale di
un'impresa. Un capitalismo distorto in questa cirsi ha ingoiato
quanto nel lavoro non fosse stato considerato profitto, inclusa la
sicurezza. Occorre ora ripartire attraverso la stessa *sicurezza che
deve affiancarsi alla qualità e alla sostenibilità*".

Presente in convegno il commissario INAIL Massimo De Felice che ha
presentato e riassunto considerazioni e riflessioni dell'Istituto:
"Ho raccolto considerazioni su quanto abbia appreso INAIL da questo
progetto. Una conferma dell'*efficacia del contatto con le aziende*,
di quanto sia opportuno e indicato mantenere relazioni intense con
esse. Una verifica quindi della conoscenza dell'Istituto e una
conferma utile alle nostre iniziative votate al sostegno economico
delle aziende, delle piccole e medie imprese".

Tavola rotonda: sconfiggere il rischio l'obiettivo comune di imprese
e lavoratori.

A metà mattinata la tavola rotonda con le parti sociali e i
presidenti di Confindustria e Federmanager. Prima a prendere la parola
il segretario generale CGIL Susanna Camusso: "Il bilancio
riguardante la sicurezza sul lavoro è ancora negativo, in particolar
modo per quanto riguarda la crescita delle *malattie professionali*.
Le scelte compiute verso la sicurezza sul lavoro non riescano ancora a
diventare pienamente cultura. È necessario continuare a lavorare, e
non darsi per vinti. È presente in Italia un'enorme sproporzione
tra i luoghi dove si investe e dove no, ovvero i luoghi nei quali la
prima ad essere sacrificata è la sicurezza. Occorre continuare a
perseguire un giudizio negativo, sanzionatorio nei luoghi in cui si
risparmia in sicurezza, e al contempo investire nella ricerca, nella
prevenzione, nella tutela della salute dei lavoratori e in particolare
ancora, per quanto riguarda le crescenti e continuamente emergenti
malattie professionali".

"La cultura della sicurezza sta crescendo in alcuni settori" – è
il commento di Raffaele Bonanni segretario generale CISL – " anche
grazie alla crescita dell'attività delle realtà bilaterali. Credo
che le parti sociali debbano farsi sentire ancora e di più dove la
sicurezza latita, dove è elevato il tasso di *lavoro nero* e che
occorra una lotta senza quartiere al *massimo ribasso*."

"Esistono zone d'ombra, areee nelle quali si manifestano i maggiori
ritardi nella sicurezza" – ha dichiarato Luigi Angeletti
segretario nazionale UIL – "occorre *socializzare il dato*, capire
meglio, inquadrare esattamente dove accadono gli infortuni, i
territorii, capire dove come perché. E concentrarci di conseguenza in
quelle aree dove il fenomeno è patologico".

Quindi il commento di Giorgio Ambrogioni, presidente Federmanager:
"Oggi è il punto di arrivo di un grande progetto che ha coinvolto
manager, dirigenti, imprenditori. Il *ruolo del manager* va affrontato
e adattato. Pochi giorni fa abbiamo presentato con Confindustria il
sesto rapporto sulla classe dirigente dal quale si è evidenziata
l'esigenza per un manager di aver un'ottima rappresentanza tra i
lavoratori, di far avvertire la presa di coscienza delle proprie
responsabilità. Bisogna insistere sui valori dei manager e dei
dirigenti, compiere uno sforzo di modernizzazione della leadership e
la sicurezza deve essere uno dei punti che costruiscono questa
modernizzazione. Allo stesso modo, dovremmo concentrarci su un nuovo
connubio, sinergia, tra il ruolo dell'imprenditore e quello del
manager".

In chiusura di dibattito le parole del presidente di Confindustria
Emma Marcegaglia: "Dal tempo della mia elezione alla presidenza nel
2008 ho posto alcune missioni e lavorare per la sicurezza sul lavoro
è stata una di queste. La giornata, il premio, affrontano *due temi*:
quello del ricordo di chi ha perso la vita lavorando di chi è stato
vittima di incidenti sul lavoro e quello del ruolo che debbono avere
le imprese nella prevenzione e nella cultura della sicurezza sul
lavoro. Se guardassimo da dove veniamo tutti e quanto invece stiamo
realizzando oggi per la sicurezza sul lavoro credo potremmo
considerare di aver fatto qualche passo in avanti. Non possiamo però
accontentarci. Gli *investimenti in sicurezza* debbono riguardare gli
imprenditori, i dirigenti, i lavoratori, per una *cultura condivisa* e
per l'obiettivo vero e centrale, *evitare gli incidenti*. La
formazione è il grande tema da perseguire per la prevenzione.
L'ultimo consuntivo Fondimpresa ha mostrato pareri importanti
significativi sulla formazione dedicata alla sicurezza sul lavoro.
Alla formazione e ai controlli occorre però affiancare una lotta
altrettanto importante e complementare. Quella al *lavoro nero e al
lavoro sommerso*".

Chiusa la tavola rotonda l'intervento del ministro del Lavoro e
delle Politiche Sociali Elsa Fornero: "Anche *nei duri periodi di
crisi la sicurezza non può essere discussa*. Il luoghi di lavoro non
posso adattarsi al risparmio sugli interventi riguardanti la
prevenzione quanto invece investire e rafforzare il proprio impegno.
Ho dato mandato agli ispettori di intensificare i controlli  e le
ispezioni devono essere indirizzate verso la prevenzione e non alla
mera sanzione. Per lo sviluppo di una cultura della sicurezza diffusa
e comune, che si affianchi alla cultura finanziaria e alla cultura
della salute. La sicurezza conviene sempre e aggiungerei *conviene a
tutti*, datori di lavoro, lavoratori, e al Paese.

Ho incontrato la Commissione parlamentare d'inchiesta sugli
infortuni sul lavoro che ha in corso un'indagine diffusa e
nazionale, osservato criticità e obiettivi. Tre a mio avviso le
chiavi per la prevenzione: *la formazione, l'applicazione delle
norme e quindi le sanzioni*. La formazione deve essere specifica,
destinata a tutti, datori di lavoro, lavoratori, dirigenti. È un
punto ancora critico e la sua esigenza è avvertita con più
regolarità nelle grandi imprese anziché nelle piccole. Affiancata
dall'applicazione delle nome deve essere monitorata attraverso
controlli e quindi in caso di inadempienza sanzioni. I controlli
devono però essere mirati, scelti, fatti bene e non condotti soltanto
perseguendo l'aspetto burocratico. Debbono mirare alla prevenzione,
alla consapevolezza dell'impresa alla crescita della sicurezza e
della sua cultura.

Vengo da Torino, città dove lavora il pm Guariniello che ho
incontrato in questi mesi almeno tre volte. Sta compiendo un ottimo
lavoro e la sua proposta di una Procura nazionale, di competenza del
ministro della Giustizia Severini, posso comunque definirla
interessante per la volontà di evitare la dispersione di competenze
acquisite e meritevole di attenzione.

Il *Testo unico* infine deve arrivare al suo compimento. È un testo
complesso e ho avuto rassicurazioni sul fatto che la sua attuazione
venga completata entro l'anno. Tre le criticità che lo riguardano:
la prima è sull'attuazione del *SINP*. La banca dati sarà utile
alla mappatura del rischio, non abbiamo rischi statici, il mondo
produttivo è in evoluzione e conoscere come cambiano nel tempo è
essenziale per decidere e prevenire. Ho dato impulso affinché il SINP
venga attivato in tempi rapidi. La seconda riguarda le commissioni
regionali, la necessità segnalata in Parlamento di sinergia tra
centro e regioni per un'uniformità.. Da qui la terza criticità
ovvero, il lavoro stesso delle commissioni, la propria incisività, il
fatto che debbano entrare in attività e che in alcune regioni non
siano state ancora istituite.

La sicurezza sul lavoro è un aspetto importante del mio mandato. E si
ottiene anche atttraverso la *disciplina*, seria concreta e che
consideri la salute delle persone un valore assoluto da tutelare e da
difendere".

Premio imprese per la sicurezza.

Al termine della giornata la cerimonia con i *vincitori del "Premio
imprese per la sicurezza"*. I premi sono stati consegnati da Aldo
Bonomi vice presidente Confindustria per le Politiche territoriali e i
distretti industriali e presidente APQI,  Federico Grazioli
presidente Accredia e Giuseppe Lucibello direttore generale INAIL.

Hanno ottenuto i *"Prize"*:  Hera, Sti Microelettronics, RS
components, Arcelormittal,
Azimut Benetti. *Menzioni* a: Irpinia zinco, Ava, Bayer
materialscience, Bauli, Thales Alenia, Unical ag. Finalisti premiati:
Soglisano ambiente, Somit,  Bf servizi, Air liquid sanita service,
Bolognafiere, Camuna idroelettrica, Colombo.

*Info:* sito progetto SIS.



vedi l'originale (Le riflessioni dal progetto SIS e la consegna del Premio imprese per la sicurezza) su: http://www.quotidianosicurezza.it/eventi/conferenze/le-riflessioni-dal-progetto-sis-e-la-consegna-del-premio-imprese-per-la-sicurezza.htm

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