venerdì 30 marzo 2012

MOG 231

Commissione parlamentare d'inchiesta 2012: intervenire nelle PMI
pubblicato il: 30 marzo 2012 alle ore 06:31
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/commissione-parlamentare-d%e2%80%99inchiesta-2012-intervenire-nelle-pmi/

*Letture critiche sulle osservazioni della Commissione parlamentare
inchiesta infortuni sul lavoro. VI.*
-
Completare l'attuazione del *testo unico sulla sicurezza*
"significa ... soprattutto garantirne la piena applicazione in tutti
i settori e in tutte le parti del Paese, superando talune asimmetrie e
contraddizioni che ancora permangono".

Così la relazione del Commissione parlamentare d'inchiesta sulla
sicurezza sul lavoro del gennaio scorso, che osserva quanto a livello
settoriale, nelle grandi attività  industriali la normativa sia
stata complessivamente recepita,  e che essa trova invece ancora
grandi *resistenze e ritardi* nei settori dell'edilizia,
dell'agricoltura e dell'artigianato, dove maggiore è la
concentrazione delle piccole o piccolissime imprese.

Sono propri questi i comparti, dove, non a caso, viene registrato il
maggior numero di *infortuni*. Le cause sono da trovare prima di tutto
nella mancanza organizzativa e culturale delle piccole realtà, che se
si sommano agli effetti della recente crisi economica, "ostacolano
un'applicazione completa delle disposizioni a favore della salute e
della sicurezza sul lavoro, incoraggiando  anche fenomeni di
irregolarità, in particolare di lavoro sommerso.

Bisogna  intervenire proprio nelle *piccole e medie imprese* sia
*"con un rafforzamento dei controlli"*, ma anche attraverso
*"processi di formazione e di coinvolgimento"*. Due i
soggetti-strumenti cui si deve fare leva in questo progetto: gli
organismi paritetici *(*)* e i rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza, aziendali e territoriali.

Occorre "illuminare gli angoli bui" che ancora esistono nel
tessuto economico-produttivo italiano in una battaglia di civiltà
alla quale la Commissione d'inchiesta  intende "contribuire con
decisione, sollecitando l'impegno e la coesione di tutti gli attori
istituzionali e sociali".

*(*)* Gli organismi paritetici (TU 81/08, art. 2, c.1, lett. ee), sono
quegli organismi costituiti da una o più associazioni dei datori e
dei prestatori di lavoro "comparativamente più rappresentative sul
piano nazionale" per le finalità indicate. Tali organismi,
istituiti a livello territoriale, svolgono funzioni di orientamento e
promozione di iniziative di formazione nei confronti dei lavoratori e
rappresentano la prima istanza di riferimento per la risoluzione di
controversie sorte circa l'applicazione dei diritti di rappresentanza,
informazione e formazione (art. 51, D.Lgs. 81/2008).

vedi l'originale (Commissione parlamentare d'inchiesta 2012: intervenire nelle PMI) su: http://www.mog231.it/commissione-parlamentare-d%e2%80%99inchiesta-2012-intervenire-nelle-pmi/

MOG 231

Sicurezza lavoro edilizia, a Pisa siglato un protocollo d'intesa
pubblicato il: 30 marzo 2012 alle ore 06:30
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/sicurezza-lavoro-edilizia-a-pisa-siglato-un-protocollo-d%e2%80%99intesa/

PISA – La direzione provinciale INAIL di Pisa, l'Ente pisano cassa
edile, l'Ente pisano scuola edile, il Comitato paritetico
territoriale per la Provincia di Pisa, ANCE Pisa, Feneal UIL,
FilcaCISL, FilleaCGIL in data 7 marzo 2012 hanno siglato un protocollo
di intesa per la promozione di *iniziative in materia di formazione
sulla sicurezza nel settore edile*.

Il protocollo sancisce la nascita di una forte collaborazione tra i
soggetti firmatari che si impegnano a promuovere attraverso azioni
congiunte la cultura della salute e della sicurezza nell'ambito del
settore edile. Nello specifico le parti si impegnano nel:

* "promuovere iniziative rivolte agli *operatori stranieri*
impiegati nel settore;

* erogare formazione ai soggetti previsti all'allegato A
dell'accordo Stato-regioni approvato in data 21 dicembre 2011;

* rivolgere i programmi formativi all'acquisizione di conoscenze
approfondite in merito ai maggiori rischi in edilizia e riguardo
specificamente a: *cadute dall'alto, uso di piattaforme in
quota, linee vita, lavori in ambienti confinati*".

Le parti si impegnano a collaborare nella organizzazione di convegni,
corsi ed eventi e di promuovere la diffusione di buone prassi e
prodotti per la tutela della salute e sicurezza. A tal fine si
assumono l'onere di impegnare le relative risorse che saranno rese
disponibili in conformità a quanto disposto all'*art. 11 comma 5
del D.Lgs. 81-08* che cita: "Nell'ambito e nei limiti delle risorse
di cui al comma 2 trasferite dal Ministero del lavoro, della salute e
delle politiche sociali, l'INAIL finanzia progetti di investimento e
formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro rivolti in
particolare alle piccole, medie e micro imprese e progetti volti a
sperimentare soluzioni innovative e strumenti di natura organizzativa
e gestionale ispirati ai principi di responsabilità sociale delle
imprese. Costituisce criterio di priorità per l'accesso al
finanziamento l'adozione da parte delle imprese delle buone passi di
cui all'articolo 2, comma 1, lettera v). L'INAIL svolge tali compiti
con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a
legislazione vigente".

Il protocollo ha durata triennale e sarà tacitamente rinnovato salvo
disdetta. Le parti sono tenute per ogni anno a sottoscrivere degli
specifici accordi attuativi che definiscano obiettivi da raggiungere e
risorse da impiegare.

*Per approfondire:* il protocollo d'intesa (PDF).

vedi l'originale (Sicurezza lavoro edilizia, a Pisa siglato un protocollo d'intesa) su: http://www.mog231.it/sicurezza-lavoro-edilizia-a-pisa-siglato-un-protocollo-d%e2%80%99intesa/

MOG 231

Condizioni di lavoro europee, dati European working conditions survey
pubblicato il: 30 marzo 2012 alle ore 06:20
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/condizioni-di-lavoro-europee-dati-european-working-conditions-survey/

BRUXELLES – *ETUI*, European trade union istitute, ha presentato a
Bruxelles in un seminario che si è tenuto la settimana scorsa,
l'analisi dei risultati dell'ultima "European working conditions
survey", *"EWCS"*, *indagine europea sulle condizioni di lavoro*.

A partire dal 1990 la ricerca EWCS viene condotta in Europa ogni 5
anni. La quinta edizione, condotta nel 2010 è stata svolta attraverso
40.000 interviste a lavoratori provenienti da più di trenta stati
europei.

*Obiettivi* dell'indagine EWCS, a partire già dalla sua prima
edizione sono stati:

* "valutare e quantificare in modo armonizzato sia le condizioni
di lavoro dei lavoratori dipendenti sia quelle dei lavoratori
autonomi in Europa;

* analizzare i legami esistenti tra i vari aspetti delle condizioni
di lavoro;

* individuare i gruppi a rischio e le questioni che destano
preoccupazione nonché i progressi compiuti;

* monitorare le tendenze fornendo indicatori omogenei su tali
questioni;

* contribuire allo sviluppo delle politiche europee".

I *temi* affrontati nella presente edizione comprendono lo stato di
occupazione della popolazione europea, orari e organizzazione del
lavoro, formazione e addestramento, rischi fisici e psicosociali,
salute e sicurezza, conciliazione famiglia-lavoro, partecipazione dei
lavoratori, salari e sicurezza finanziaria e lavoro e salute.

In Europa negli ultimi venti anni la tipologia di lavoro sta subendo
una profonda *trasformazione*: si assiste alla continua migrazione dal
settore agricolo e manifatturiero al settore dei servizi. I grandi
cambiamenti in atto però non incidono profondamente sulla condizione
di segregazione di genere che risulta rimanere costante. D'altro
canto su rileva un aumento delle donne che ricoprono ruoli manageriali
e dirigono altre donne.

Sono *in diminuzione* i contratti a tempo indeterminato, in aumento la
percentuale dei lavoratori con contratto a tempo determinato. Il
numero di ore lavorate alla settimana continua mediamente a scendere
ma l'orario di lavoro più diffuso rimane quello organizzati su una
settimana lavorativa di cinque giorni, da lunedì a venerdì, per un
totale di 40 ore di lavoro.

Quasi il *20% dei lavoratori europei* non riesce a raggiungere un
equilibrio soddisfacente tra lavoro e vita privata.

Per quanto riguarda livello di formazione e autonomia di lavoro
l'indagine rileva che dal 2005 al 2010 gli *investimenti* in
formazione fatti dai datori di lavoro sono sensibilmente aumentati. 
Non si registra invece nessun cambiamento per quanto riguarda la
*crescita delle sfide intellettuali* affrontate e il livello di
autonomia: la maggioranza dei lavoratori conduce una vita
professionale routinaria e monotona.

È migliorata  la percezione della tutela di *salute e sicurezza sul
luogo di lavoro*: diminuito il numero dei lavoratori che ritengono di
essere esposti a rischi dovuti al lavoro. A fronte di questa
percezione però è bene sottolineare che il grado di *esposizione*
dei lavoratori a possibili danni fisici è rimasto invariato. Sempre
in merito alla tutela della salute si rileva la diminuzione di
esposizione al *fumo* di tabacco grazie alla ormai generalizzata
applicazione sul territorio europeo di leggi anti-fumo.

Dopo due decenni di forte accelerazione, l'intensità del lavoro è
a un livello elevato ma stabile rispetto a 5 anni fa. Infine, un
numero considerevole di europei *non ha fiducia* nella possibilità di
riuscire a mantenere il lavoro attuale fino all'età di 60 anni.

*Per approfondire:*
European Working Conditions Surveys (EWCS)
Working conditions in Europe: growing inequalities

vedi l'originale (Condizioni di lavoro europee, dati European working conditions survey) su: http://www.mog231.it/condizioni-di-lavoro-europee-dati-european-working-conditions-survey/

MOG 231

Lavoro, decreto flussi stagionali e programma "Progress"
pubblicato il: 30 marzo 2012 alle ore 05:54
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/lavoro-decreto-flussi-stagionali-e-programma-%e2%80%9cprogress%e2%80%9d/

ROMA  - Il *ministero dell'Interno* rende noto che nella sezione
del sito appositamente dedicata sono disponibili per la compilazione i
*moduli per presentare la domanda di ingresso in Italia per lavoratori
extra-comunitari stagionali*.

L'ingresso di questi lavoratori è stato regolato con decreto del
presidente della repubblica datato 13 marzo 2012 in materia di
programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non
comunitari stagionali  e di altre categorie nei territori dello
stato  per l'anno 2012.

Dopo la compilazione i datori di lavoro dovranno provvedere
all'*invio telematico della domanda*. Si ricorda che la procedura di
invio non è ancora attiva e sarà attivata solo a partire dalle ore
8.00 del giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
del suddetto decreto.

Il provvedimento ha l'obiettivo di regolamentare i flussi di
ingresso per i lavoratori subordinati provenienti da Albania, Algeria,
Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle
Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di
Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan,
Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia

È fissato a 35.000 il numero massimo di ingressi ammissibili. La
quota totale, con apposito decreto del ministero del lavoro  e delle
politiche sociali, dovrà poi essere equamente distribuita tra regioni
e province autonome.

A far data dal giorno successivo alla pubblicazione in GU del decreto,
i datori di lavoro potranno inviare le istanze relative
all'annualità 2012 *fino alle ore 24.00 del giorno 31 dicembre
2012*.

Ai sensi dell'art. 23 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998 n.28 in
materia di Prestazione di garanzia per l'accesso al lavoro,  una
ulteriore quota di 4000 cittadini extra comunitari potranno fare
ingresso in Italia a condizione abbiano completato programmi di
formazione ed istruzione nel paese di origine.

*Info e sito invio:* Decreto flussi stagionali.

Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali rende noto che
l'Unione Europea ha approvato il "Piano di lavoro annuale 2012'' del
programma *"Progress"*, programma  istituito al fine di sostenere
l'attuazione delle politiche comunitarie negli ambiti
dell'*occupazione, della protezione sociale e dell'inclusione,
delle condizioni di lavoro, della lotta alle discriminazioni e della
parità di genere*.

Ammontano a *99.207 milioni di euro* i finanziamenti che ripartiti tra
gli stati membri saranno destinati alla modernizzazione e
all'ampliamento dei mercati del lavoro con l'obiettivo di favorire
l'occupazione con particolare riguardo rispetto ai giovani.

*Risultati prioritari* fissati nel piano 2012 sono:

* "disegnare norme e politiche dell'Unione europea basate
sull'evidenza, cioè su dati e analisi certi e pertinenti;

* favorire lo scambio effettivo e la condivisione delle
informazioni, tra cui scambio di buone pratiche, creazione di reti
gruppi di lavoro, peer review e autoapprendimento;

* promuovere un dibattito politico di alta qualità e partecipativo
a livello dell'Unione e nazionale, attraverso l'attivazione
della classe politica e degli stake holders, l'organizzazione di
conferenze ed eventi dedicati alla sensibilizzazione  e confronto
quali l'Equal Pay Day o la giornata del disabile e altri;

* aumentare la capacità dei network nazionali e comunitari di
promuovere e sviluppare politiche e obiettivi connessi ai settori
di policy del Progress quali la lotta alla discriminazione,
l'integrazione delle persone disabili o la prevenzione e lotta
alla povertà e alla esclusione sociale;

* migliorare l'integrazione delle tematiche trasversali, quali per
esempio l'adozione di un'ottica di genere per caratterizzare
ogni attività e la messa a punto di validi strumenti di
monitoraggio e valutazione".

*Per approfondire:* Programma comunitario PROGRESS per l'occupazione
e la solidarietà sociale.

vedi l'originale (Lavoro, decreto flussi stagionali e programma "Progress") su: http://www.mog231.it/lavoro-decreto-flussi-stagionali-e-programma-%e2%80%9cprogress%e2%80%9d/

giovedì 29 marzo 2012

MOG 231

Piano formazione e lavoro 2012, nuovi fondi Provincia di Rimini
pubblicato il: 29 marzo 2012 alle ore 11:10
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/piano-formazione-e-lavoro-2012-nuovi-fondi-provincia-di-rimini/

RIMINI – Più investimenti per la formazione. La giunta della
*Provincia di Rimini* con delibera n.53 del 21 marzo ha approvato il
*"Piano degli interventi per la realizzazione delle politiche
dell'istruzione, della formazione e del lavoro 2012"* stanziando
circa *6 milioni di euro*.

Il piano è frutto di una intensa attività di concertazione con le
parti sociali e rappresenta l'implementazione di quanto già avviato
nell'annualità 2011 in cui sono state pari a oltre 2.500.000 euro
le risorse assegnate, cifra cui si bisogna aggiungere i 3.600.000 di
euro  destinati ai percorsi in diritto/dovere per l'assolvimento
dell'obbligo di istruzione. I finanziamenti stanziati per il 2011
hanno permesso di coinvolgere oltre 2.500 persone, fra occupati e
disoccupati e studenti in obbligo ed erogare quasi 165.000 ore di
attività formativa suddivise in circa 200 percorsi formativi.

Confermando le linee di indirizzo e scelte strategiche già adottate
per la precedente annualità anche nel 2012 il piano sarà realizzato
dando massimo spazio al coordinamento tra le azioni per evitare
sovrapposizioni e lacune, riservando il massimo ascolto alle istanze
sollevate dal territorio e in piena collaborazione con enti e agenzie
impegnate in attività di inclusione socio-lavorativa, quali gli
uffici di piano, e dedicate al sostegno delle attività professionali,
quali i Fondi interprofessionali.

Obiettivo primario delle politiche dell'istruzione della formazione
e del lavoro è la conciliazione tra le *politiche occupazionali, lo
sviluppo economico e l'aumento di competitività* del sistema
economico con la garanzia di mantenere elevati standard di *qualità,
salute, sicurezza e protezione sociale* per chi lavora.

L'istruzione, la formazione e le politiche per miglioramento
qualitativo e quantitativo delle prospettive lavorative diventano in
questa ottica il cuore della possibilità di affrontare e contrastare
la crisi economica, perché hanno l'obiettivo di produrre benessere
aziendale e del lavoratore, sviluppo e competitività. Il piano
prevede pertanto l'investimento per la creazione di nuove
competenze.

Un altro livello di interventi riguarderà l'inserimento e
reinserimento qualificato di giovani  e adulti, con particolare
riguardo ai *lavoratori con disabilità e alle categorie di lavoratori
più fragili*.

Dei sei milioni stanziati un sesto sarà messo a disposizione di
occupati  e disoccupati utilizzando la formula del *voucher
formativo* e lasciando quindi piena autonomia  e responsabilità al
singolo di intraprendere il percorso formativo che meglio risponde
alle sue attitudini ed aspettative di inserimento. I corsi disponibili
potranno essere scelti all'interno dei cataloghi dell'offerta a
qualifica istituiti presso la Provincia.

*Info:*Il Piano degli interventi per la realizzazione delle politiche
della Formazione e del Lavoro
Delibera e indicazioni 2012 (zip)

vedi l'originale (Piano formazione e lavoro 2012, nuovi fondi Provincia di Rimini) su: http://www.mog231.it/piano-formazione-e-lavoro-2012-nuovi-fondi-provincia-di-rimini/

MOG 231

Incentivi INAIL sicurezza lavoro, il 16 aprile il calendario dei "Click day"
pubblicato il: 29 marzo 2012 alle ore 11:58
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/incentivi-inail-sicurezza-lavoro-il-16-aprile-il-calendario-dei-%e2%80%9cclick-day%e2%80%9d/

ROMA – *16 aprile.* Questo il giorno in cui INAIL pubblicherà sul
proprio sito le date per i *"Clik day"*, ovvero le date calibrate
su territori regionali, in base alle quali le aziende che hanno
passato le prime fasi della selezione, potranno inviare la domanda per
accedere agli *incentivi 2012*.

Dal 16 aprile quindi tutte le aziende, i soggetti ammessi in gara
ormai riconosciuti, accettati e autorizzati dal sistema informatico
dell'Istituto potranno presentare le proprie candidature. Verrà
pubblicato un calendario, con un giorno d'inizio per ogni
territorio. L'ordine per l'accettazione delle richieste di
finanziamento ricordiamo sarà rigorosamente *cronologico*.

INAIL ha stanziato per questa nuova tranche *205 milioni di euro*, che
si sommano ai 60 milioni stanziati nel 2010 e che rientrano nei
complessivi 850 milioni di euro di cui dispone da Testo unico sulla
sicurezza sul lavoro per sostenere progetti di investimento e
formazione nelle micro piccole e medie imprese per il quadriennio 2011
– 2014. Ci saranno quindi *nuove tornate* nei mesi e negli anni
venturi.

Al 7 marzo, giorno di chiusura della prima fase di bando, nella quale
sono state raccolte scremate e approvate aziende e proposte in un
database propedeutico all'invio delle richieste finali, INAIL ha
raccolto una rosa di candidati pari a 25 mila unità, per proposte di
finanziamento nella sicurezza pari al miliardo di euro. Una cifra
cinque volte superiore a quella di cui si ha ora disposizione.

Una risposta importante, considerando in particolare che gli incentivi
copriranno il 50% dei costi che l'azienda dovrà sostenere.

*Info:* Incentivi INAIL alle imprese, presentati 25mila progetti per
la sicurezza sul lavoro.

vedi l'originale (Incentivi INAIL sicurezza lavoro, il 16 aprile il calendario dei "Click day") su: http://www.mog231.it/incentivi-inail-sicurezza-lavoro-il-16-aprile-il-calendario-dei-%e2%80%9cclick-day%e2%80%9d/

MOG 231

Prevenzione salute e stili di vita, ciclo seminari DoRS Piemonte
pubblicato il: 29 marzo 2012 alle ore 10:44
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/prevenzione-salute-e-stili-di-vita-ciclo-seminari-dors-piemonte/

TORINO - È rivolto ai professionisti impegnati nella progettazione e
organizzazione di programmi di prevenzione nel sistema sanitario,
scolastico, e nella comunità locale *"What works in prevention"*,
ciclo di due seminari sui programmi di prevenzione efficaci nel
cambiamento degli stili di vita organizzato dal *DoRS*, Centro di
documentazione per la promozione della salute di Grugliasco (TO).

Obiettivo del progetto che si svilupperà in due incontri è la
discussione e diffusione di dati relativi a interventi di prevenzione
effettuati con successo. Saranno presentati i progetti, gli strumenti
di monitoraggio dei risultati e illustrate e discusse le possibilità
di trasferimento dei progetti presentati in altre realtà territoriali
o a livello nazionale.

Il primo incontro si terrà *martedì 3 aprile* e avrà come tema,
introdotto da ricercatori del DoRS,  l'efficacia degli interventi
per promuovere l'*attività fisica negli adulti*. Sarà presentato e
discusso il "Progetto fitwalking" a cura del dott. Giuseppe
Parodi, S. S. Medicina dello Sport ASL TO1.

Il secondo incontro a quasi un mese di distanza, *martedì 8 maggio*,
avrà lo scopo di valutare l'efficacia degli interventi per
promuovere l'*attività fisica tra i pazienti diabetici*. Dopo
l'introduzione e la rassegna della letteratura scientifica sul tema,
a cura del DoRS, il dott. Riccardo De Luca, S. S. Diabetologia
distretti 8-9-10 dell'ASL TO1, presenterà e analizzerà le
caratteristiche di successo  e trasferibilità del "Modello
operativo di prescrizione e somministrazione di esercizio-terapia nel
paziente con Diabete Mellito, esempio di patologia
esercizio-sensibile".

I corsi, che si terranno presso l'aula formazione in Via Sabaudia
164 a Grugliasco (TO), saranno erogati a titolo gratuito e daranno
diritto all'acquisizione di 5 crediti ECM per le seguenti
professioni: assistente sanitario, biologo, chimico, educatore
professionale, infermiere, medico, psicologo, tecnico della
prevenzione e veterinario previa frequenza ad entrambi i seminari e
verifica di apprendimento.

*Per approfondire:* What works in prevention.

vedi l'originale (Prevenzione salute e stili di vita, ciclo seminari DoRS Piemonte) su: http://www.mog231.it/prevenzione-salute-e-stili-di-vita-ciclo-seminari-dors-piemonte/

MOG 231

Sicurezza lavoro Molise, Comitato centrale e progetto europeo
pubblicato il: 29 marzo 2012 alle ore 10:30
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/sicurezza-lavoro-molise-comitato-centrale-e-progetto-europeo/

CAMPOBASSO - Si è tenuta lo scorso venerdì 23 marzo, nella sede
della Regione Molise, la prima seduta del neo costituito *"Comitato
regionale di coordinamento per  la sicurezza sul lavoro"* (leggi
anche "Sicurezza lavoro Molise, rinnovo Comitato regionale di
coordinamento").

Il presidente Iorio ha aperto i lavori con queste parole: "'È senza
dubbio cifra di civiltà giuridica, sociale ed etica l'impegno per
ridurre al minimo, se non eliminare completamente, episodi che possono
sfociare in incidenti nell'ambito dell'attività lavorativa. Occorre
continuare con i controlli e con le verifiche di tutte le strutture
competenti, ma anche impegnare il mondo dell'associazionismo
aziendale, nonché le rappresentanze sindacali, affinché ci sia una
forte prevenzione e si crei una vera e propria cultura della
sicurezza. Una cultura che può ben trovare base anche nella scuola,
che ha i giusti strumenti didattici per creare le condizioni
conoscitive e di impostazione mentale per far in modo che gli studenti
di oggi siano i lavoratori, i dirigenti d'azienda e i controllori,
 avveduti ed attenti, di domani per la sicurezza sui posti di
lavoro"_._

Il contrasto al fenomeno infortunistico non è però l'unico
obiettivo che la regione Molise persegue in materia di qualità della
salute e del lavoro. Ultima iniziativa cui la regione ha aderito è il
*"Progetto progress 2 Wards healthy ageing in europe"*, progetto
finanziato dalla Direzione generale per l'Occupazione, gli Affari
sociali e l'Inclusione della Commissione Europea, che intende
promuovere l'acquisizione di stili di vita sani e salutari tra le
persone vicine al pensionamento e favorire quindi la loro permanenza
in attività.

Il progetto, in cui la Regione Molise collabora con il CONI
provinciale di Campobasso e la AsReM, si realizzerà attraverso
conferenze informative e l'offerta di attività motorie con
programmi personalizzati che coinvolgeranno cinque amministrazioni e
cinque centri anziani della provincia di Campobasso.

*Per approfondire:* Benessere fisico e psichico, Progetto Progress
2Wards healthy ageing in Europe.

vedi l'originale (Sicurezza lavoro Molise, Comitato centrale e progetto europeo) su: http://www.mog231.it/sicurezza-lavoro-molise-comitato-centrale-e-progetto-europeo/

mercoledì 28 marzo 2012

MOG 231

Lavoro usurante notturno, prorogata comunicazione al 31 maggio
pubblicato il: 28 marzo 2012 alle ore 12:55
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/lavoro-usurante-notturno-prorogata-comunicazione-al-31-maggio/

ROMA – *31 maggio 2012*. Questa la nuova scadenza per la
*presentazione delle domande relative al lavoro notturno* usurante
fissata con circolare del 27 marzo 2012 dal ministero del Lavoro e
delle politiche sociali. Fino a ieri la scadenza era fissata al 31
marzo 2012. Ora quindi la proroga.

Ricordiamo che si tratta dell'obbligo da parte dei datori di lavori
di comunicare l'esecuzione di lavorazioni o attività di propri
dipendenti ritenute particolare faticose. L'obbligo è stato
introdotto dal D.Lgs. 21 aprile 2011, n. 67   "Accesso anticipato al
pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente
faticose e  pesanti, a norma dell'articolo 1 della legge 4 novembre
2010, n. 183'' (art. 5) e dall'art. 6 del Decreto 20 settembre 2011.

L'invio deve essere effettuato "ai fini del monitoraggio, per
tutte le lavorazioni usuranti (comprese quelle notturne, quelle "a
catena" e gli autisti di mezzi con più di nove passeggeri)" e
quindi "è necessaria una comunicazione annuale, che i datori di
lavoro devono effettuare entro il 31 marzo (Prorogati al 31 maggio i
termini per la presentazione della comunicazione relativa al lavoro
usurante-notturno nota 27 marzo 2012)  di ogni anno in riferimento
all'annualità precedente".

La mancata comunicazione è *sanzionabile*. L'invio deve essere
eseguito attraverso modulo *LAV_US*.

*Info:*
Comunicazione lavoro usurante notturno.
LAV_US

*Leggi anche:*
Linea catena e lavori notturni, occorre comunicazione delle imprese
Pensione anticipata addetti ai lavori usuranti, scadenze e modalità
domande
Pensionamento in attività faticose, quali i lavoratori aventi diritto

vedi l'originale (Lavoro usurante notturno, prorogata comunicazione al 31 maggio) su: http://www.mog231.it/lavoro-usurante-notturno-prorogata-comunicazione-al-31-maggio/

MOG 231

Sicurezza sul lavoro nel Cilento, intervista alla dott.ssa Lucilla Baglivo
pubblicato il: 28 marzo 2012 alle ore 11:57
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/sicurezza-sul-lavoro-nel-cilento-intervista-alla-dott-ssa-lucilla-baglivo/

SALERNO - Per la rubrica *"Dieci domande per un centro ANFOS"*
abbiamo intervistato la dott.ssa Lucilla Baglivo titolare della
*Multiservice*, agenzia di servizi e formazioni alle imprese con sede
ad Agropoli in provincia di Salerno. La dottoressa Baglivo si occupa
di sicurezza sul lavoro fin dai suoi studi accademici che sono stati
coronati da una tesi di laurea sul mobbing nei luoghi di lavoro_._

*Di cosa si occupa il suo centro di formazione?*

Multiservice di Lucilla Baglivo, dal 2008 è Agenzia di Servizi &
Consulenza alle imprese e Centro di formazione professionale.
L'agenzia si occupa di *formazione relativa alla sicurezza nei
luoghi di lavoro, HACCP, elaborazione e assistenza di documenti per
avvio attività commercial*i.

*Da quanto tempo opera in questo settore?*

In qualità di formatrice e docente dal 2002, in qualità di titolare
della Multiservice dal 2008.

*Quali corsi sono attivati presso il vostro Centro?*

I corsi inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro per tutte le
tipologie di azienda e utenza. RSPP, ASPP, formazione e informazione
lavoratori, Addetto Antincendio, primo soccorso, PES-PAV.

*La vostra società eroga anche altri servizi?*

Si, la ditta si occupa anche di consulenza e servizi alle imprese:
visure camerali, certificati tribunale, carichi pendenti, inoltre
dall'anno accademico 2011/2012 è in convenzione con l'Università
pubblica non statale - telematica "Niccolò Cusano".

*Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da
parte delle aziende?*

Dipende molto dai settori di riferimento, nel nostro caso, operando in
una zona a particolare vocazione turistica della Regione Campania, il
Cilento, si lavora molto per la formazione degli addetti e degli
operatori delle *strutture ricettive* e, da qualche tempo abbiamo
avuto grandi soddisfazioni con richieste da parte delle Pubbliche
Amministrazioni locali.

Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?

La gestione dei tempi richiesti dai clienti. Purtroppo, è ancora
radicata l'abitudine di richiedere il servizio soltanto nel momento
in cui si *manifesta il bisogno* e, in questo particolare momento
storico, la necessità è legata al timore di visite ispettive.

*Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della
sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?*

Credo che i datori di lavoro abbiano la necessità di essere
continuamente *aggiornati e formati sulla sicurezza* per poter essere
canale di diffusione della cultura della sicurezza tra i lavoratori.

*Perché ha deciso di associarsi ad ANFOS?*

Nel 2008, sul nascere della nostra azienda, per offrire un servizio
fruibile e tecnologicamente innovativo ai clienti. Oggi, a distanza di
quattro anni, posso ritenermi soddisfatta del rapporto di associazione
e li lavoro che mi ha permesso di crescere in termini lavorativi e
professionali.

*Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?*

La formazione a distanza, efficace e comoda per la gestione
personalizzata dei tempi, alternata a momenti di formazione in
presenza, per mantenere i necessari rapporti interpersonali e
garantire l'assistenza formativa nella comprensione degli argomenti.
In contemporanea, svilupperei il discorso videoconferenza, che cumula
in sé la positività e comodità della gestione delle distanze e
l'interattività dei discenti con i formatori.

*Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in
Italia (Testo Unico 81 del 2008 e decreto legislativo 106/2009)?*

Sono leggi che arrivano dopo anni di vuoto, continui cambiamenti e
scarsa chiarezza normativa ed è molto difficile che i datori di
lavoro possano ora provvedere autonomamente alla comprensione degli
adempimenti, senza richiedere la consulenza dei tecnici.

vedi l'originale (Sicurezza sul lavoro nel Cilento, intervista alla dott.ssa Lucilla Baglivo) su: http://www.mog231.it/sicurezza-sul-lavoro-nel-cilento-intervista-alla-dott-ssa-lucilla-baglivo/

MOG 231

Malattie professionali, occorre snellire le procedure di riconoscimento
pubblicato il: 28 marzo 2012 alle ore 12:15
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/malattie-professionali-occorre-snellire-le-procedure-di-riconoscimento/

*Letture critiche sulle osservazioni della Commissione parlamentare
inchiesta infortuni sul lavoro. V.*-
Accanto al fenomeno degli infortuni sul lavoro, la Commissione
d'inchiesta del Senato conferma il suo impegno per la *prevenzione e
il contrasto delle malattie professionali*.

Per primo occorre "far emergere le cosiddette *"malattie
perdute"*, quelle cioè che ancora "sfuggono alla rilevazione"
finalizzata alla prevenzione e sorveglianza sanitaria. A questo
risultato si può arrivare mediante il coinvolgimento sia dei medici
competenti e specialisti, sia e soprattutto dei medici di base, 
attraverso i quali dovrà partire una serie mirata di campagne di
sensibilizzazione dei lavoratori.

Sarà necessario poi uno snellimento delle procedure di riconoscimento
e indennizzo da parte dell'INAIL, soprattutto per le patologie più
gravi, come quelle legate all'amianto, e per le malattie "non
tabellate"*(*)*.

Sul crescente contenzioso dell'INAIL per il recupero dei contributi
assicurativi non versati dalle imprese, la Commissione chiede
"l'intervento deciso del Governo" perché l'attuale
situazione, oltre al danno economico,  crea una concorrenza sleale da
parte delle imprese morose nei confronti di quelle regolari.  E
suggerisce ancora l'allargamento della base contributiva, che
potrebbe consentire un abbassamento dei premi assicurativi versati
dalle imprese.

*(*)* Le malattie professionali sono contenute in *due tabelle
distinte* (settore industria e agricoltura) che sono periodicamente
aggiornate in relazione alle novità medico-scientifiche.
In caso di malattia professionale tabellata, vige la "presunzione
legale di origine"; nel caso di malattie  professionali "non
tabellate" spetta al lavoratore di  provare l'origine lavorativa
della patologia denunciata.

Una volta riconosciuta la malattia professionale, l'INAIL procede al
*riconoscimento del danno biologico e alla sua valutazione in
percentuale* e dà corso all' erogazione di prestazioni di natura
economico-indennitaria, sanitaria, assistenziale, riabilitativa. In
seconda battuta l'Istituto assicurativo "imputa" la malattia
professionale alla posizione assicurativa dell'impresa presso cui il
lavoratore ha svolto da ultimo la specifica attività che, secondo il
giudizio medico-legale, è, presumibilmente, all'origine  della
malattia contratta dall'interessato.

*Leggi anche:* letture critiche IV "Quattro scuole su dieci sono prive
di certificazione dell'impianto elettrico".

_Continua venerdì 30 marzo..._

vedi l'originale (Malattie professionali, occorre snellire le procedure di riconoscimento) su: http://www.mog231.it/malattie-professionali-occorre-snellire-le-procedure-di-riconoscimento/

MOG 231

Responsabilità sociale impresa, Umbria aderisce progetto europeo
pubblicato il: 28 marzo 2012 alle ore 11:01
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/responsabilita-sociale-impresa-umbria-aderisce-progetto-europeo/

PERUGIA – La *Giunta regionale dell'Umbria*, su proposta
dell'assessore all'Industria Vincenzo Riommi ha deciso di aderire
a un progetto interregionale transnazionale, finanziato con risorse
del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, che ha per obiettivo la
*"Creazione di una rete per la responsabilità sociale di
imprese"*, la diffusione dell'etica di impresa e della sua
funzione sociale quindi, principi sanciti nella Costituzione Italiana
e obiettivi adottati dall'Unione Europea.

Capofila italiana del progetto è la Regione Veneto, con la quale
l'Umbria sottoscriverà un protocollo di intesa. Prima regione ad
aderire concretamente al programma è stata la Liguria e, a seguire, 
hanno manifestato interesse e stanno configurando la loro adesione
oltre l'Umbria anche l'Abbruzzo, il Friuli Venezia Giulia,  il
Lazio, le Marche, il Piemonte, la Puglia, la Sardegna e la Toscana.

Il progetto si svilupperà in quattro azioni principali. Al primo
punto la *creazione di sinergie, la condivisione e l'apprendimento
cooperativo*: attraverso incontri tematici e visite di studio sarà
promosso lo scambio di buone pratiche tra amministrazioni pubbliche
regionali e provinciali. Al secondo punto l'individuazione dei
meccanismi più efficaci per *promuovere* la responsabilità sociale
d'impresa. Sono fondamentalmente di due tipi le azioni individuate:

* l'istituzione di agevolazioni/facilitazioni
amministrative/punteggi premianti nella partecipazione a bandi per
le imprese e le amministrazioni pubbliche socialmente
responsabili;

* la diffusione della cultura di RSI attraverso la realizzazione sui
singoli territori di interventi formativi e/o di
sensibilizzazione.

Come terzo obiettivo il prgetto prevede l'organizzazione di un
*premio nazionale*, strumento adatto a stimolare un confronto su larga
scala e che dà rilievo ed evidenza al tema tramite i mass media anche
presso l'opinione pubblica. In ultimo, funzione indispensabile  del
progetto, sarà il *monitorare* e raccogliere i risultati delle
diverse sperimentazioni e darne adeguata diffusione.

Questo per quanto riguarda la modalità di attuazione e i diversi
sviluppi del progetto, in merito ai contenuti l'iniziativa verterà
invece attorno ad alcune "direttrici" principali che guideranno le
azioni delle Regioni. La responsabilità sociale d'impresa si
concretizzerà quindi in:

* azioni di carattere *socio economico*, quali la promozione della
sicurezza e della qualità del lavoro attraverso la diffusione di
progetti che favoriscano le pari opportunità, la conciliazione
vita lavoro, il benessere nel lavoro, la salute e la sicurezza dei
lavoratori;

* azioni per la *sostenibilità ambientale e la qualità*,
attraverso l'attuazione di sistemi incentrati sul risparmio
energetico, l'uso sostenibile delle risorse e la promozione
della qualità dei prodotti a tutela dei consumatori e delle
comunità locali.

*Per approfondire:* Promozione etica d'impresa, Umbria aderisce a
progetto europeo.

vedi l'originale (Responsabilità sociale impresa, Umbria aderisce progetto europeo) su: http://www.mog231.it/responsabilita-sociale-impresa-umbria-aderisce-progetto-europeo/

MOG 231

Stress lavoro correlato e sicurezza lavoro in Europa, sondaggio EU-OSHA
pubblicato il: 28 marzo 2012 alle ore 11:29
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/stress-lavoro-correlato-e-sicurezza-lavoro-in-europa-sondaggio-eu-osha/

BILBAO – Pubblicati da *EU-OSHA* i risultati del proprio *"Sondaggio
d'opinione paneuropeo sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro
- 2012''*. Dato segnalato ed emergente: lo *stress sul lavoro* è tra
le prime preoccupazioni della maggioranza dei lavoratori.

Il sondaggio è stato condotto dalla Ipsos MORI con interviste
telefoniche a cittadini di 36 Stati europei, ovvero tutti i 27 Stati
membri dell'Unione europea, 3 Paesi del SEE e 6 Paesi candidati e
potenziali candidati all'adesione. In totale, tra il 24 ottobre 2011 e
il 17 gennaio 2012, sono state condotte *35.540 interviste* ad adulti
maggiorenni.

Ecco le domande a risposta multipla poste agli intervistati:

* "Pensa che il *numero di persone affette da stress legato al
lavoro* nel suo paese aumenterà, diminuirà o rimarrà
pressoché costante nei prossimi cinque anni?

* *Per quanto riguarda i rischi nell'ambito della sicurezza e
della salute sul lavoro, si considera….?*

* Molti governi europei stanno considerando o hanno già deciso
di alzare l'età pensionabile perché le persone vivono più
a lungo. Secondo lei, *quanto sono importanti le buone prassi
in materia di salute e sicurezza* per aiutare le persone a
lavorare più a lungo prima della pensione?

* Se *segnala un problema legato alla salute e alla sicurezza
sul luogo di lavoro* a un responsabile, in che misura crede
che questo problema verrà affrontato?

* In che misura è d'accordo o meno con la seguente
affermazione: Perché il Paese sia *economicamente competitivo/a,
i luoghi di lavoro devono seguire buone prassi in materia di
salute e sicurezza?*"

Questi i *risultati* raccolti. A livello europeo l'*80%* degli
intervistati ritiene che lo *stress aumenterà nei prossimi anni* e il
52% di queste persone crede che aumenterà in modo marcato.
Scorporando i dati italiani i risultati si differenziano lievemente:
il 75% degli intervistati ritiene che aumenterà e il 39% di questi
teme una aumento rilevante del livello di stress sul luogo di lavoro.

Lo stress è quindi ai *primi posti nelle preoccupazioni sia dei
lavoratori che della classe dirigenziale*.Lo stress è causa di costi
sociali molto alti sia in termini di danni alla salute dei lavoratori
che di ridotta e mancata produttività e rappresenta quindi una
priorità nelle strategie dell'EU-OSHA di promozione e tutela della
salute dei lavoratori.

Una larga maggioranza degli intervistati ritiene che la *promozione
della salute e sicurezza sul lavoro* sia una soluzione necessaria a
mantenere e aumentare la competitività: nel dettaglio ha affermato
ciò l'86% degli intervistati (l'87% tra gli italiani), tra cui il
56% ne è fermamente convinto (il 62% tra gli italiani).

Il sondaggio, collegandosi inoltre ai temi dell' "Anno europeo
dell'invecchiamento attivo", aveva poi la finalità di sondare
l'opinione pubblica in merito alla possibilità di prolungare la
vita lavorativa. Anche in questo caso le condizioni di salute e
sicurezza sul lavoro rivestono per gli intervistati un ruolo molto
importante: l'87% della popolazione europea ritiene che l'adozione
di *buone prassi in materia di SSL* possano aiutare le persone a
posticipare l'entrata in pensione. Di questi il 56% ritiene che
interventi di questo tipo siano molto importanti .

I *dati italiani* riportano che il *90%* degli intervistati ritiene
che le condizioni di lavoro siano un fattore significativo per
continuare a lavorare più a lungo, di questi il 61% ritiene che
iniziative di miglioramento della tutela della salute e sicurezza dei
lavoratori siano molto importanti.

Rispetto poi alle altre domande del sondaggio questo quanto rilevato
tra gli *intervistati in Italia*:

* riguardo ai *rischi per la salute e sicurezza sul luogo di
lavoro*, il 17% si ritiene molto informato, il 54% abbastanza, il
21% non molto e il 6% si ritiene per nulla informato;

* riguardo la *fiducia* che vengano presi provvedimenti sul luogo di
lavoro laddove si presentasse un problema di salute e sicurezza la
maggioranza degli intervistati ha risposto positivamente: il 45%
è abbastanza fiducioso e il 19% lo è addirittura molto. Un fetta
della popolazione però, il 21%, non è molto fiducioso sul fatto
che si prendano provvedimenti e il 6% non è lo è affatto.

*Christa Sedlatschek deirettore dell'EU-SOHA* ha così commentato i
risultati del sondaggio in merito alla preoccupazione per l'aumento
del livello di stress sul lavoro: "La crisi finanziaria e i
cambiamenti che si susseguono nel mondo del lavoro esercitano
pressioni sempre maggiori sui lavoratori; non deve stupire, quindi,
che lo stress legato all'attività lavorativa sia una delle principali
preoccupazioni della gente. Indipendentemente dall'età, dal genere e
dalle dimensioni dell'organizzazione, una grande maggioranza della
popolazione è del parere che lo *stress legato all'attività
lavorativa andrà aumentando*. Nonostante ciò, si registrano
interessanti variazioni a livello nazionale tra coloro che prevedono
un aumento "marcato": per esempio, i norvegesi sono i meno preoccupati
(16%), mentre i greci sono i più preoccupati (83%: "subirà un
marcato incremento"). Fare fronte ai *rischi psicosociali* è uno dei
principali aspetti delle attività dell'EU-OSHA per migliorare la vita
dei lavoratori in Europa".

*Per approfondire:* Otto intervistati su 10 nell'ambito di un
importante sondaggio d'opinione paneuropeo prevedono un aumento dello
stress sul lavoro.

vedi l'originale (Stress lavoro correlato e sicurezza lavoro in Europa, sondaggio EU-OSHA) su: http://www.mog231.it/stress-lavoro-correlato-e-sicurezza-lavoro-in-europa-sondaggio-eu-osha/

martedì 27 marzo 2012

MOG 231

RSPP, bando per conferimento incarico ARIF Regione Puglia
pubblicato il: 27 marzo 2012 alle ore 12:43
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/rspp-bando-per-conferimento-incarico-arif-regione-puglia/

BARI – Pubblicato da *Regione Puglia e ARIF* Agenzia regionale
attività irrigue forestali un bando per il "*Conferimento di incarico
di Responsabile servizio prevenzione e protezione* ai sensi del D.Lgs
81/2008 modificato e integrato dal D.Lgvo n.106/2009''.

L'incarico sarà assegnato nella stessa ARIF. Sarà in prestazione
d'opera e avrà *durata biennale*.

Sono ammesse esclusivamente candidature di soggetti interni o esterni
all'amministrazione in possesso dei requisiti indicati dall'art 32
del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Il compenso forfettario
sarà pari a 10.000 euro su base annuale.

Il termine per l'invio delle candidature è fissato al *30 aprile
2012 alle ore 13.00*.
Criteri determinanti in fase di valutazione saranno: aver svolto
servizi in realtà analoghe e ugualmente complesse, attività di
progettista e consulente nella sicurezza sul lavoro, titoli adeguati.

L'ARIF si occupa del'intero territorio della Regione Puglia e in
particolare di 300 pozzi, impiati di distribuzione irrigua, vivai e
ambiti forestali con 60 localizzazioni, 1000 – 1300 addetti.

*Il bando:* RSPP ARIF Puglia (PDF).

vedi l'originale (RSPP, bando per conferimento incarico ARIF Regione Puglia) su: http://www.mog231.it/rspp-bando-per-conferimento-incarico-arif-regione-puglia/

MOG 231

Incendio ed esplosioni in azienda rifiuti di Villastellone, cinque feriti
pubblicato il: 27 marzo 2012 alle ore 12:54
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/incendio-ed-esplosioni-in-azienda-rifiuti-di-villastellone-cinque-feriti/

TORINO – Cinque feriti, di cui quattro in codice rosso e uno in
codice verde. Questo il bilancio dell'incendio e delle esplosioni
avvenuti ieri pomeriggio in un'azienda di smaltimento rifiuti,
Lafumet Srl, di Villastellone in provincia di Torino.

I lavoratori coinvolti sono tutti extracomunitari, due trentottenni,
un quarantaduenne e un quarantasettenne. Dalle prime ricostruzioni dei
fatti sembra che al momento del primo scoppio gli operai stessero
lavorando alla compressione di fusti contenenti liquido infiammabile.

L'incendio è ora domato, l'area dell'incidente è stata posta
sotto sequestro.  Aperta dalla procura di Torino un'inchiesta per
lesioni e disastro colposi, pm Raffaele Guariniello. Sul posto anche
l'ARPA per valutare l'eventuale inquinamento ambientale.

Il titolare dell'azienda Sergio Marchiaro ha dichiarato in ospedale:
"Sono venuto a sincerarmi sulle condizioni dei miei ragazzi, che è la
cosa che mi interessa di più. Noi sulla sicurezza e sulle protezioni
individuali non abbiamo mai lesinato nulla. Abbiamo un'ottantina di
dipendenti tutti regolarmente assunti a tempo indeterminatose avessimo
mai avuto dipendenti in nero sarebbe giusto chiudessimo stasera". "Da
una prima ricostruzione -  sembra che un addetto alla manutenzione
nel reparto fusti stesse effettuando una saldatura vicino a un
macchinario fermo e, forse, delle scintille sono cadute nelle canaline
di scolo dove potevano esserci dei prodotti che hanno preso fuoco e si
è generata l'esplosione" (Adnkronos).

vedi l'originale (Incendio ed esplosioni in azienda rifiuti di Villastellone, cinque feriti) su: http://www.mog231.it/incendio-ed-esplosioni-in-azienda-rifiuti-di-villastellone-cinque-feriti/

MOG 231

"Terza giornata nazionale sicurezza nei cantieri" Federarchitetti
pubblicato il: 27 marzo 2012 alle ore 11:44
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/%e2%80%9cterza-giornata-nazionale-sicurezza-nei-cantieri%e2%80%9d-federarchitetti/

ROMA – Si terrà il *30 marzo*,contemporaneamente in quattro diverse
città italiane, Roma, Milano, Napoli, e Catania, la terza edizione
della *"Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri"* promossa da
*Federarchitetti*, Sindacato nazionale architetti liberi
professionisti.

La manifestazione centrale si terrà a Roma e avrà luogo presso
l'*Acquario Romano*, in piazza Manfredo Fanti, a partire dalle ore
9.00. Dopo l'attenzione riservata nella scorsa edizione al problema
delle conseguenze sulla sicurezza determinate dall'adozione del
sistema di aggiudicazione degli appalti al massimo ribasso il
sindacato volge quest'anno la sua attenzione al problema della
globalizzazione e alle sue conseguenze per la professione del
*coordinatore della sicurezza nei cantieri*.

Il mondo è sempre più piccolo e la nostra società multiculturale.
Il coordinatore per la sicurezza in un elevato numero di casi si trova
a lavorare con squadre composte in ampia parte da *operai stranieri*,
persone che spesso sono in Italia da poco tempo e hanno una scarsa
conoscenza della lingua  e delle nostre regole. Contemporaneamente lo
stesso coordinatore per la sicurezza può trovarsi davanti
all'opportunità di esercitare la sua professione all'estero,
opportunità che implica l'acquisizione di nuove capacità e
competenze.

Anche nella gestione della sicurezza nei cantieri è quindi ormai
necessario *ragionare in termini globali*: essere pronti a far
lavorare in totale sicurezza lavoratori provenienti da diverse parti
del mondo, e prepararsi a confrontarsi con gli *standard di sicurezza*
a livello globale per esportare le nostre eccellenze in materia di
sicurezza e imparare continuamente dal confronto con l'altro.

La giornata sarà scandita da due diversi momenti. La mattina sarà
dedicata alla *formazione e all'aggiornamento* sul ruolo di
coordinatore della sicurezza nei cantieri.
Nel pomeriggio verrà presentato il cortometraggio "C'era un
rumeno a Roma" sul problema della sicurezza riguardante un operaio
straniero.

Durante la giornata, il presidente di Federarchitetti Roma Giancarlo
Maussier, presenterà la proposta di un progetto di formazione alla
sicurezza da rivolgere ai lavoratori stranieri, progetto gestito da
Federarchitetti con il supporto delle ambasciate competenti.

Previsti inoltre gli interventi di Amedeo Schiattarella presidente
Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma, Paolo Grassi presidente di
Federarchitetti, Francesco Galluccio presidente Confedertecnica,
Armando Zambrano presidente del Consiglio lazionale degli Ingegneri,
Luigi Abate presidente della Commissione sicurezza sui luoghi di
lavoro della Regione Lazio, Davide Bordoni assessore alle Attività
produttive e al Lavoro del Comune di Roma, Sandro Giovannelli
direttore generale ANMIL e Răzvan Rusu ambasciatore Romania in
Italia.

*Per approfondire:* Terza giornata nazionale per la sicurezza nei
cantieri: Roma, Milano, Napoli, Catania.

vedi l'originale ("Terza giornata nazionale sicurezza nei cantieri" Federarchitetti) su: http://www.mog231.it/%e2%80%9cterza-giornata-nazionale-sicurezza-nei-cantieri%e2%80%9d-federarchitetti/

MOG 231

Donne e tutela lavoro nei beni culturali, domani convengo a Roma
pubblicato il: 27 marzo 2012 alle ore 11:16
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/donne-e-tutela-lavoro-nei-beni-culturali-domani-convengo-a-roma/

ROMA – Si terrà a *Roma mercoledì 28 marzo*, presso la Sala della
crociera, in via del Collegio Romano 27, l'ultimo appuntamento del
ciclo di seminari del progetto *"L'unità delle donne: 150 anni di
lavoro femminile"* organizzato dalle associazioni Amici delle
biblioteche, Vento di tramontana, con i patrocini e la collaborazione
di MIBAC, Provincia di Roma, Biblioteca archeologia e storia
dell'arte, INAIL Lazio, Fillea CGIL. Legambiente, Coordinamento donne
in bilico per la cultura. Premiato con medaglia dal Presidente della
Repubblica.

Il ciclo si chiude con un incontro sul seguente tema. *"Storia di
donne d'arte e di cultura - Il lavoro non tutelato di chi tutela"*.

L'Italia è il paese al mondo con più alta concentrazione di
patrimonio artistico. Da questo dato dovrebbe derivare una fiorente
industria della cultura e un alto tasso di popolazione impiegata nella
gestione, tutela e conservazione del patrimonio culturale. Siamo 
invece davanti ad uno scenario ben diverso: i lavoratori e le
lavoratrici della cultura sono soggetti ad un tasso di precarietà
pari all'80%, molte delle professioni legate al patrimonio sono
destinate ad estinguersi per mancanza di fondi o perché non c'è
turn over tra le generazioni e non ci sono finanziamenti destinati a
rendere tecniche e *ambienti di lavoro meno usuranti*. A fare le spese
di questa situazione sono in particolare le donne, essendo infatti di
sesso femminile l'80% dei lavoratori impiegati nel comparto della
cultura.

L'incontro vedrà l'alternarsi di momenti diversi: testimonianze
dirette, interventi e approfondimenti, intervallate da pièce
teatrali.

*Per approfondire:* Storie di donne d'arte e di cultura (PDF).

vedi l'originale (Donne e tutela lavoro nei beni culturali, domani convengo a Roma) su: http://www.mog231.it/donne-e-tutela-lavoro-nei-beni-culturali-domani-convengo-a-roma/

MOG 231

"Il lavoro nella vita delle donne", in scadenza bando foto Prov. Rovigo
pubblicato il: 27 marzo 2012 alle ore 10:51
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/%e2%80%9cil-lavoro-nella-vita-delle-donne%e2%80%9d-in-scadenza-bando-foto-prov-rovigo/

ROVIGO – Pubblicato dall'assessorato e dalla commissione Pari
opportunità della Provincia di *Rovigo*, dalla Consigliera di parità
provinciale, con il contributo dell'INAIL e la collaborazione della
Sezione FIDAPA BPW Italy di Rovigo il bando per il concorso
fotografico *"Il lavoro nella vita delle donne. La vita delle donne
nel lavoro"*.

La competizione è rivolta a fotografi professionisti e amatoriali
residenti nel Polesine e ha l'obiettivo di stimolare la riflessione
sulla *condizione della donna* e sulla disparità di genere nel mondo
del lavoro. Affrontare a tutto tondo le problematiche che incontrano
le donne sul lavoro, compresi le disparità, il mancato riconoscimento
e i rischi per la sicurezza e la salute.

La scadenza per partecipare al concorso fotografico è fissata al *30
marzo*.  Mancano quindi solo tre giorni. Due le *categorie* in gara:
professionisti e amatoriali. Ogni autore può partecipare con un
massimo di due fotografie in bianco e nero o a colori originali e non
già premiate. Le fotografie, stampate in formato 30x40 dovranno
essere inviate o consegnate all'uffico Pari Opportunità della
Provincia in via Ricchieri detto Celio n. 10, 45100 Rovigo. Le opere
devono dimostrare di essere in grado di affrontare uno di questi temi:

* "sensibilizzare sul problema del differenziale salariale tra
uomini e donne ( gender pay gap);

* promuovere l'abbattimento degli stereotipi che definiscono, sin
dall'infanzia, i ruoli maschili e femminili all'interno della
società e ostacolano il riconoscimento delle potenzialità delle
donne;

* raccontare che il lavoro nella vita delle donne costituisce ancora
un mondo non a misura di donna;

* raccontare che la maternità è un valore sociale;

* divulgare un messaggio culturale e sociale che rappresenti
correttamente l'impegno delle donne nella vita quotidiana, nel
mondo del lavoro, nell'attività domestica".

Una giuria composta da funzionari INAIL, giornalisti, critici
dell'arte fotografica e componenti della commissione pari
opportunità provinciale sceglierà le *sei migliori fotografie
pervenute* (tre per ognuna delle due categorie) che riceveranno premi
in denaro pari a 750, 500 e 250 euro.

Altre sei fotografie saranno poi selezionate e raccolte insieme alla
opere premiate in un calendario che verrà pubblicato nel 2013 e
distribuito sul territorio provinciale. Tutte le foto pervenute
saranno infine esposte in una mostra fotografica che sarà allestita
presso Palazzo Manfredini, in Piazza Duomo a Rovigo, in occasione
della celebrazione locale dell'Equal Pay Day, prevista per il 16
aprile.

*Per approfondire:* Il lavoro nella vita delle donne. La vita delle
donne nel lavoro.

vedi l'originale ("Il lavoro nella vita delle donne", in scadenza bando foto Prov. Rovigo) su: http://www.mog231.it/%e2%80%9cil-lavoro-nella-vita-delle-donne%e2%80%9d-in-scadenza-bando-foto-prov-rovigo/

lunedì 26 marzo 2012

MOG 231

Amianto, istituito Comitato di direzione della Regione Piemonte
pubblicato il: 26 marzo 2012 alle ore 12:40
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/amianto-istituito-comitato-di-direzione-della-regione-piemonte/

TORINO – La *Regione Piemonte* ha istituito un *Comitato di
direzione* per la pianificazione e la gestione delle problematiche
sanitarie, ambientali e di ricerca riguardanti l'amianto. Sarà un
nuovo organismo, istituito al fine di riorganizzare il sistema delle
attività di vigilanza, di prevenzione e assistenza necessarie alla
gestione del rischio.

Spetteranno ad esso i ruoli di coordinamento, programmazione, governo
delle attività, ottimizzazione delle risorse, formazione,
informazione, comunicazione e sarà composto dai responsabili di
Centro sanitaria amoanto, del Centro ambientale amianto e da due
delegati regionali provenienti dalla Direzione sanità e della
Direzione ambiente. Il Comitato sarà inoltre affiancato da due
*consulte*: una per le attività assistenziali, di ricerca biomedica
e ambientale; l'altra per la proposizione di linee strategiche.

Ancora, il nuovo organismo centrale incentiverà operazioni coordinate
e integrate dei due enti di ricerca piemontesi deputati esclusivamente
al trattamento dei temi in questione: il Centro regionale per la
ricerca sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto, detto
*Centro sanitario amianto*, e il *Polo amianto dell'Arpa*, detto
Centro ambientale amianto. Al Centro sanitario, strutturato in tre
settori, spetteranno la gestione dell'impatto sanitario da
esposizione a fibre di amianto, la sorveglianza epidemiologica, la
ricerca nella terapia e nella diagnostica. Il Polo Arpa si occuperà
di campionamento, analisi, formazione e ricerca.

*Info:* Lotta all'amianto: riorganizzata la gestione dei servizi.

vedi l'originale (Amianto, istituito Comitato di direzione della Regione Piemonte) su: http://www.mog231.it/amianto-istituito-comitato-di-direzione-della-regione-piemonte/

MOG 231

Rischi agenti chimici cancerogeni mutageni, linee guida ARPA ISPRA
pubblicato il: 26 marzo 2012 alle ore 11:36
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/rischi-agenti-chimici-cancerogeni-mutageni-linee-guida-arpa-ispra/

POTENZA – Presentate lo scorso 22 marzo a Potenza *"Le linee guida
per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici
pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageni"*.

Si tratta del risultato di un progetto avviato nel 2006, nato dalla
collaborazione tra l'Università politecnica delle Marche, la
Environment agency (England), la Scottish rnvironmental protection
agency (Sepa), le Arpa Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte,
Campania, Marche e Sicilia e il coordinamento del Centro
interagenziale "Igiene e Sicurezza del Lavoro" di ISPRA. Ruolo di
spicco è stato ricoperto dai ricercatori lucani dell'Arpab che si
sono occupati di testare il sistema.

Le linee guida presentate non sono esclusivamente una pubblicazione ma
un ecosistema completo composto da un sistema di valutazione dei
rischi che si avvale di supporti informatici.

Il modello di valutazione proposto è del tutto innovativo e si avvale
di *due fogli di calcolo* Excel dove sono presenti *algoritmi che
valutano il rischio di esposizione* ad agenti chimici e cancerogeni
negli ambienti di lavoro e mettono in relazione l'identificazione
delle sostanze, le loro caratteristiche di pericolosità, le
quantità, il tempo di manipolazione e le modalità d'uso,
determinando per ogni caso lo specifico indice di rischio.

Si tratta quindi di un modello all'avanguardia, versatile e
adattabile, che può essere utilizzato anche per laboratori di ricerca
universitari, laboratori didattici delle scuole, laboratori di
controllo di Enti pubblici quali ad esempio gli uffici delle  dogane,
della repressione e frodi, degli istituti zooprofilattici
sperimentali, delle strutture sanitarie, industrie.

"Le linee guida"  - ha dichiarato l'assessore all'Ambiente
della Regione Basilicata, Vilma Mazzocco - "rappresentano un valido e
concreto strumento di lavoro a *supporto degli operatori di settore*,
dei tecnici della sicurezza, dei professionisti e di tutti coloro che
si occupano di prevenzione. La valutazione del rischio e
dell'esposizione dei lavoratori ad agenti cancerogeni e mutageni è
senza dubbio uno degli aspetti principali che riguardano le misure di
tutela della salute. Al momento non abbiamo a disposizione una
normativa nazionale che fornisce indicazioni sulla metodologia da
adottare, dunque, diventa importante raccogliere quei *principi utili*
per richiamare l'attenzione sulle norme di comportamento da adottare
e le misure di prevenzione e protezione e dettagliare una metodologia
per la valutazione del rischio chimico chiara, basata su indicatori
precisi e ben calibrati sull'attività da tenere sotto controllo. La
*cultura della sicurezza* va promossa tra tutti i cittadini già in
giovane età, iniziando dalla scuola, così come i datori di lavoro
devono impegnarsi a favorire un ambiente sano, senza dimenticare che,
per garantire un luogo di lavoro sicuro, molto dipende anche
dall'atteggiamento e dal comportamento individuale degli
operatori".

*Per approfondire:* Esposizione ad agenti chimici, presentate le
"Linee Guida" delle Arpa.

vedi l'originale (Rischi agenti chimici cancerogeni mutageni, linee guida ARPA ISPRA) su: http://www.mog231.it/rischi-agenti-chimici-cancerogeni-mutageni-linee-guida-arpa-ispra/

MOG 231

Alcol, rischi ed effetti sulla salute fisica e mentale
pubblicato il: 26 marzo 2012 alle ore 11:08
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/alcol-rischi-ed-effetti-sulla-salute-fisica-e-mentale/

ROMA – Pubblicato sul volume 2 numero 1 della rivista scientifica
*"Prevention & Research"* lo studio *"Alcol ed effetti sulla
salute"* a cura di un equipe di ricercatori dell'Università "La
Sapienza" di Roma, Unità di medicina del lavoro e Dipartimento di
meurologia e psichiatria.

Nonostante l'uso di alcol sia profondamente radicato nella nostra
cultura, le conseguenze che ne derivano non sono abbastanza note.
Obiettivo dell'articolo è dimostrare che l'abuso di alcol e
l'alcol-dipendenza rappresentano uno dei *maggiori fattori di
rischio per la salute e sono causa di numerose patologie e decessi*.

L'uso di bevande alcoliche è un'abitudine, sia alimentare che
culturale, che fa parte della vita quotidiana di quasi tutta la
popolazione europea. La larga diffusione del fenomeno rende
particolarmente difficile la percezione di rischio che comporta
l'assunzione di questa sostanza che, a tutti gli effetti, è da
considerarsi quale una droga.

Il famoso detto "Un bicchiere al giorno toglie il medico di torno"
è completamente privo di fondamento: l'OMS, Organizzazione mondiale
della sanità, definisce l'alcol quale "sostanza tossica,
potenzialmente cancerogena e capace di indurre dipendenza superiore
rispetto alle sostanze o droghe illegali più conosciute".  In
nessun caso quindi l'abitudine di assumere alcol può fare bene.

Ogni anno sono direttamente o indirettamente attribuibili al consumo
di alcol: il 10 % di tutte le malattie, il 10 % di tutti i tumori, il
63 % delle cirrosi epatiche, il 41 % degli omicidi, il 45 % di tutti
gli incidenti, il 9% delle invalidità e delle malattie di lunga
durata. I danni causati dall'alcol non si limitano alla sfera della
salute del bevitore ma hanno conseguenze sulle sue *relazioni*
familiari e sociali e possono danneggiare la sua famiglia, la sua vita
lavorativa e gravare sull'intera collettività.

A livello di *danni organici* l'OMS ha rilevato che chi assume 20 gr
di alcol al giorno, quantità che corrisponde circa a due bicchieri di
vino, è esposto ad un aumento del 100% del rischio di contrarre
cirrosi epatica, del 20-30% di sviluppare tumori del cavo orale, della
faringe e laringe, del 20% di avere un ictus cerebrale. Aumentano
inoltre del 10 % le probabilità di contrarre  tumore all'esofago,
del 14% al fegato e del 10/20% alla mammella.

Gli *effetti psicologici* dell'alcol si esplicano in fasi diverse
che vanno dall'eccitazione alla depressione all'euforia e
determinano la compromissione della capacità di giudizio, la
diminuzione della prontezza, dell'attenzione e della precisione e la
falsificazione dei processi percettivi.

A livello *neurologico* l'uso continuato di alcol determina danni al
sistema nervoso centrale e periferico ed è causa di allucinazioni,
psicosi e demenza.

L'uso continuato e smodato di alcol porta infine il bevitore
all'alcolismo e all'alcol-dipendenza. L'alcolismo è una sindrome
patologica determinata dall'assunzione acuta o cronica di grandi
quantità di alcol caratterizzato da tolleranza (cioè la necessità
di aumentare le dosi assunte per ottenere gli stessi effetti), crisi
di astinenza e incapacità del bevitore di controllare l'assunzione di
alcol, nonostante la consapevolezza del danno che provoca alla sua
salute.

L'alcolismo si può generare  per una *concomitanza di cause
biologiche, psicologiche e socio-ambientali*.  La Società italiana
di medicina generale e la Società di alcologia italiana hanno
rilevato che esiste una predisposizione ereditaria all'alcolismo,
che spesso si instaura in conseguenza di disagio psichico di diversa
natura e che può essere  favorito dall'ambiente in cui si vive.
L'alcolismo quindi è una condizione che si genera a causa della
concomitanza di svariati fattori e che determina uno stato di grave
disagio su diverse dimensioni. Il paziente alcolista perde il
controllo del consumo di alcol, è vittima di desiderio compulsivo che
lo porta a dedicare molto tempo e energie alla sua ricerca. Subisce
profondi cambiamenti nei comportamenti, nell'umore  e negli stili
di vita quali autoisolamento, aggressività, perdita dei rapporti,
manifestazioni di sofferenza psichica ed emozionale che possono
portare alla disgregazione all'interno del nucleo familiare o
all'allontanamento dal luogo di lavoro.

L'OMS, nel ribadire l'alto rischio legato al consumo dell'alcol
e il fatto che *non esiste una quantità minima per cui l'assunzione
di alcol possa essere ritenuta salutare*, sta con determinazione
cercando di spingere nella direzione di disincentivare l'uso di
alcol attraverso programmi di prevenzione e di promozione di stili di
vita salutari.

Non basta avere un atteggiamento sanzionatorio, anch'esso
necessario, e non basta la semplice informazione sui rischi. Passo
fondamentale per un efficace contrasto all'alcolismo è riconoscere
a questa sindrome la sua *natura multifattoriale* e intervenire non
soltanto a livello medico ma anche a livello psicologico e sociale
curando in particolar modo questo ultimo aspetto.

Solo una rete di persone, composta dal paziente in prima battuta ma
supportato da familiari, amici e dal medico di fiducia, può
instaurare le condizioni necessarie affinché non si intervenga
esclusivamente sulle conseguenze dell'alcolismo ma si vadano a
modificare le cause che lo hanno generato.

*Per approfondire:* Alcol ed effetti sulla salute.

vedi l'originale (Alcol, rischi ed effetti sulla salute fisica e mentale) su: http://www.mog231.it/alcol-rischi-ed-effetti-sulla-salute-fisica-e-mentale/

MOG 231

Redazione piano emergenza strutture sanitarie, linee indirizzo Lombardia
pubblicato il: 26 marzo 2012 alle ore 11:55
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/redazione-piano-emergenza-strutture-sanitarie-linee-indirizzo-lombardia/

MILANO – Con decreto n. 2174 datato 15 marzo 2012 la Direzione
generale Sanità della Regione Lombardia ha approvato le *"Linee
d'indirizzo per la redazione del piano d'emergenza nelle strutture
sanitarie"* elaborate dal laboratorio "Ruolo del Servizio di
Prevenzione e Protezione nel comparto sanità" nel rispetto delle
procedure previste dal Piano regionale 2011-13 per la promozione della
sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.

Il documento nasce con l'intento di fornire indicazioni utili al
lavoro dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle strutture
sanitarie, fornendo quindi una documentazione comune e di riferimento
su cui misurarsi e crescere. In particolare si propone l'assunzione
di un *format* comune nella stesura del piano generale d'emergenza
PGE. Principali scopi delle linee d'indirizzo sono:

* contenere i livelli di incertezza nella stesura del PGE;

* fornire criteri e metodi omogenei per la gestione
dell'emergenza;

* garantire un approccio all'emergenza che tenga in considerazione
tutti i rischi;

* favorire la stesura di un documento flessibile fruibile dai molti
soggetti coinvolti nella gestione delle emergenze: enti esterni
del soccorso, estensori del piano, operatori coinvolti, utenti e
degenti;

* promuovere azioni di coordinamento tra strutture sanitarie e enti
di soccorso.

Il documento dopo aver enumerato funzioni e responsabilità attribuite
dal *PGE* al datore di lavoro, alla direzione sanitaria, agli
operatoti  interni e agli enti di soccorso esterni fissa i criteri da
adottare per l'elaborazione del piano, classifica i rischi che
possono condurre a condizioni emergenziali e delinea in quali sezione
deve svilupparsi un modello guida di Piano di emergenza. Per quanto
riguarda i rischi, le linee di indirizzo muovono verso la stesura di
un PGE completo, che prenda in considerazione *tutti i rischi* che
possono causare emergenza. I rischi che in una struttura sanitaria
possono condurre a condizioni emergenziali sono:

* *il rischio incendio* – le attività sanitarie e ospedaliere
sono ritenute ad alto rischio e necessitano di piani dettagliati e
redatti tenendo in considerazione la classificazione dei possibili
eventi che possono essere causa di incendio per gravità e per
tipologia di evoluzione;

* *rischio tecnologico* – deriva da tutte le installazioni
tecnologiche e  dagli impianti (elettrico, idrico, distribuzione
di gas tecnici e/o medicali);

* *rischio naturale* – comprende tutti i fenomeni naturali quali
alluvioni, terremoti, esondazioni;

* *rischio chimico* – dovuto alla fuoriuscita di sostanze chimiche
pericolose che possono essere causa di esalazioni, esplosioni,
incendi, contaminazioni;

* *rischio biologico* – legato alla possibilità di contaminazione
da agenti biologici all'interno della struttura;

* *rischio sociale* – fattore che dipende dalla situazione
sociopolitica in cui è inserita la struttura e al rischio di
subire attentati, sabotaggi, atti vandalici, e altro.

Per agevolare la strutturazione del PGE è allegata al documento una
tabella esplicativa delle tipologie di rischio e delle modalità
comportamentali conseguenti che illustra per ogni *scenario di
emergenza* gli sviluppi che ci si possono attendere e le misure
d'intervento per contenere e fronteggiare l'evento stesso.

Il documento enumera in ultimo le sezioni in cui è necessario si
sviluppi un PGE:

* "descrizione dell'azienda/struttura;

* contenuti del Piano d'emergenza;

* misure di prevenzione;

* informazione, formazione e addestramento;

* gestione dell'emergenza;

* gestione del post emergenza.

Nell'allegato 2 infine si fornisce una *check* di controllo per un
migliore organizzazione delle informazioni

*Per approfondire:* Linee d'indirizzo per la redazione delle
emergenze nelle strutture sanitarie (PDF).

vedi l'originale (Redazione piano emergenza strutture sanitarie, linee indirizzo Lombardia) su: http://www.mog231.it/redazione-piano-emergenza-strutture-sanitarie-linee-indirizzo-lombardia/

venerdì 23 marzo 2012

MOG 231

Quattro scuole su dieci sono prive di certificazione dell'impianto elettrico
pubblicato il: 23 marzo 2012 alle ore 13:13
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/quattro-scuole-su-dieci-sono-prive-di-certificazione-dell%e2%80%99impianto-elettrico/

*Letture critiche sulle osservazioni della Commissione parlamentare
inchiesta infortuni sul lavoro. IV.*
-
Un tema di grande preoccupazione ma trascurato da troppi anni dalle
politiche di settore, è quello della *sicurezza degli edifici
scolastici*, dove l'esigenza di tutela dei lavoratori si coniuga con
quella degli studenti. "Tenuto conto anche della vetustà di molti
di questi fabbricati, vi sono stringenti esigenze di manutenzione e di
messa a norma, che richiedono appositi interventi da parte dello Stato
(e degli enti territoriali, visto che la materia rientra in competenze
di carattere concorrente). Un impegno concreto su questo fronte  deve
poter garantire risorse adeguate e consentire anche ai singoli
istituti, nell'ambito dell'autonomia scolastica, di fare le
operazioni di manutenzione più urgenti"*(*)*.

Le scuole messe peggio sono comprese in un elenco del MIUR compilato
nel 2010 dalle singole regioni. Il degrado raggiunge percentuali
elevatissime in Calabria, con il 54 per cento di edifici a rischio, ma
anche nel Lazio, col 42 per cento di edifici in pericolo. Il Veneto
con 36 edifici su  cento, è  la regione più malmessa del Nord.

Sempre dai dati pervenuti dalle regioni si sa che 42 mila plessi
scolastici del Paese sono stati costruiti tra il 1961 e il 1980, che
un edificio su  tre ha più di 50 anni e che il 4 per cento è stato
costruito prima del 1900.

Ma la gravità del fenomeno sicurezza è resa più esplicita
dall'assenza, nelle scuole, delle *certificazioni obbligatorie* (poco
più della metà dei plessi scolastici è in possesso del certificato
di agibilità statica e di quello di prevenzione degli infortuni sul
lavoro; un  solo edificio su tre possiede il certificato di
conformità dell'impianto antincendio, uno su quattro il certificato
di agibilità igienico-sanitaria; quattro edifici su dieci non sono in
possesso di certificazione dell'impianto elettrico).

Più in generale, si pone l'attenzione *(*)* sul problema
dell'adeguatezza degli edifici pubblici, considerando che i luoghi
nei quali sono ospitate le pubbliche amministrazioni (ospedali,
scuole, amministrazioni comunali, ecc.) sono spesso non idonei o
addirittura fatiscenti, il che ha evidenti implicazioni sulla
sicurezza dei lavoratori.

Anche in questo caso serve una specifica campagna di intervento con
l'appostamento di idonee risorse finanziarie. Ma soprattutto
occorre  reintrodurre il fascicolo del fabbricato per gli edifici
pubblici, uno strumento che consentirà di "avere la mappatura
completa della storia di ciascuna costruzione".

*(*)* Relazione del gennaio 2012 della Commissione parlamentare
d'inchiesta del Senato della Repubblica sulla sicurezza sul lavoro.

*Leggi anche:* letture critiche III "La patente per conducenti e
controlli periodici dei mezzi agricoli".

Continua mercoledì 28 marzo...

vedi l'originale (Quattro scuole su dieci sono prive di certificazione dell'impianto elettrico) su: http://www.mog231.it/quattro-scuole-su-dieci-sono-prive-di-certificazione-dell%e2%80%99impianto-elettrico/

MOG 231

Amianto su navi militari, assoluzioni nel processo di Padova
pubblicato il: 23 marzo 2012 alle ore 14:00
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/amianto-su-navi-militari-assoluzioni-nel-processo-di-padova/

PADOVA  - Il tribunale di Padova ha assolto in primo grado otto
imputati, ex vertici della Marina militare italiana, dall'accusa di
omicidio colposo per la morte di due militari causata da mesotelioma
pleurico correlabile alla presenza di amianto sulle navi.

L'inchiesta è nata nel 2005 dopo la morte per mesotelioma pleurico
di Giuseppe Calabrò capitano di vascello e Giovanni Baglivo,
meccanico di bordo. Imputati nel procedimento gli ex capi di Stato
Maggiore della Forza armata, Mario Bini e Filippo Ruggiero, gli ex
direttori generali di Navalcostarmi Lamberto Caporali, deceduto,
Francesco Chianura, ex vertici della Sanità militare Elvio Melorio,
Agostino Didonna e Guido Cucciniello, l'ex Comandante in capo della
squadra navale Mario Porta.

Assolti perché il fatto non sussiste, questa la decisione del giudice
monocratico di Padova Nicoletta De Nardus.  Il pm Dini, che aveva
chiesto per gli imputati due anni e otto mesi di reclusione ha
annunciato il ricorso in appello.

I familiari delle due vittime sono stati risarciti dagli imputati
prima del processo con 800 e 850 mila euro e non figuravano tra le
parti civili. Presenti invece in parte civile Medicina Democratica e
l'Associazione italiana esposti all'amianto.

Amaro il commento del presidente ANMIL Franco Bettoni: "Doveva essere
un'altra sentenza che avrebbe lasciato il segno dopo la condanna dei
dirigenti Eternit ed invece ha segnato una battuta d'arresto sulla
via della giustizia alle vittime dell'amianto che davvero non ci
aspettavamo".

vedi l'originale (Amianto su navi militari, assoluzioni nel processo di Padova) su: http://www.mog231.it/amianto-su-navi-militari-assoluzioni-nel-processo-di-padova/

MOG 231

Conciliazione lavoro famiglia, bando imprese Comune Milano
pubblicato il: 23 marzo 2012 alle ore 12:53
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/conciliazione-lavoro-famiglia-bando-imprese-comune-milano/

MILANO - Indetto dall'assessorato alla Politiche per il lavoro
sviluppo economico università e ricerca del *Comune di Milano* un
bando per la formazione di un elenco di aziende del territorio
cittadino interessate al percorso di riconoscimento *"Impegno per la
conciliazione lavoro famiglia"*.

Con il bando il Comune di Milano intende incentivare le imprese
affinché adottino soluzioni a favore della conciliazione famiglia
lavoro, sia attraverso una diversa organizzazione degli orari
(flessibilità, part time , telelavoro) sia creando servizi aziendali
che facilitino lo svolgimento di alcuni compiti familiari quali
l'istituzione ad esempio di una lavanderia aziendale o del servizio
di "maggiordomo aziendale" un tuttofare che aiuta i dipendenti a
sbrigare commissioni.

"Per la prima volta" - ha dichiarato l'assessore alle Politiche
per il lavoro Cristina Tajani -  "il Comune di Milano ha deciso di
incentivare le aziende che rendono compatibili i tempi di lavoro e
della famiglia: il bando vuole sensibilizzare le imprese milanesi che
non hanno ancora adottato politiche di conciliazione. L'obiettivo è
anche quello di creare nuovi posti di lavoro, aumentando così la
produttività".

La procedura di selezione per la creazione di un elenco di azienda,
*sarà aperta fino al 30 marzo* ha la finalità di valutare i
requisiti ed eventuali cause di inammissibilità per le aziende
cittadine che faranno domanda.

Possono presentare candidatura le società di persone o di capitali
con un numero di dipendenti *superiore o uguale a 10 e inferiore a
250* e con unità produttiva collocata nel territorio cittadino. Tutte
le richieste di ammissione al bando pervenute nei termini indicati
saranno accettate in ordine cronologico e valutate "fino a
concorrenza dello stanziamento di fondi messi a disposizione
dall'Amministrazione."

Le aziende che risultino idonee saranno ammesse al riconoscimento di
un *contributo pari al 90% della spesa necessaria al conseguimento di
certificazione "IxCLF"*, ovvero di impegno per la conciliazione lavoro
famiglia.

*Per approfondire:* Imprese, aperto bando per la conciliazione dei
tempi famiglia-lavoro.

vedi l'originale (Conciliazione lavoro famiglia, bando imprese Comune Milano) su: http://www.mog231.it/conciliazione-lavoro-famiglia-bando-imprese-comune-milano/

MOG 231

Igiene industriale, 18° convegno AIDII a Corvara
pubblicato il: 23 marzo 2012 alle ore 12:06
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/igiene-industriale-18%c2%b0-convegno-aidii-a-corvara/

BOLZANO - Si terrà in Alta Badia, a *Corvara*, nella sala comunale di
via Col Alt, dal *28 al 30 marzo* il *"18° Convegno di igiene
industriale"*, convocato dall'*AIDII*, Associazione italiana degli
igienisti industriali .

Il convegno sarà dedicato all'aggiornamento e scambio di esperienze
riguardanti *cinque macrotemi*:

* rischi montani e marini;

* rifiuti e rottami metallici;

* rifiuti esposizioni monitoraggi;

* valutazione dell'esposizione cutanea, agenti chimici;

* le acque.

Il convegno si aprirà alle ore 15.00 di mercoledì 28 con i saluti
delle autorità, del curatore del convegno e dei presidenti
dell'AIDII Triveneto e dell'AIDII nazionale.

Si darà quindi spazio al tema della *prima sessione* che, grazie
all'intervento di rappresentanti di INAIL, CONTARP, ARPA, medici del
lavoro e ricercatori, affronterà criticità e soluzioni per chi
lavora in condizioni ambientali particolari: in alta montagna (quale
ad esempio il personale impiegato negli impianti di risalita) ma anche
sott'acqua sia in ambiente marino che in attività subacquee e
iperbariche industriali.

La *seconda sessione*, giovedì mattina, vedrà l'alternarsi di
rappresentanti di ARPA, Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente, dell'ANPEQ, Associazione nazionale professionale
esperti qualificati in radioprotezione, di ditte specializzate nel
trattamento di rifiuti che scambieranno esperienze, buone pratiche e
risultati di ricerche in merito sia agli aspetti normativi della
*gestione dei rifiuti*, e in particolare dei rifiuti metallici,
(D.Lgs.n.100/2011 e regolamento UE 333/2011) sia in merito ad
emergenze ambientali che riguardano i rifiuti speciali e la loro
soluzione.

La seconda parte della mattina digiovedì sarà ancora dedicata al
tema dei rifiuti ma si approfondiranno i problemi legati
all'*esposizione e al monitoraggio*. Il pomeriggio di giovedì si
aprirà con la sezione poster per la presentazione in tempi brevi, 5
minuti, di ricerche attinenti ambiti diversi e continuerà con la
quarta sessione dedicata agli agenti chimici e i problemi legati alla
valutazione dell'esposizione cutanea. Saranno presentate relazioni
su studi condotti da unità di ricerca composte sia da esperti di
aziende chimiche (Eni, Unichim) sia da tecnici e ricercatori afferenti
ad istituti quali AUSL, Enea, università e DIPIA, INAIL ex-ISPESL.

La mattina di *venerdì* darà spazio alla presentazione di contributi
a tema libero. Fra questi, a titolo di esempio, "Applicazione di
modelli fisiologici e biomeccanici, la valutazione del rischio delle
azioni di sollevamento", a cura di INAIL (CONTARP) Direzione
regionale Lazio e di INAIL Dip. di Medicina del lavoro. Ancora
venerdì il convegno si concluderà affrontando il tema delle *acque*.
La bonifica di siti costieri inquinati, lo stato ecologico dei corsi
d'acqua, la depurazione delle acque reflue urbane e
l'individuazione di anomalie termiche tra i temi che verranno
trattati.

*Per approfondire:* 18° Convegno di igiene industriale (PDF).

vedi l'originale (Igiene industriale, 18° convegno AIDII a Corvara) su: http://www.mog231.it/igiene-industriale-18%c2%b0-convegno-aidii-a-corvara/

MOG 231

Sicurezza impianti ventilazione in RM, pubblicazione ex ISPESL
pubblicato il: 23 marzo 2012 alle ore 12:36
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/sicurezza-impianti-ventilazione-in-rm-pubblicazione-ex-ispesl/

ROMA – Pubblicato da INAIL ex-ISPESL nella sezione del sito dedicata
alle "Attività del settore autorizzativo ed ispettivo del laboratorio
radiazioni ionizzanti del DIL" un nuovo documento  intitolato
*"Indicazioni operative per la realizzazione di impianti di
ventilazione all'interno delle sale esami ospitanti apparecchiature
a Risonanza Magnetica ad uso medico diagnostico: una proposta di
regola d'arte per la garanzia della sicurezza"*,  a cura di
Francesco Campanella e Massimo Mattozzi.

Il testo consegna "un'indicazione operativa chiara agli addetti al
settore, supportando contestualmente gli Esperti Responsabili, al fine
di consentire la progettazione e realizzazione d'impianti aeraulici
destinati ad ambienti nei quali trovano posto apparecchiature di
risonanza magnetica con magneti superconduttori".

È un documento passa in rassegna le caratteristiche tecniche di un
sistema di ventilazione operante sia in sala diagnostica che  in sala
operativa. Vengono esaminati i vari elementi dell'impianto  a
partire dalle *criticità degli impianti di ventilazione legate alla
presenza della Gabbia di Faraday* e si fanno considerazioni riguardo
ad esempio il calcolo del numero di ricambi/ora, la necessità di
monitorare costantemente il microclima della sala e la regolazione
della pressione dell'aria.

La pubblicazione fornisce inoltre indicazioni operative in merito alla
*documentazione da produrre per certificare la conformità
dell'impianto* di ventilazione e illustra ruolo e compiti sia
dell'esperto responsabile che delle autorità competenti.

Il concetto fondamentale che nella documentazione si vuole ribadire è
che l'impianto di ventilazione in sala magnete rappresenta a tutti
gli effetti un *dispositivo di sicurezza per le apparecchiature RM*.
La sua funzione non è solo quella di areazione e condizionamento
dell'ambiente ma anche quella di protezione in caso di fuoriuscita
del gas criogenico utilizzato per il raffreddamento delle
apparecchiature, usualmente elio, un gas inerte ma altamente
infiammabile ed esplosivo.

Il sistema di ventilazione quindi deve avere delle determinate
caratteristiche e rispondere a criteri progettuali e realizzativi che
tengano conto dell'elevata specificità e delle particolari
condizioni operative presenti nelle sale di diagnostica con risonanza,
le quali attengono principalmente alla presenza del campo magnetico
statico permanente all'interno della sala stessa.

Tra gli *elementi chiave di un impianto di ventilazione* figurano poi
sia il sensore di ossigeno che il sistema di avviamento automatico
della ventilazione di emergenza. Il sensore di ossigeno effettua un
monitoraggio continuo del livello di ossigeno in sala e può
individuare precocemente una condizione di allarme e,
nell'eventualità, attivare un sistema di ventilazione di emergenza
capace di effettuare in pochissimi minuti un ricambio totale
dell'aria presente nella stanza e quindi l'eliminazione di
eventuali fughe di elio.

Il testo inoltre affronta in ultimo anche aspetti *normativi*,
riguardanti in particolare le certificazioni dell'impianto, che deve
necessariamente essere messo in opera da  imprese abilitate. Queste
imprese devono operare nel pieno rispetto di tutte le direttive
comunitarie e leggi nazionali vigenti in materia e, al termine dei
lavori, sono obbligate a rilasciare, a firma del Responsabile tecnico
dell'impresa abilitata, la certificazione di installazione
dell'impianto alla regola d'arte, con allegati i documenti
obbligatori previsti per legge, compreso il *rapporto di collaudo*.
Sulla base di tali documenti l'Esperto responsabile, che è per
conto del datore di lavoro il soggetto incaricato della progettazione
e della gestione della sicurezza in Risonanza Magnetica consegna il
proprio benestare all'uso clinico in sicurezza
dell'apparecchiatura RM.

L'*Esperto Responsabile* rappresenta inoltre il principale
interlocutore dell'uso in sicurezza delle apparecchiature di fronte
agli organi ispettivi e di vigilanza le cui funzioni, a seguito del
decreto dal D.L. n.78/2010, che ha stabilito la soppressione
dell'ISPESL, sono passate di competenza dell'INAIL.

Infine il documento ricorda che "il non corretto funzionamento
dell'impianto di ventilazione, e in particolare quello di emergenza,
o la sua inattivazione al raggiungimento della soglia di allarme da
parte del sensore ossigeno, trattandosi di un dispositivo di sicurezza
fondamentale in risonanza magnetica comporta, da parte degli organi
competenti, la *sospensione dell'attività diagnostica*, ai sensi
dell'art. 7.3 del DPR 542.94".

*Per approfondire:* Indicazioni operative per la realizzazione di
impianti di ventilazione all'interno delle sale esami ospitanti
apparecchiature a Risonanza Magnetica ad uso medico diagnostico: una
proposta di regola d'arte per la garanzia della sicurezza (PDF).

vedi l'originale (Sicurezza impianti ventilazione in RM, pubblicazione ex ISPESL) su: http://www.mog231.it/sicurezza-impianti-ventilazione-in-rm-pubblicazione-ex-ispesl/