venerdì 31 maggio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Esposizioni pericolose e intossicazioni, quarto rapporto nazionale SIN – SEPI" è stato pubblicato il giorno 31 maggio 2013 alle ore 11:41 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

ROMA – Pubblicati su *Epicentro*, portale dell'epidemiologia per la
sanità pubblica e a cura del Centro nazionale di epidemiologia
sorveglianza e promozione della salute, il quarto rapporto annuale
dell'Istituto superiore di sanità sul *_Sistema informativo nazionale
per la sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle
intossicazioni, SIN-SEPI_*.

Il rapporto è frutto dell'analisi e revisione dei casi rilevati nel
2009 dai centri anti veleni, *CAV*, strutture del Servizio sanitario
nazionale con competenze in ambito tossicologico, attive h24 per
diagnosticare e gestire tutti i casi di intossicazione.

L'analisi dei casi pervenuti ai Cav rappresentano un patrimonio
informativo di altissimo valore per attivare *adeguati sistemi di
sorveglianza* e intervenire per ridurre i danni causati da incidenti
domestici, esposizioni ad agenti pericolosi in età pediatrica, errori
terapeutici, reazioni avverse, tentati suicidi, *esposizioni
occupazionali e ambientali*.

Sono 46.303 casi di esposizione umana presi in carico dai Cav di tutte
le regioni italiane nel 2009. Le regioni con il più elevato numero di
casi sono state Lombardia (31% dei casi), Veneto (11%), Emilia Romagna
(9%), Sicilia (8%), Toscana (6%), Puglia (6%), Campania (5%), Piemonte
(5%).

Si è trattato di esposizione *singola* per il 98% dei casi, multipla,
che ha coinvolto cioè due o più soggetti, per il 2% dei casi. Per
quanto riguarda l'età dei soggetti intossicati va segnalato che il
*44% dei casi* ha visto coinvolti bambini di età inferiore ai 6 anni.
A livello di genere la distribuzione di casi tra soggetti di genere
maschile o femminile è risultata pressoché uguale.

Per il 78% dei casi esaminati la circostanza di esposizione è
risultata accidentale:

* 45% dei casi determinati da accesso incontrollato da parte di
persona incapace di intendere;

* 8% per errore terapeutico;

* 5% per travaso da contenitore originale (n. 2.212, 5%).

La dinamica delle restanti esposizioni accidentali è risultata di
tipo generico o non è stata specificata. La maggioranza dei casi con
esposizione intenzionale sono causa di tentato suicidio (16%). 2% i
casi di abuso e 1% le reazioni avverse.

Il 91% dei casi di intossicazione è avvenuto *in ambito domestico, il
resto dei casi è avvenuto in azienda* (3%), o in spazio aperto (es.
giardino pubblico, campo coltivato, percorso stradale) o non è noto.

La via di esposizione più frequentemente è stata l'*ingestione*,
riportata dal 71% dei casi, a seguire l'esposizione attraverso il
contatto con le mucose o per via inalatoria. Minori i casi di
esposizione per via cutanea e oculare.

Le categorie di agenti dei diversi casi si distinguono in *farmaci e
non farmaci*.
Tra i farmaci il numero più elevato di esposizioni ha riguardato
sedativi/ipnotici/antipsicotici, analgesici e antidepressivi.

Tra i non farmaci le esposizioni hanno riguardato, nell'ordine,
prodotti per la pulizia di uso domestico, corpi estranei,
 antiparassitari, cosmetici/cura della persona, alcoli/bevande
alcoliche,  funghi, alimenti/acqua contaminata, morsi/punture,
piante, colori/arte/cancelleria, e fumi/gas/vapori.

*Per approfondire:* quarto rapporto Sin-Sepi.



http://www.mog231.it/esposizioni-pericolose-e-intossicazioni-quarto-rapporto-nazionale-sin-sepi/

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