martedì 7 maggio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Protezione sociale e lotta mondiale al lavoro minorile, rapporto ILO" è stato pubblicato il giorno 7 maggio 2013 alle ore 11:05 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

GINEVRA – Pubblicato dall'*Ilo*, il rapporto sul lavoro minorile
*_World report on child labour: economic vulnerability, social
protection and the fight against child labour_*_,_ che analizza
l'impatto dei programmi di protezione sociale sulla riduzione del
lavoro dei minori.

Sono *215 milioni* i bambini nel mondo che lavorano di cui 115 milioni
in condizioni assimilabili alla schiavitù, ricattati per debiti, e
sfruttati per la prostituzione e attività illecite o impiegati nei
lavori più onerosi e rischiosi per la salute e sicurezza. Il 60%
lavora in agricoltura. 15,5 milioni i bambini nel lavoro domestico.
Solo un bambino su cinque percepisce una paga, gli altri lavorano
all'interno della famiglia, senza remunerazione.

I *programmi di protezione sociale* possono avere un ruolo importante
nello spezzare questa catena, queste le conclusioni dello studio Ilo
appena pubblicato, in cui sono stati analizzati programmi di
protezione sociale in diversi Paesi.

Rilevante ad esempio la riduzione di lavoro minorile sia nelle
campagne che nelle città brasiliane a seguito dell'adozione del
programma _Bolsa Familia_ che prevede l'erogazione di un fisso
mensile alle famiglie con bambini per garantirne la frequenza
scolastica.

Di aiuto anche i programmi che intervengono a rafforzare i *sistemi
sanitari*: dove l'assistenza sanitaria è carente le cure degli
ammalati gravano sui bambini che devono rinunciare alla scuola,
compromettendo il loro futuro. È questo il caso di Togo e Zambia.

Ricade spesso sui bambini anche la cura degli *anziani*. In Sudafrica,
Botswana, Malawi, Namibia, Tanzania o Zimbabwe, più del 50% degli
orfani vive con i nonni. Studi condotti in Sudafrica e in Brasile
hanno dimostrato che programmi che rinforzano il reddito degli
anziani, garantendo delle pensioni minime, contribuiscono a ridurre il
lavoro dei bambini e a migliorare il rendimento scolastico.

Lo studio di interventi per l'occupazione degli *adulti*, condotti
in Etiopia e in India, ha mostrato che anch'essi hanno grandi
potenzialità nella riduzione del lavoro minorile.

"Le misure di protezione sociale possono contribuire a ridurre
l'incidenza del lavoro dei minori" ed è su questo tipo di
interventi, uniti all'istruzione, e al rafforzamento delle leggi,
che l'Ilo intende insistere.

Va in questa direzione ad esempio la recente approvazione della
_Raccomandazione sulla protezione sociale di base_, documento che
prospetta la necessità di assicurare a ognuno un reddito di base e
l'accesso alle cure sanitarie essenziali. Ma la strada da percorrere
è ancora lunga: solo il 20% della popolazione mondiale accede
attualmente ad adeguati programmi di protezione sociale.

Verterà sul tema anche la*_*Terza conferenza globale sul lavoro
minorile_, in programma il prossimo ottobre in Brasile, dove più di
mille partecipanti si riuniranno per discutere le strategie da
adottare per raggiungere entro il 2016 l'*eliminazione delle
peggiori forme di sfruttamento minorile*.

*Per approfondire:* Ilo, proteggere i bambini dalla necessità di
lavorare.



http://www.mog231.it/protezione-sociale-e-lotta-mondiale-al-lavoro-minorile-rapporto-ilo/

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