mercoledì 21 agosto 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Salute e benessere in Europa, pubblicato il rapporto 2012 dell'Oms" è stato pubblicato il giorno 21 agosto 2013 alle ore 11:08 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

COPENHAGEN – Pubblicato dall'Ufficio regionale per l'Europa
dell'*Oms* il rapporto _*The European health report 2012: charting
the way to well-being*_, documento redatto ogni tre anni che riporta
dati in merito allo stato di salute della popolazione europea.

Tre le principali finalità del rapporto:

* fornire ai responsabili politici e gli operatori di sanità
pubblica dati epidemiologici basati sull'evidenza che possano
indirizzare gli obiettivi strategici e le priorità del nuovo
quadro politico europeo per la salute, _Health2020_;

* analizzare i determinanti sociali, economici e ambientali della
salute e del benessere;

* identificare le principali sfide per la misurazione della salute
per il prossimo decennio.

Il rapporto riguarda *53 Paesi della Regione europea e quasi 900
milioni di persone*. Le persone in Europa vivono a lungo e sono sane,
ma mentre il livello generale di salute in tutta la regione è
nettamente migliorato, le statistiche sanitarie europee mostrano
disuguaglianze tra i Paesi.

L'aspettativa di vita dal 1980 è *aumentata di 5 anni* e nel 2010 ha
raggiunto la quota media di 76 anni. Questo è conseguenza
principalmente della diminuzione di alcune cause di morte e del
successo di programmi per contrastare i fattori di rischio e
migliorare le condizioni socio-economiche.

Tuttavia, esistono forti disuguaglianze nella *speranza di vita tra
uomini e donne*, tra Paesi quindi e tra gruppi di popolazione. Ad
esempio, l'aspettativa di vita per le donne ha raggiunto una media di
80 anni, nel 2010, mentre quella per gli uomini è di 72,5 anni. Stili
di vita e differenze occupazionali spiegano ampiamente questa lacuna.

La popolazione della regione europea sta rapidamente *invecchiando*:
le persone di 65 anni o più, che alla fine del 2010 costituivano il
15% del totale, si prevede che entro il 2050 arriveranno a coprire il
25% della popolazione totale.

In Europa si registra inoltre un continuo calo della mortalità
generale, anche se i tassi variano notevolmente da zona a zona. Sono
più alti nella parte orientale e i più bassa nei paesi occidentali.
Le malattie non trasmissibili rappresentano la percentuale più
elevata tra le patologie: circa l'80%. Malattie del sistema
circolatorio (cardiopatia ischemica, ictus) rappresentano quasi il 50%
di tutti i decessi, seguite dal cancro, che causa circa il 20% delle
morti.

Le malattie trasmissibili, anche se sono meno frequenti in Europa che
nel resto del Mondo, rimangono comunque una preoccupazione, in
particolare la tubercolosi (Tb), l'Hiv. L'incidenza dell'Aids è in
diminuzione.

I *principali fattori di rischio per la salute dei cittadini* europei
sono oggi il *tabacco e l'uso nocivo di alcol*. Sono imputabili ad
alcol circa il 6,5% di tutti i decessi nella Regione, e si stima che
il 27% della popolazione dai 15 anni in su faccia regolarmente uso
di  tabacco.

I fattori ambientali, come l'accesso all'acqua potabile e ai servizi
igienico sanitari, le condizioni abitative, la qualità dell'aria,
l'*ambiente di lavoro* e l'esposizione a condizioni climatiche
estreme, sono stimati essere responsabili del 13-20% del carico di
malattia in Europa

Il livello di reddito e di sicurezza, l'occupazione, il sesso e gli
anni di istruzione sono quattro dei più importanti *determinanti
socio-economici* della salute. Anche se i livelli di reddito annuo
nella regione europea dal 1990 sono cresciuti, sono ancora altamente
iniqui con Stati in cui il reddito è 100 volte inferiore rispetto
agli Stati europei più ricchi. Inoltre la corrente crisi economica
sta colpendo ancora molti Paesi europei e la maggior parte dei suoi
effetti deve ancora essere valutata.

Il rapporto si concentra infine sul concetto di *benessere.* L'Oms
definisce la salute come "non semplicemente l'assenza di malattia o
infermità", ma "uno stato di completo benessere fisico, mentale e
benessere sociale". Ora e per la prima volta in oltre 60 anni,
l'Organizzazione mira a fare chiarezza nella definizione del
benessere, e pone l'obiettivo entro la fine del 2013 di individuarne
indicatori e metodi per misurarne lo sviluppo.

*Per approfondire:* The European health report 2012.  [1]



Links:
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[1] http://www.euro.who.int/en/what-we-publish/abstracts/european-health-report-2012-charting-the-way-to-well-being-the


http://www.mog231.it/salute-e-benessere-in-europa-pubblicato-il-rapporto-2012-delloms/

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