mercoledì 25 settembre 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Ilo, pubblicato il Rapporto globale sul lavoro minorile 2013" è stato pubblicato il giorno 25 settembre 2013 alle ore 10:57 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

GINEVRA— Pubblicato dall'*Ilo* un nuovo rapporto sul *lavoro
minorile*. Il documento, _*Marking progress against child labour*_
(Misurare i progressi della lotta al lavoro minorile), rileva che
nonostante il fenomeno sia in riduzione l'obiettivo di eliminare le
peggiori forme di sfruttamento minorile entro il 2016 non sarà
raggiunto.

Dal 2000 il lavoro minorile è diminuito di un terzo (-32%) ma sono
ancora 1*68 milioni i minori sfruttati al mondo*, sottoposti a
condizioni che ne compromettono la salute e sicurezza e lo sviluppo
fisico e morale. 85 milioni i bambini impiegati in lavori pericolosi,
erano 171 milioni del 2000.

I maggiori progressi nella lotta al lavoro minorile si sono registrati
nell'ultimo quinquennio, a partire dal 2008 quando i bambini
lavoratori erano ancora 215 milioni.

Una diminuzione più sensibile si rileva per il lavoro minorile delle
bambine che dal 2000 è calato del 40%, mentre la percentuale di calo
per i bambini è del 25%.

Comparto lavorativo dove è impiegato il maggior numero di minori, 98
milioni, è l'*agricoltura* (59% del totale) a seguire i servizi
(54 milioni) e l'industria (12 milioni).

Il fenomeno varia nelle diverse a*ree geografiche*: in termini
assoluti il numero maggiore di bambini costretti a lavorare si trova
nell'area Asia-Pacifico (quasi 78 milioni), ma percentualmente la
maggiore incidenza del fenomeno si registra nell'Africa
sub-Sahariana (oltre il 21%). L'incidenza di lavoro minorile è
più elevata nei Paesi poveri, ma il maggior numero di bambini
lavoratori si trova nei Paesi a medio reddito.

Calato il lavoro minorile nella fascia d'età 5-17, soprattutto in
Asia dove si è passati da 114 milioni nel 2008 a 78 milioni nel
2012. Sono 9,2 milioni i bambini lavoratori in Medio Oriente e in
Nord Africa.

Oltre all'analisi dei dati, che danno una misura dell'attuale
gravità del fenomeno, il documento fornisce anche una panoramica
sulle *soluzioni* adottate nella lotta allo sfruttamento minorile e
loro efficacia.

Si rileva il ruolo  dell'Ilo, che col suo _Programma per
l'eliminazione del lavoro minorile (IPEC)_, ha determinato
l'impegno diretto dei governi, impegno richiesto anche attraverso la
ratifica dalla _Convenzione dell'ILO sull'età minima, 1973 (No.
138)_, e della _Convenzione sulle peggiori forme di lavoro minorile,
1999 (No. 182_).

«La direzione è giusta ma ci stiamo muovendo troppo lentamente" - ha
dichiarato il direttore generale dell'Ilo, Guy Ryder - "Se vogliamo
veramente porre fine a questo flagello nel prossimo futuro, allora
dobbiamo raddoppiare gli sforzi a tutti i livelli. Abbiamo
168 milioni di buone ragioni per farlo".

*Rapporto completo e tutte le convenzioni:* Ilo.



http://www.mog231.it/ilo-pubblicato-il-rapporto-globale-sul-lavoro-minorile-2013/

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