martedì 4 giugno 2019

Quali sono le condizioni e le attività nelle quali l’esposizione al rischio campi elettromagnetici può considerarsi “giustificabile”? Gli apparecchi che dichiarano il rispetto delle norme di compatibilità elettromagnetica possono essere “giustificati”?


Si definisce situazione “giustificabile” una condizione che può avvalersi della modalità di valutazione del rischio campi elettromagnetici meno approfondita nella quale la condizione espositiva non comporta apprezzabili rischi per la salute.

Ai fini di questa definizione si reputano in primo luogo non comportare rischi per la salute le esposizioni inferiori ai livelli di riferimento per la popolazione di cui alla raccomandazione europea 1999/519/CE. 

In questi casi la giustificazione è adottabile indipendentemente dal numero di attrezzature di lavoro in uso.

Nelle attività nelle quali l’esposizione al rischio può considerarsi “giustificabile rientrano tutte le attività che si svolgono unicamente in ambienti privi di impianti e apparecchiature elettriche e di magneti permanenti. Attività in cui si usano apparecchiature a bassa potenza (così come definite dalla norma EN 50371: con emissione di frequenza 10 MHz¸300 GHz e potenza media trasmessa fino a 20 mW e 20 W di picco), oppure in cui c’è l’uso di attrezzature marcate CE, valutate secondo gli standard armonizzati per la protezione dai CEM. Alcuni esempi di luoghi di lavoro per i quali, comunemente, si può accettare il rischio sono i seguenti: uffici, centri di calcolo, negozi, alberghi, parrucchieri ecc.

Resta ferma la piena responsabilità del datore di lavoro nell’assumere la giustificazione per la propria particolare sorgente nelle specifiche condizioni e ambiente di utilizzo.

Gli apparecchi che dichiarano il rispetto delle norme di compatibilità elettromagnetica, in linea generale, non possono essere “giustificati”. 

Le norme di compatibilità elettromagnetica prescrivono vincoli sull’immunità degli apparati ai campi elettromagnetici (cioè la capacità di funzionare correttamente anche in presenza di disturbi elettromagnetici) e sull’emissione degli apparati stessi ai fini della prevenzione di malfunzionamenti su altre attrezzature utilizzate in prossimità dell’apparato.

Pertanto gli apparecchi che rispettano le norme di compatibilità elettromagnetica non garantiscono automaticamente il rispetto dei limiti per la protezione della salute umana, a meno che tale aspetto non sia esplicitamente riportato nella norma di prodotto.

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