lunedì 28 luglio 2025

Dispositivi Anticaduta per Settore Industriale Sicurezza in quota manutenzione macchine, macchinarif

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mercoledì 23 luglio 2025

Chi sono gli autori materiali dei reati nel Decreto Legislativo 231/2001 per cui un’azienda può essere ritenuta responsabile?

Il Decreto Legislativo 231/2001 prevede che un'azienda possa essere ritenuta responsabile penalmente per determinati reati commessi da persone fisiche che rivestono posizioni di responsabilità all'interno dell'organizzazione.

Nel quadro del D.Lgs. 231/2001, gli autori materiali dei reati per cui un’azienda può essere ritenuta responsabile si dividono in due categorie principali: i soggetti “apicali” e i soggetti “subordinati”.

Questa distinzione è fondamentale per definire le responsabilità aziendali.

I soggetti apicali sono persone che ricoprono funzioni di rappresentanza, amministrazione e direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale. 

Tra questi rientrano i componenti dei consigli di amministrazione, gli amministratori delegati, i direttori generali e i responsabili per la sicurezza sul lavoro. 

Anche chi esercita di fatto la gestione e il controllo dell’azienda può essere considerato apicale, dato il potere decisionale che detiene.

I soggetti subordinati sono invece le persone che agiscono sotto la direzione o vigilanza di un apicale. Oltre ai dipendenti, possono rientrare in questa categoria anche agenti e consulenti esterni, che operano sotto le direttive dell’azienda.

La responsabilità dell’ente in questi casi deriva dalla mancanza di un sistema di controllo adeguato che possa prevenire tali reati.

Modi S.r.l. supporta le aziende nell’identificazione dei rischi legati al Decreto 231 e fornisce consulenze e corsi di formazione per garantire un sistema di gestione efficace e conforme alla normativa. 

Per consulenze, iscrizione ai corsi e partecipazione ai seminari chiamare il numero 0415412700 o visitate i nostri siti www.mog231.it; www.modiq.it, www.consulenzasicurezzaveneto.it, www.corsionlineitalia.it, www.consulenzaprivacyregolamentoue679.it e www.consulenzacertificazioneiso37001.it/. E-mail MODI NETWORK modi@modiq.it




giovedì 17 luglio 2025

Il Decreto non si limita a punire, ma incentiva le aziende ad adottare modelli organizzativi e di gestione (il cosiddetto "Modello 231") volti a prevenire la commissione di reati.

Sebbene il Modello 231 non sia obbligatorio per tutte le aziende, molte di esse scelgono di adottarlo. Questo perché offre numerosi vantaggi che vanno oltre la semplice conformità alla legge. Prima del 231, la responsabilità penale era attribuita esclusivamente alle persone fisiche. Ora, anche gli enti (aziende, società, associazioni) possono essere ritenuti responsabili per determinati reati commessi nell'interesse o a vantaggio dell'ente stesso.

Il Decreto non si limita a punire, ma incentiva le aziende ad adottare modelli organizzativi e di gestione (il cosiddetto "Modello 231") volti a prevenire la commissione di reati.

Per evitare gravi sanzioni, le aziende devono adottare modelli organizzativi e di gestione in grado di prevenire tali rischi.

Le sue disposizioni si applicano a un’ampia gamma di enti: società con e senza personalità giuridica, incluse le società per azioni, le società a responsabilità limitata, le fondazioni, le società sportive e gli enti pubblici economici

Al contrario, il decreto non si applica allo Stato, agli enti pubblici territoriali (come Regioni e Province) e ad alcuni enti di rilievo costituzionale, come partiti politici e sindacati.

Ma chi può essere chiamato a rispondere di eventuali reati?

Il decreto individua due categorie principali: i soggetti apicali e i soggetti subordinati.

I soggetti apicali comprendono chi ha poteri di rappresentanza e gestione, come membri del consiglio di amministrazione e direttori generali. 

I subordinati sono invece dipendenti e anche collaboratori esterni come consulenti, che operano sotto la vigilanza degli apicali.

Modi S.r.l. offre un supporto completo nell’implementazione di modelli efficaci e nella creazione di un sistema di controllo interno capace di limitare la responsabilità dell’ente.

Attraverso consulenze personalizzate e corsi di formazione specifici, Modi S.r.l. aiuta le aziende non solo a conformarsi agli obblighi normativi ma anche a rafforzare la loro reputazione, proteggendo l’immagine aziendale e guadagnando la fiducia dei clienti.

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mercoledì 9 luglio 2025

La certificazione ISO 45001 non sostituisce il Modello Organizzativo D.Lgs. 231/2001, ma lo integra, rafforzando la capacità dell’azienda di prevenire reati e altre violazioni.

Il Modello 231 è allineato con i principali standard internazionali in materia di compliance e governance aziendale, come ad esempio la norma ISO 37001 sui sistemi di gestione anticorruzione e la ISO 45001.

Anche se non esiste una certificazione per il Modello 231, l’adozione di standard riconosciuti come la ISO 45001:2018 consente di dimostrare la serietà del proprio impegno nella prevenzione dei reati aziendali. 

Questa certificazione internazionale, specifica per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro, permette di documentare l’attenzione dell’azienda verso aspetti cruciali per la conformità al D.Lgs. 231/01.

Acquisire tali certificazioni migliora la percezione dell’azienda da parte del mercato e dei clienti, dimostrando una gestione responsabile e preventiva dei rischi. 

La certificazione ISO 45001 non sostituisce il Modello Organizzativo D.Lgs. 231/2001, ma lo integra, rafforzando la capacità dell’azienda di prevenire reati e altre violazioni.

Modi S.r.l. guida le imprese nel percorso verso l’acquisizione delle certificazioni ISO, assicurando che ogni requisito sia soddisfatto in modo coerente con il Modello 231 e le sue specificità.

Il nostro approccio garantisce un sistema di gestione integrato, efficace e conforme alle normative vigenti.

In un contesto in cui la trasparenza e l’etica aziendale sono valori sempre più richiesti, queste certificazioni rappresentano un valore aggiunto per le aziende che desiderano distinguersi. 

Con l’aiuto di Modi S.r.l., ogni impresa può raggiungere standard di prevenzione e controllo sempre più elevati.

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giovedì 3 luglio 2025

Chi può essere nominato componente dell'Organismo di Vigilanza? Quali sono i requisiti e i profili Ideali?

I vantaggi dell'adozione del Modello 231 sono molteplici e riguardano sia l'aspetto giuridico che quello reputazionale e organizzativo. 

Nonostante non sia obbligatorio per tutte le aziende, rappresenta una scelta strategica per quelle che vogliono operare in un contesto sempre più competitivo e attento ai temi della responsabilità sociale.

Il Modello 231 è allineato con i principali standard internazionali in materia di compliance e governance aziendale, come ad esempio la norma ISO 37001 sui sistemi di gestione anticorruzione.

L’Organismo di Vigilanza (ODV) ha un ruolo cruciale per garantire che il Modello 231 venga rispettato e mantenuto efficace nel tempo. 

I componenti dell'ODV possono essere figure interne all’azienda, come il responsabile internal auditing o gli amministratori indipendenti, che conoscono i processi aziendali e le dinamiche interne.

Si possono  scegliere come membri ODV delle figure esterne alla società, come consulenti esperti o sindaci, che portano una prospettiva indipendente e specializzata.

Qualunque sia la composizione, è fondamentale che l'ODV mantenga i requisiti di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità d’azione per svolgere il proprio compito in modo imparziale ed efficace. 

La selezione dei membri deve garantire che l’organismo sia in grado di monitorare efficacemente le attività aziendali, identificare eventuali rischi e garantire che il Modello 231 venga applicato correttamente e continuamente aggiornato.

Modi S.r.l. offre servizi di consulenza per la creazione di un ODV qualificato e supporta le aziende nell’adozione delle migliori pratiche di compliance.

Per approfondire, continua a leggere su modiq.it.

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