sabato 17 giugno 2023

Realizzare un modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs 231/2001 apporta molti benefici all'azienda, scoprili con i consulenti esperti di MODI®!

Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa a carico degli enti, per alcuni reati commessi, nell’interesse o vantaggio degli stessi, da persone fisiche che rivestano funzioni di rappresentanza, amministrazione e direzione, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto illecito.

L’ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere nella punizione di taluni illeciti penali il patrimonio degli enti e, in definitiva, gli interessi economici dei soci, i quali, fino all’entrata in vigore della legge in esame, non pativano conseguenze dalla realizzazione di reati commessi, con vantaggio della società, da amministratori e/o dipendenti. Il principio di personalità della responsabilità penale li lasciava, infatti, indenni da conseguenze sanzionatorie, diverse dall’eventuale risarcimento del danno.

Le sanzioni previste dal Decreto Legislativo 231/2001 a carico delle Società, in conseguenza della commissione o tentata commissione degli specifici reati, consistono in:

·        sanzioni pecuniarie fino ad un massimo di Euro 1.549.370 (e sequestro conservativo in sede cautelare);

·        sanzioni interdittive (applicabili anche come misura cautelare) di durata non inferiore a tre mesi e non superiore a due anni;

·         confisca del profitto che la società ha tratto dal reato (sequestro conservativo, in sede cautelare);

·        pubblicazione della sentenza di condanna (che può essere disposta in caso di applicazione di una sanzione interdittiva).

L’art. 6 del provvedimento in esame contempla tuttavia una forma di “esonero” dalla responsabilità dell’ente se si dimostra, in occasione di un procedimento penale per uno dei reati considerati, di aver adottato ed efficacemente attuato modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire la realizzazione degli illeciti penali considerati.

Ai fini dell’esclusione della responsabilità amministrativa dell’ente è necessario poter dimostrare che le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente il modello di organizzazione e di gestione.

Il modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/01 deve prevedere l’istituzione di un organo di controllo interno all’ente (Organismo di Vigilanza) con il compito di vigilare sull’efficacia reale del modello, l’adozione di un codice etico che esprime principi, valori condivisi e richiesti a tutti i “portatori di interessi”. Inoltre il modello 231 e il codice etico deve essere rafforzato da un sistema disciplinare che preveda sanzioni adeguate a chi viola le norme del Codice Etico, nonché le procedure previste dal modello stesso.

Il modello 231 risulta essere un efficace strumento di prevenzione dei reati disciplinati dal D.Lgs 231/01 ed offre l’opportunità di migliorare sia gli aspetti gestionali che operativi dell’attività dell’azienda, ad esempio l’applicazione di efficaci sistemi di controllo e la riorganizzazione e formalizzazione del sistema di procedure interne. Inoltre si integra con i sistemi di gestione già esistenti in azienda (OHSAS 18001, ISO 9001, ISO 14001) mediante l’adattamento delle procedure esistenti con gli standard di controllo del modello organizzativo.

L’elenco della tipologia dei reati cui si applica la disciplina in esame è stato, negli anni, progressivamente esteso da successivi interventi normativi. Elenchiamo alcuni tra i reati considerati:

·        Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, truffa ecc.);

·        Delitti informatici e trattamento illecito di dati;

·        Delitti di criminalità organizzata;

·        Delitti contro l’industria e il commercio (frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, frodi contro le industrie nazionali ecc.);

·        Reati Societari (false comunicazioni sociali, omessa comunicazione del conflitto d’interessi ecc.);

·        Delitti contro la personalità individuale (detenzione di materiale pornografico, pornografia virtuale, riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù ecc.);

·        Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro;

·        Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita;

·        Delitti in materia di violazione del diritto d’autore;

·        Reati nel trattamento dei rifiuti;

·        Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette (art. 727-bis);

·        Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto (art. 733-bis).

Le fasi di realizzazione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 sono le seguenti:

·        Mappatura delle aree aziendali a rischio;

·        Definizione del sistema dei controlli preventivi e dei protocolli organizzativi da mettere in atto;

·        Costituzione dell’Organismo di Vigilanza;

·        Definizione del Codice Etico;

·        Definizione del Sistema Sanzionatorio;

·        Assistenza per l’efficace applicazione del Modello;

·        Assistenza per la Comunicazione e la Formazione a favore delle funzioni coinvolte.

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