giovedì 29 maggio 2025

Difendersi da un'accusa 231 è una sfida complessa. Un professionista esperto è in grado di garantire una difesa efficace, tutelando gli interessi dell'azienda in ogni fase del procedimento.

Un'accusa per reato presupposto 231 rappresenta una sfida complessa per un'azienda. Le conseguenze di una condanna possono essere pesanti, sia dal punto di vista economico che reputazionale. Ma quali sono le strategie difensive a disposizione?

Il primo passo fondamentale è una valutazione accurata della situazione. Un avvocato specializzato in diritto penale e societario è in grado di analizzare le accuse mosse, valutare le potenziali conseguenze e definire una strategia difensiva efficace.

In alcuni casi, è possibile avviare un dialogo con il Pubblico Ministero per cercare un accordo. La presenza di un legale esperto è cruciale in questa fase per tutelare gli interessi dell'azienda.

Se non si raggiunge un accordo, si arriva al processo. L'avvocato assisterà l'azienda in tutte le fasi, dalla costituzione di parte civile fino alla discussione finale.

Le strategie difensive sono molteplici e variano a seconda della gravità del reato, delle prove a carico e delle specifiche circostanze del caso. Si può scegliere di contestare le accuse, fornire prove contrarie, sostenere una responsabilità colposa piuttosto che dolosa o invocare cause di non punibilità.

La scelta della strategia più efficace dipende da una serie di fattori che solo un professionista esperto è in grado di valutare con precisione.

Anche in caso di condanna, le possibilità di difesa non si esauriscono. È possibile ricorrere in appello, presentando nuovi elementi o contestando le motivazioni della sentenza di primo grado.

Affrontare un'accusa 231 richiede l'assistenza di un avvocato specializzato in diritto penale e societario. Un professionista esperto è in grado di garantire una difesa efficace, tutelando gli interessi dell'azienda in ogni fase del procedimento.

Cerchi un esperto in Consulenza per la Gestione del Modello Organizzativo 231? Contatta MODI SRL!

Per consulenze, iscrizione ai corsi e partecipazione ai seminari chiamare il numero 0415412700 o visitate i nostri siti www.mog231.it; www.modiq.it, www.consulenzasicurezzaveneto.it, www.corsionlineitalia.it, www.consulenzaprivacyregolamentoue679.it e www.consulenzacertificazioneiso37001.it/. E-mail MODI NETWORK modi@modiq.it,



lunedì 26 maggio 2025

Sistema Rete anticaduta DELTAXSAFE per protezione Coperture e Lucernari

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mercoledì 21 maggio 2025

Ti stai chiedendo come strutturare un Modello 231? Modi S.r.l. assiste le aziende nella progettazione e nell’implementazione del MOG 231!

Un'azienda che adotta il Modello 231 dimostra un forte impegno verso la legalità e l'etica. Ciò contribuisce a rafforzare la reputazione dell'azienda agli occhi di clienti, fornitori, investitori e opinione pubblica.

Un Modello Organizzativo 231 ben strutturato non è un semplice insieme di procedure ma rappresenta un sistema di gestione del rischio che si adatta alla realtà dell’impresa. 

Questo modello include disposizioni organizzative, procedure operative, codici di comportamento e strumenti informatici per monitorare costantemente le attività aziendali. 

Grazie a questa struttura complessa, il Modello 231 mira a ridurre drasticamente la probabilità di commissione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01.

La sua efficacia si fonda su una Parte Generale, in cui si descrivono l’attività aziendale e i contesti operativi, e una Parte Speciale, che identifica le aree di rischio e le funzioni coinvolte per ogni tipo di reato. 

In questa parte si delineano anche i protocolli di controllo, che devono essere seguiti per mitigare i rischi specifici.

 Al modello devono essere integrati elementi essenziali come il Codice Etico, il Sistema Disciplinare e i Flussi Informativi verso l’ODV.

Modi S.r.l. assiste le aziende nella progettazione e nell’implementazione del Modello 231, curando ogni dettaglio e personalizzando le misure di prevenzione per garantire un’aderenza ottimale alla normativa e un’efficace tutela della reputazione aziendale. 

Per scoprire di più su come strutturare un Modello 231 su misura per la tua azienda, visita modiq.it.

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giovedì 15 maggio 2025

Conosci le fasi da seguire per l'individuazione delle attività nella tua Azienda che presentano un rischio maggiore di commissione di reati? Chiama MODI per una consulenza!

Il Modello Organizzativo D.Lgs. 231/01, al fine di prevenire la commissione di reati, deve prevedere l'individuazione delle attività nel cui ambito possono essere commessi reati. 

Tale individuazione deve essere effettuata in base alla tipologia di attività svolta dall'ente e al contesto in cui viene svolta.

L'art. 6 del D.Lgs. 231/01 prevede che il Modello Organizzativo debba essere idoneo a prevenire la commissione dei reati previsti dalla normativa di riferimento. A tal fine, è necessario che il Modello individui le attività che presentano un rischio maggiore di commissione di reati.

L'individuazione delle attività a rischio può essere effettuata attraverso un'analisi dei processi aziendali, delle risorse impiegate e del contesto esterno in cui l'ente opera, e deve essere condotta con attenzione e professionalità, in modo da identificare tutti i potenziali rischi di commissione di reati. 

Questo è un passaggio fondamentale per la costruzione di un Modello Organizzativo efficace. 

Una corretta individuazione dei rischi consente di adottare misure di prevenzione mirate e adeguate, che riducano in modo significativo il rischio di commissione di reati.

Ed è per questo motivo che MODI SRL di Mestre e Spinea Venezia si propone come Società fornitrice per la consulenza necessaria all'Azienda.

L'individuazione delle attività a rischio maggiore di commissione di reati è complessa e delicata, e deve essere svolta con la massima attenzione. E' meglio affidarsi a professionisti esperti come quelli di MODI SRL che sono in grado di garantire un'analisi accurata e affidabile. 

Viene effettuata attraverso:
  • la definizione del perimetro aziendale ovvero delle attività svolte dall'ente e le risorse impiegate;
  • l’analisi dei processi aziendali determinando le attività che presentano un rischio maggiore di commissione di reati;
  • l’analisi del contesto esterno identificando i fattori che possono aumentare il rischio di commissione di reati;
  • la valutazione dei rischi.
Avere un confronto con un tecnico specializzato in modelli organizzativi 231, etica e parità di genere può essere molto utile. 

Vi invitiamo a chiamare MODI al numero verde 800300333.

Per i nostri siti internet a disposizione i link sottostanti:  
E-mail MODI SRL di Mestre e Spinea Venezia operativa dal 1998  modi@modiq.it

giovedì 8 maggio 2025

Lo sai cosa si intende per "Responsabilità Amministrativa degli Enti"? E che si basa su due principi fondamentali? Scoprilo con MODI!

L'individuazione e la classificazione delle attività a rischio è fondamentale per costruire un Modello Organizzativo efficace e deve essere effettuata con un approccio sistematico e completo, in modo da non trascurare nessuna attività che possa rappresentare un pericolo per l'ente.
 
La Responsabilità Amministrativa degli Enti, detta anche 231, è il meccanismo giuridico mediante il quale si attribuisce, non solo alla persona fisica autrice materiale del reato, anche alle Società la responsabilità di un reato commesso nell’interesse o a vantaggio della Società da parte di una persona che agisce per conto dell’Ente.

La responsabilità che viene attribuita all’Ente consiste in una colpa di organizzazione, dovuta dall’inadempienza da parte dell’ente dell’obbligo di adottare le cautele, organizzative e gestionali, necessarie a prevenire la commissione dei reati. 

La Società può essere condannata e subire una o più sanzioni previste dal D.lgs. 231/2001, se un soggetto operativo commette un reato previsto dal D.lgs. 231/2001 a vantaggio della Società o nel suo interesse. 

La Responsabilità Amministrativa degli Enti si basa su due principi fondamentali:
  • principio di personalità ovvero l'ente è responsabile del reato in quanto commesso da una persona che opera in suo nome o per suo conto;
  • principio di colpevolezza ossia l'ente è responsabile solo se il reato è stato commesso con la colpa dei suoi rappresentanti o dei suoi dipendenti. La colpa può essere per la mancata vigilanza da parte degli organi di controllo e/o l'inefficacia del modello organizzativo. 
La Responsabilità Amministrativa degli Enti si applica a una vasta gamma di reati, tra cui: corruzione, concussione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, associazione mafiosa, associazione per delinquere, emissione di fatture false, riciclaggio, accesso abusivo a sistemi informatici, danneggiamento di dati informatici, inquinamento atmosferico e smaltimento illegale di rifiuti, ecc.

Agli enti condannati all'esito di un procedimento penale, possono essere applicate o sanzioni pecuniarie di importo variabile in base alla gravità del reato, o  nei casi più gravi  sanzioni interdittive (sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni). 

L'ente non è ritenuto responsabile se dimostra di aver adottato e attuato un Modello di organizzazione gestione e controllo (Mog) 231 idoneo a prevenire il reato stesso. 

Il nostro servizio di consulenza per la predisposizione di modelli organizzativi prevede diverse attività volte a garantire la corretta implementazione del sistema di gestione dei rischi previsti dalla normativa. 

La consulenza proposta per l'assunzione dell'incarico in veste di Organismo di Vigilanza viene studiata nel dettaglio per ogni specifica realtà aziendale, garantendo un preventivo personalizzato.

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lunedì 5 maggio 2025

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venerdì 2 maggio 2025

Com'è strutturato un Modello 231? E quali allegati prevede? Per maggiori informazioni contatta MODI al servizio Clienti numero verde 800300333!

Il Modello Organizzativo di Gestione e Controllo D.lgs 231/01 crea un sistema di gestione preventiva del rischio. 

L'applicazione in Azienda  del Mog 231 aiuta a ridurre la probabilità di commissione di determinati reati (i reati presupposto) mediante disposizioni organizzative, modulistica, procedure, codici di comportamento, software, ecc. 

La struttura di un Modello 231 non è rigida o predefinita e deve essere adattata alle specificità di ogni azienda. Generalmente si compone di due parti, una parte generale e una speciale. 

La parte generale è dedicata alla descrizione dell’attività dell’ente, all’illustrazione del D.Lgs. 231/01 e alla definizione del ruolo, delle funzioni e dei compiti dell'OdV. 

La parte speciale si compone di più sezioni quante sono le singole categorie di reato a rischio e i processi aziendali sensibili.

All’interno di ogni sezione vengono indicati i reati ipotizzabili, le funzioni coinvolte, le modalità di commissione del reato e le procedure di controllo adottate per ridurre i rischi di commissione dei reati individuati nella fase di analisi dei rischi.

Al Modello 231 deve essere allegato il Codice Etico, il Sistema disciplinare, i Flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza e il Regolamento dell’Organismo di Vigilanza. 

Il Modello deve essere attuato, ossia scrupolosamente osservato nell’attività quotidiana, e soggetto alla verifica continua da parte dell’Organismo di Vigilanza. 

Modi S.r.l. sostiene le aziende Clienti nella progettazione e nell’implementazione del Modello 231, curando ogni dettaglio e personalizzando le misure di prevenzione per garantire un’aderenza ottimale alla normativa e un’efficace tutela della reputazione aziendale. 

Per scoprire di più su come strutturare un Modello 231 su misura per la tua azienda, visita modiq.it.

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