Le sostanze asfissianti con la loro presenza diminuiscono la concentrazione dell’ossigeno nell’aria respirata ed impediscono l’ossigenazione del sangue nei polmoni; esse esercitano la loro azione dannosa in modo sistematico provocando l’alterazione delle funzioni di un dato organo o sistema (sistema nervoso, circolatorio, respiratorio). In particolare se il livello di ossigeno scende al di sotto del 19,5%, l’aria viene considerata carente di ossigeno, mentre concentrazioni di ossigeno inferiori al 16% sono ritenute pericolose per gli esseri umani.
Si può verificare la produzione di un’atmosfera asfissiante nei seguenti casi:
Si può verificare la produzione di un’atmosfera asfissiante nei seguenti casi:
- dove c’è una reazione tra rifiuti e l’ossigeno dell’atmosfera;
- a seguito della reazione tra l’acqua del terreno ed il calcare, con produzione di anidride carbonica, che va a sostituire l’aria;
- nelle stive delle navi, nei containers, nelle autobotti e simili, come reazione delle sostanze contenute con l’ossigeno presente all’interno;
- all’interno di serbatoi di acciaio e recipienti ossidati; nell’uso di agenti estinguenti come l’anidride carbonica o agenti alogenati (halon) in ambienti non aerati;
- in ambienti o recipienti in aziende vitivinicole.
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