Il Decreto Legislativo 231/2001 disciplina la responsabilità amministrativa degli enti per la commissione di reati da parte di soggetti apicali, dirigenti e dipendenti.
I reati più noti previsti dal D.Lgs. 231/2001 sono suddivisi in 12 categorie:
- indebita percezione di erogazioni;
- truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche;
- frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico;
- frode nelle pubbliche forniture;
- reati societari;
- reati tributari;
- reati contro la pubblica amministrazione;
- reati ambientali;
- reati contro la persona;
- reati contro il patrimonio;
- reati contro l'industria e il commercio.
In particolare, prevede che la Società sia responsabile dei reati commessi da soggetti apicali, dirigenti e dipendenti nell'interesse o a vantaggio dell'ultima, quando questi reati siano stati commessi nell'esercizio delle loro funzioni o in occasione di esse.
L'ente può essere esonerato dalla responsabilità amministrativa se dimostra che ha adottato e fatto rispettare un modello organizzativo, gestionale e di controllo idoneo a prevenire la commissione dei reati.
Il modello organizzativo 231 è un documento che descrive le misure preventive e di controllo adottate dall'ente per prevenire la commissione di reati.
L'adozione di un modello organizzativo 231 è un'importante opportunità per gli enti di ridurre il rischio di commissione di reati e di migliorare la loro reputazione.
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