lunedì 19 dicembre 2011

MOG 231

Disagio mentale e lavoro, ricerca OCSE
pubblicato il: 19 dicembre 2011 alle ore 09:04
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/disagio-mentale-e-lavoro-ricerca-ocse/

PARIGI - *"Sick on the job? Miths and realities about mental health
and work "* è il titolo di una ricerca condotta dall'*OCSE*,
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che
affronta il problema della *salute mentale in ambito lavorativo*. La
ricerca riporta un quadro preoccupante della situazione che la caduta
di alcuni tabù riguardo la malattia mentale permette ora di rilevare
con maggiore precisione.

La malattia mentale sta diventando un problema crescente per la
società e sta incidendo gravemente sulla produttività e il
*benessere sul luogo di lavoro*. Un lavoratore su cinque soffre di
disagio mentale clinicamente diagnosticato. I disturbi sono di natura
diversa e vanno dall'ansia,alla depressione a patologie
psichiatriche più gravi.Soggetti particolarmente esposti sono i
giovani adulti, le donne e persone con un basso livello di istruzione.
Spesso queste persone non ricevono alcun trattamento di cura.

Tre su quattro lavoratori che hanno disordini mentali hanno una
produttività lavorativa ridotta. Le assenze sul luogo di lavoro sono
molto più frequenti e dal 30 al 50 % delle richieste di contributi
per disabilità sono assegnati a persone con malattie
mentali.  Tutto questo si concretizza in un costo per l'Unione
europea pari a circa il 4% del PIL.

La maggiorparte, dal 55% al 70%, delle persone che hanno disturbi
mentali lavora ma trovare lavoro è due o tre volte più difficile.
L'*aumento di precarietà e di pressione* nel mondo del lavoro può
avere conseguenze sulla salute mentale dei lavoratori che sempre più
spesso soffrono di stress lavoro correlato  e esaurimento.

Un dato importante è che la metà dei disturbi mentali insorge con
l'adolescenza. Questo vuol dire che lavoratori molto giovani si
trovano a rischio di non trovare lavoro, di perderlo facilmente oppure
di  lavorare con una produttività molto ridotta. Ne consegue che la
richiesta di contributi per disabilità è fatta da persone giovani
che entrano nel sistema previdenziale dopo pochissimo tempo di
attività lavorativa. Per contrastare questo fenomeno bisogna
intervenire con programmi di prevenzione precoci che possano limitare
l'insorgenza della malattia tra i giovani.

Soprattutto è necessario cambiare l'approccio al problema della
salute mentale in ambito lavorativo e *intervenire in modo globale sul
luogo di lavoro per migliorarne le condizioni*. È necessario
approntare piani per ridurre e gestire meglio lo stress, aiutare i
datori di lavoro a ridurre i conflitti sul luogo di lavoro, monitorare
sistematicamente l'andamento delle assenze per malattia per
intervenire presto sul disagio e far tutto il possibile affinché
problemi di salute mentale non portino alla perdita del lavoro.

*Per approfondire:* pagina dell'OCSE dedicata al report (in inglese)
[1]

Links:
------
[1] http://www.oecd.org/document/0/0,3746,en_21571361_44315115_49232043_1_1_1_1,00.html

vedi l'originale (Disagio mentale e lavoro, ricerca OCSE) su: http://www.mog231.it/disagio-mentale-e-lavoro-ricerca-ocse/

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