giovedì 1 dicembre 2011

MOG 231

Storia normativa sicurezza – 10 Organizzazione internazionale e UN
pubblicato il: 1 dicembre 2011 alle ore 13:44
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/storia-normativa-sicurezza-%e2%80%93-10-organizzazione-internazionale-e-un/

*10. L'organizzazione internazionale del lavoro e le Convenzioni
sulla tutela della salute e sicurezza delle Nazioni Unite.*

I negoziatori del trattato di pace che mise fine alla guerra 1914-1918
decisero di fondare,  allo stesso tempo della Società delle nazioni
chiamata a prevenire i rischi di nuovi conflitti, un'*organizzazione
permanente per la protezione ed il miglioramento delle condizioni dei
lavoratori*.

Nacque così, nel 1919, l'*Organizzazione internazionale del lavoro*.

La parte del trattato di Versailles, che sarebbe diventata la Carta
costituzionale dell'Organizzazione dichiarava che era urgente
migliorare le condizioni del lavoro e sottolineava che "la non
adozione da parte di una nazione qualunque di un regime di lavoro
realmente umano ostacolava gli sforzi delle altre nazioni desiderose
di migliorare le condizioni dei lavoratori nei loro propri paesi".

Il trattato precisava che era particolarmente importante che "ciascuno
*Stato organizzasse un servizio d'ispezione* al fine d'assicurare
l'*applicazione delle leggi e dei regolamenti per la protezione dei
lavoratori*".

Innovazione fondamentale: l'*OIL* *Organizzazione internazionale del
lavoro* (ILO in inglese ndr) era tripartita.  Era la prima
istituzione internazionale dove *lavoratori, datori di lavoro e
governi erano riuniti* per esaminare su un piano di eguaglianza, sul
palcoscenico mondiale, le questioni afferenti il lavoro dell'uomo.

È principalmente attraverso le norme internazionali del lavoro, le
convenzioni e le raccomandazioni, che il *BIT (Bureau international du
travail)* avente sede a Ginevra, contribuisce a promuovere il
progresso sociale. Le *convenzioni* sono gli accordi internazionali
che fissano degli obiettivi alle politiche nazionali o stabiliscono le
norme di lavoro. Gli Stati membri devono sottometterle alle autorità
nazionali competenti (cioè all'organo legislativo) in vista della
loro ratifica. Le *obbligazioni* nascono dalle convenzioni che essi
hanno ratificato. Le *raccomandazioni* precisano generalmente le
modalità attraverso le quali gli obiettivi stabiliti dalle
convenzioni possono essere conseguiti.

In maniera generale le *norme internazionali del lavoro* hanno
contribuito a far riconoscere a livello mondiale l'importanza dei
*diritti economici e sociali dell'uomo lavoratore*. Nel loro settore
specifico esse hanno determinato sensibilmente il miglioramento delle
condizioni di lavoro ed il progresso della legislazione
sociale.

Dalla prima sessione, tenuta ad Washington nel 1919, la Conferenza
internazionale del lavoro ha adottato diverse convenzioni e
raccomandazioni che mirano a *eliminare gli abusi più eclatanti in
materia di condizioni di lavoro* ed a prevenire determinati rischi
professionali. Queste convenzioni e raccomandazioni disciplinano la
durata del lavoro giornaliero e settimanale, l'età minima
d'ammissione all'impiego, la regolamentazione del lavoro notturno
delle donne e dei minori nell'industria, la protezione delle
lavoratrici madri, la protezione dei lavoratori contro il carbonchio,
contro il saturnismo, contro i rischi derivanti dall'impiego del
fosforo bianco nella fabbricazione dei fiammiferi, come pure tutelano
i lavoratori e la popolazione dai grandi rischi industriali.

Sin dalla sua prima sessione la Conferenza ha mostrato l'importanza da
essa attribuita all'*ispezione del lavoro*. Nella raccomandazione n. 5
sull'ispezione del lavoro (servizi d'igiene) la Conferenza augurava
che tutti gli Stati membri fossero dotati, al più presto possibile,
di un sistema atto ad assicurare un'ispezione efficace delle fabbriche
e delle aziende, attraverso un *servizio incaricato segnatamente di
salvaguardare la salute dei lavoratori*.

Quattro anni più tardi, nel 1923, la Conferenza adottava la
*raccomandazione (n. 20)* sull'ispezione del lavoro, che enuncia i
principi generali dell'organizzazione e del funzionamento dei servizi
d'ispezione a livello nazionale. La norma, definito l'oggetto
dell'ispezione, descrive le funzioni dell'Organo, le sue potestà e le
sue regole organizzative (organizzazione del personale, qualificazione
degli ispettori, metodologia ispettiva, cooperazione con
l'imprenditore ed i lavoratori, indicando i rapporti che essa dovrebbe
instaurare con le parti sociali).

Nel 1947 la Conferenza adottava la *convenzione (n. 81)*
sull'ispezione del lavoro, applicabile all'industria e al commercio, e
la relativa raccomandazione (n. 81). Nel 1969, la Conferenza adottava
la *convenzione (n. 129)* e la relativa raccomandazione (n. 133)
sull'ispezione del lavoro in agricoltura.

La convenzione n. 81 è, a giusto titolo, considerata come la
*convenzione di base sull'ispezione del lavoro*. Essa è servita,
infatti, come modello per la maggior parte delle legislazioni
nazionali per creare dei moderni servizi d'ispezione; alle sue
dipendenze hanno dovuto progressivamente conformarsi quei paesi, come
l'*Italia, che hanno da tempo ratificato la convenzione*.

La convenzione n. 81 rappresenta per l'organizzazione internazionale
del lavoro la regola per gli Stati membri in materia d'ispezione del
lavoro nell'industria e nel commercio. La convenzione n. 129 e la
raccomandazione n. 133 completano il sistema per l'*agricoltura*. La
convenzione n. 81 comprende due parti: la prima è dedicata
all'*industria,* considerata evidentemente come il settore prioritario
in ragione dei rischi più elevati che essa presenta; la seconda
riguarda il *commercio* per il quale prescrive disposizioni similari.
Tutte le disposizioni sono importanti: da una parte per i lavoratori,
principali diretti interessati, dall'altra per i governi chiamati ad
attuarla attraverso amministrazioni all'uopo attrezzate, e per gli
ispettori del lavoro, poiché la convenzione ne definisce la loro
funzione, i loro poteri ed i loro obblighi.

Vedremo in seguito, per grandi linee, le disposizioni più salienti in
riferimento al sistema ispettivo nazionale.

vedi l'originale (Storia normativa sicurezza – 10 Organizzazione internazionale e UN) su: http://www.mog231.it/storia-normativa-sicurezza-%e2%80%93-10-organizzazione-internazionale-e-un/

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