giovedì 19 gennaio 2012

MOG 231

Amianto, cadute dall'alto, ribaltamento mezzi, ancora morti sul lavoro
pubblicato il: 19 gennaio 2012 alle ore 11:53
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/amianto-cadute-dall%e2%80%99alto-ribaltamento-mezzi-ancora-morti-sul-lavoro/

BOLOGNA – Sono riconducibili all'esposizione lavorativa
all'amianto le morti, a distanza di poco tempo, di due dipendenti
delle Officine grandi riparazioni delle Ferrovie dello Stato di
Bologna: Francesco Malossi e Luciano Bencivenni.

Ma non solo l'amianto continua a mietere vittime tra i lavoratori:
per cause diverse, in diversi luoghi d'Italia sono nove gli
infortuni mortali occorsi sul lavoro in questi stessi giorni.

Sono due gli incidenti mortali occorsi il 17 gennaio 2012. È morto in
un cantiere della terza corsia dell'autostrada A4 nel territorio del
comune di Meolo (Venezia), Paolo Tardelli di 42 anni, schiacciato
dalla caduta di un carico sospeso e, a San Vicino (Macerata), un
agricoltore di 62 anni ha perso la vita a causa del ribaltamento del
trattore con cui stava lavorando. Il giorno prima Andrea Ricci, un
uomo di 31 anni, è stato travolto da una rotoballa mentre era a bordo
di un piccolo trattore nel capannone adiacente la fattoria dei
genitori a Gaiato di Pavullo (Modena).

Il 13 gennaio 2012 è morto in una cava di Ghiaia di Zandobbio
Giuseppe Tebaldi, titolare dell'omonima ditta  che si occupa della
produzione di marmi e graniti. L'uomo di 85 anni  sarebbe rimasto
schiacciato da un escavatore che si è ribaltato durante una manovra.
Già riportata da tutti i telegiornali la notizia del decesso il 12
gennaio di Niccolò Savarino, il vigile urbano di Milano investito da
un Suv che aveva fermato per un controllo e nello stesso giorno
Giovanni Citro, operaio edile di 56 anni, moriva colpito alla testa
dal braccio meccanico della stessa gru che stava manovrando
all'interno di un cantiere per la realizzazione di un capannone
industriale in provincia di Salerno.

Dopo giorni di inutili ricerche è stato rinvenuto a una profondità
di circa 60 metri il cadavere di Davide Curcio imprigionato nel
peschereccio affondato lo scorso 11 gennaio. Nell'incidente aveva
perso la vita anche il padre di Davide, Silverio Curcio. Il 10 gennaio
2012 un artigiano di 46 anni, Salvatore Spataro, incaricato di
eseguire i lavori di sistemazione del tetto di una casa di corte a
Suno (Novara) è caduto al suolo da un'altezza di diversi metri,
anche se soccorso l'operaio è deceduto in ospedale.

Anche in questi primi giorni del 2012 quindi l'ennesima lista di
incidenti mortali, lista cui si somma il nome di Sandor Fehe, membro
dell'equipaggio della nave da crociera Concordia, un uomo che va
tristemente ad aggiungersi alle undici vittime causate dal disastroso
naufragio della nave del 13 gennaio, sulle coste dell'Isola del
Giglio.

vedi l'originale (Amianto, cadute dall'alto, ribaltamento mezzi, ancora morti sul lavoro) su: http://www.mog231.it/amianto-cadute-dall%e2%80%99alto-ribaltamento-mezzi-ancora-morti-sul-lavoro/

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