giovedì 9 maggio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Entro 2018 disocuppazione giovanile al 12,8%, rapporto mondiale Ilo" è stato pubblicato il giorno 9 maggio 2013 alle ore 12:27 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

GINEVRA - Entro il *2018 la disoccupazione giovanile globale dovrebbe
raggiungere il 12,8%*. Un'intera generazione potrebbe non ottenere mai
un lavoro dignitoso.

Questo il primo e consuntivo dato diramato dall'*Ilo* e dal suo ultimo
rapporto sulle tendenze globali dell'occupazione giovanile (_Ilo's
global employment trends for youth 2013_). Secondo il rapporto entro
la fine del 2013 il 12,6% dei giovani (73,4 milioni) sarà senza
lavoro. Con un aumento della disoccupazione dal 2007 che coinvolgerà
3,5 milioni di ragazzi.

A livello macro regionale il tasso di disoccupazione maggiore nel 2012
è stato rilevato in Medio Oriente (28,3%), con una proiezione al 2018
che tocca il 30%. Le regioni nord africane seguono con il 23,7%; tasso
minore rilevato nell'Asia dell'Est e del Sud, rispettivamente con il
9,5% e il 9,3%.

Medio Oriente e Nord Africa sonon le aree che si segnalano come le
più problematiche per l'occupazione femminile. Attualmente in Medio
Oriente è senza lavoro il 42,6% delle giovani donne, il 37% in Nord
Africa.

Altre proiezioni dal rapporto: "Nelle economie avanzate, nel 2012 il
tasso di disoccupazione giovanile raggiungeva il 18,1% per cento. È
probabile che questo dato *resterà al di sopra del 17% fino al 2015*
e non è previsto un calo prima del 2016. In Grecia e Spagna, più
della metà dei giovani economicamente attivi è disoccupata".

E ancora "Molti *giovani hanno abbandonato completamente la ricerca di
un lavoro*. Il rapporto segnala che se questi fossero conteggiati
nelle statistiche sulla disoccupazione, nel 2012 il numero dei giovani
disoccupati o scoraggiati nelle economie avanzate avrebbe raggiunto i
13 milioni, rispetto ai 10,7 milioni di giovani ufficialmente
disoccupati".

Da ciò due conseguenze: chi trova un lavoro è inevitabilmente meno
esigente per quanto riguarda tempo, contratti, e retribuzione; aumenta
il _mismatch_ tra posti di lavoro e competenze richieste, con una
divaricazione che rischia di diventare strutturale e che necessita del
contrasto di politiche riguardanti la formazione e la
riqualificazione.

"Questi dati sottolineano la necessità di politiche che mirino alla
crescita, a un gran miglioramento dei sistemi di istruzione e di
formazione, e che siano indirizzate in modo specifico al problema
dell'occupazione giovanile" - ha dichiarato José Manuel
Salazar-Xirinachs, direttore generale aggiunto per le Politiche
dell'Ilo - "*Datori di lavoro, mondo dell'istruzione e giovani
spesso vivono in universi paralleli* senza interagire tra loro. Noi
sappiamo molto bene cosa funziona, ma l'impatto reale sugrande scala
è possibile solo se agiremo insieme e in maniera coordinata.

*Info:* tendenze globali occupazione giovanile 2013.



http://www.mog231.it/entro-2018-disocuppazione-giovanile-al-128-rapporto-mondiale-ilo/

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