martedì 28 maggio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Thyssenkrupp, depositate le motivazioni della sentenza d'appello" è stato pubblicato il giorno 28 maggio 2013 alle ore 13:10 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

TORINO - "Gli imputati agirono con imprudenza". Sono state depositate
ieri mattina a Torino le motivazioni della sentenza d'appello nel
processo Thyssenkrupp.

Nelle 346 pagine riguardanti la sentenza che lo scorso 28 febbraio ha
condannato l'ad della Thyssenkrupp Harald Espenhahn e cinque dirigenti
a pene tra i dieci e i nove anni si legge che: "per un imputato come
Espenhahn, imprenditore esperto, abituato a ponderare le proprie
decisioni nel tempo, anche confrontandosi con altri collaboratori
specializzati, è impensabile che egli abbia agito in maniera tanto
irrazionale. [...] Ovviamente questo non significa affatto che
Espenhahn (e anche gli altri imputati) non previdero gli eventi come
possibili ma solo che essi fecero prevalere le loro personali
valutazioni che essi non si sarebbero verificati, nonostante tutti gli
avvisi, gli allarmi che avevano ricevuto e che avevano loro indicato
chiaramente il contrario". Da qui la valutazione in base alla quale
i manager "agirono nella convinzione che gli eventi sarebbero stati
evitati".

I sei imputati quindi "devono essere ritenuti responsabili dei
reati di omicidio colposo plurimo e incendio colposo aggravati dalla
previsione degli eventi".

"Non ci fu nessun comportamento imprevedibile da parte degli opeai".
"Gli operai non fecero che dare attuazione al Piano di emergenza che
era stato loro imposto ignari che il vero pericolo per loro non era
costituito dalle fiamme cui si avvicinavano, ma dall'innescarsi
improvviso di una nuvola incandescente che li avrebbe avviluppati
senza scampo".

"C'è qui da condividere il giudizio di eroismo che è stato
espresso dalla prima Corte nei loro confronti, sottolineando come era
diventato assolutamente normale che persone, ignare dei veri rischi e
senza alcuna formazione anticendio, si sobbarcassero il compito di
affrontare le fiamme con mezzi inidonei e con il divieto di chiamare i
vigili del fuoco". Era "diventato normale per la dirigenza aspettarsi
da loro che superassero le remore di auto protezione minimali per
chiunque e che si esponessero così a rischi che solo la dirigenza
conosceva e contribuiva a mantenere".



http://www.mog231.it/thyssenkrupp-depositate-le-motivazioni-della-sentenza-dappello/

________________________________________________________

Sei stato iscritto a queste notifiche tramite e-mail riguardo a nuovi post nel blog.
Se desideri modificare le tue impostazioni o disiscriverti, visita:

?code=f65d9b902e0ddc2dddd64428f42d1b69&addr=modiconsulenzaeformazione.inoltro%40blogger.com&

Nessun commento:

Posta un commento