giovedì 2 maggio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Amianto, mesotelioma e Registro Nazionale ReNaM 1993-2008, fact sheet INAIL" è stato pubblicato il giorno 2 maggio 2013 alle ore 12:30 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

ROMA – Pubblicata da Inail settore Ricerca, dipartimento Medicina
del lavoro, la scheda *_Amianto e mesotelioma: il Registro Nazionale
1993-2008_*.

La pubblicazione riporta informazioni e dati riguardanti consumi e
utilizzo dell'amianto in Italia, i danni per la salute, la
sorveglianza epidemiologica sui casi di mesotelioma, distribuzione
territoriale dei casi di mesotelioma segnalati al registro nazionale e
tipo di esposizione professionale.

"L'amianto è un minerale presente in natura della classe dei
silicati caratterizzato da bassa conducibilità termica e da elevata
resistenza alla trazione e agli agenti chimici". Sono queste le
caratteristiche che hanno determinato il fatto che il materiale fosse
in passato largamente usato in vari contesti produttivi come isolante
termico, elettrico o acustico.

L'Italia fino alla fine degli anni '80 è stata il secondo
maggiore produttore europeo di amianto in fibra: 3.748.550 le
tonnellate di amianto grezzo consumate dal dopoguerra al 1992 (data
della messa a bando della fibra killer) con un picco di produzione tra
gli anni 1976 e 1980 (160.000 tonnellate/anno prodotte).

Le polveri contenenti fibre d'amianto, respirate, possono *causare
patologie gravi e irreversibili*: l'asbestosi, il carcinoma polmonare,
il tumore della laringe, dell'ovaio e il mesotelioma delle membrane
sierose della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica
vaginale del testicolo. Per questo nel 1992 con la legge 257 la sua
lavorazione e produzione sono state messe al bando.

Le malattie asbesto correlate rappresentano una delle attuali
*emergenze sanitarie in Italia* dove, con decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri nel 2002 è stato istituito il *ReNaM Registro
nazionale mesoteliomi* cui è affidata la sorveglianza epidemiologica
su tutti i casi di mesotelioma segnalati.

Il registro ha una struttura reticolare composta dai *COR*, Centri
operativi regionali, istituiti presso tutte le Regioni tranne il
Molise e la P.A. di Bolzano. Compito dei COR è identificare tutti i
casi di mesotelioma insorti nel proprio territorio e individuarne le
cause analizzando la storia professionale, residenziale, familiare e
ambientale dei soggetti ammalati per verificare la correlazione tra
malattia ed esposizione ad amianto.

I risultati dell'attività svolte dal ReNaM fino a oggi documentano
che nonostante siano venti anni che l'amianto è fuori legge
l'incidenza della malattia ancora non decresce.
Questo viene spiegato dal lungo periodo di latenza che caratterizza il
mesotelioma: è mediamente di oltre 25 anni il periodo che intercorre
fra l'inizio dell'esposizione ad amianto e la manifestazione della
malattia.

L'archivio del ReNam comprende 15.845 casi di mesotelioma maligno
diagnosticati dal *1993 al 2008*. Le regioni più colpite risultano il
Piemonte, la Lombardia e la Liguria.
Nello specifico la distribuzione su mappa della patologia  permette
di riconoscere a colpo d'occhio la forte incidenza della malattia:

* a Casale Monferrato (Alessandria), Broni (Pavia), Bari, aree
industriali dove erano presenti stabilimenti di produzione di
manufatti in cemento amianto;

* a Savona, Genova, La Spezia, Trieste, Livorno, Ancona, Taranto,
Castellamare di Stabia (Napoli) e tutte le altre aree dove
l'amianto era utilizzato nella cantieristica navale;

* nelle aree dell'industria chimica e petrolchimica come ad
Augusta in Sicilia;

* nell'area di contaminazione ambientale di Biancavilla Etnea
(Catania) dove una forte concentrazione di amianto è presente in
natura.

La malattia molto raramente viene diagnosticata prima dei 45 anni
(2,3% dei casi): *età media alla diagnosi* è 69,2 anni. Il 71,6 %
gli uomini, 29,4% le donne.

In merito a organi e localizzazione della malattia: il 93% dei casi di
mesotelioma riguarda la pleura, 6,4% i casi peritoneali, 41 i casi di
mesotelioma pericardico e 51 insorti a carico della tunica vaginale
del testicolo.

Come detto si tratta di patologie molto gravi e irreversibili per le
quali il tempo che passa fra la diagnosi e il decesso è molto breve:
mediamente intorno a 9 mesi per i casi pleurici e 6 mesi per i casi
peritoneali.

In merito alle *cause*, per 12.065 dei casi segnalati sono state
approfondite le modalità di esposizione ad amianto. Queste,
analizzando i dati elaborati dal ReNam, risultano essere:

* "il 69,3% di origine professionale;

* il 4,3% di origine ambientale (il soggetto si è ammalato in
conseguenza della residenza nei pressi di un sito contaminato);

* il 4,4% familiare (il soggetto si è ammalato per la convivenza
con un familiare esposto);

* l'1,6% a causa di un'attività di svago."

Per il 20,4% dei casi l'esposizione è ignota o improbabile.

Edilizia, cantieristica navale, industria pesante (metalmeccanica),
metallurgia, industria del cementoamianto, industria tessile e dei
rotabili ferroviari, questi i *settori professionali maggiormente
colpiti*, anche se casi di mesotelioma si registrano pure per altri
settori per i quali l'avvenuta esposizione ad amianto risulta
inaspettata.

*Per approfondire*: Amianto e mesotelioma:il Registro Nazionale
(1993-2008).



http://www.mog231.it/amianto-mesotelioma-e-registro-nazionale-renam-1993-2008-fact-sheet-inail/

________________________________________________________

Sei stato iscritto a queste notifiche tramite e-mail riguardo a nuovi post nel blog.
Se desideri modificare le tue impostazioni o disiscriverti, visita:

?code=f65d9b902e0ddc2dddd64428f42d1b69&addr=modiconsulenzaeformazione.inoltro%40blogger.com&

Nessun commento:

Posta un commento