mercoledì 12 ottobre 2011

MOG 231

Quando è veramente mobbing?
pubblicato il: 12 ottobre 2011 alle ore 00:00
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/quando-e-veramente-mobbing/

Non esiste un'esatta definizione normativa della fattispecie
chiamata comunemente "mobbing"(***),  ma per il *concretizzarsi
del reato di mobbing* occorre che gli episodi lamentati dal dipendente
siano tali da poter accertare:

* " L'idoneità offensiva della condotta posta in essere dal
datore di lavoro";

* " la connotazione univocamente emulativa e pretestuosa della
condotta".

Con la sentenza  del Consiglio di  Stato n. 3648/2011 i giudici
della sezione VI hanno ripreso il tema di questo reato, consumato
sempre più frequentemente (la *prima sentenza sul mobbing in Italia*
è stata emessa dal Tribunale di Torino il 16 novembre 1999), e hanno
evidenziato che, nel valutare i casi di presunto mobbing, vanno
considerate rilevanti "*la molteplicità e globalità di comportamenti
a carattere persecutorio*, illeciti o anche di per sé leciti, posti
in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il
dipendente secondo un disegno vessatorio".

Anche la precedente giurisprudenza ha affermato che per la
configurazione di questo tipo di reato deve aversi un *"evento lesivo
della salute psicofisica del dipendente"* ma anche un "*nesso
eziologico* tra la condotta del datore/superiore gerarchico e la
lesione dell'integrità psicofisica del lavoratore" ed ancora che
venga "provato l'elemento soggettivo, cioè  l'intento persecutorio".

La decisione n. 3468/2011 ha confermato  che il *comportamento
delittuoso del datore di lavoro/superiore gerarchico*:

* Deve manifestarsi in "modo continuativo e protratto nel
tempo";

* deve essere tenuto "nei confronti di un lavoratore nell'ambiente
di lavoro",

* deve manifestare con atteggiamenti "intenzionalmente ostili,
reiterati e sistematici, esorbitanti od incongrui rispetto
all'ordinaria gestione del rapporto, espressivi di un disegno in
realtà finalizzato alla persecuzione o alla vessazione del
lavoratore, tale che ne consegua un effetto lesivo della sua
salute psicofisica".

(***) Così la Cassazione, sentenza 685 della Sesta sezione penale,
depositata il 13 gennaio 2011:  "Nonostante una delibera del
Consiglio d'Europa del 2000, che vincolava tutti gli Stati membri a
dotarsi di una normativa corrispondente, non vi è traccia di una
specifica figura incriminatrice per contrastare tale pratica
persecutoria definita mobbing".  E il vuoto normativo ferma ogni
possibile procedimento. Ma si può procedere civilmente, in quanto 
il mobbing  " dà titolo per il risarcimento del danno eventualmente
patito dal lavoratore in conseguenza di condotte e atteggiamenti
persecutori del datore di lavoro o del preposto".

vedi l'originale (Quando è veramente mobbing?) su: http://www.mog231.it/quando-e-veramente-mobbing/

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