venerdì 30 settembre 2011

MOG 231

61ª Giornata Nazionale ANMIL, il presidente Bettoni ne descrive i temi
pubblicato il: 30 settembre 2011 alle ore 11:40
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/61%c2%aa-giornata-nazionale-anmil-il-presidente-bettoni-ne-descrive-i-temi/

ROMA - *Domenica 9 ottobre* è la *"61ª Giornata Nazionale per le
vittime degli incidenti sul lavoro" ANMIL*. In tutte le province
d'Italia, a partire dalla *celebrazione centrale di Roma in
Campidoglio*, una serie di appuntamenti, eventi, ricorderanno le
*morti sul lavoro*, le *persone rimaste coinvolte da infortuni e ora
invalide*, le vittime di ogni *malattia professionale*. Attuale
*presidente ANMIL è Franco Bettoni*, anch'egli invalido del lavoro
dal 1976, ultimo successore in ordine cronologico del primo reggente
nazionale Bartolomeo Pastore. Fu Pastore nel 1951, il 19 marzo del
1951 a indire la prima "Giornata Nazionale del Mutilato". La
capostipite delle successive epigoni, giornata che nel 1998, è stata
istituzionalizzata dalla Presidenza del Consiglio che su richiesta
dell'Associazione, ne ha decretato la ricorrenza in ogni seconda
domenica di ottobre. Negli ultimi 5 anni ANMIL ricorda come ci siano
stati in Italia 200.000 invalidità permanenti e oltre 7.000 morti.
Numeri ancora una volta eccessivi.

La giornata nazionale ANMIL, capace di richiamare  insieme
istituzioni e familiari, accorre urgente nella sua ricorrenza come
un'esortazione. Esorta a concentrare gli sforzi, *alla prevenzione,
all'informazione, alla formazione, alla sensibilizzazione*. Per la
riduzione agognata degli infortuni, per la comprensione piena delle
malattie professionali, per la necessità di reinserimento degli
invalidi. Per capire quanto a ogni incidente corrisponda un nome, un
volto. E non venga considerato soltanto un numero.

*Presidente Bettoni, una giornata che ha più di mezzo secolo, 
indetta da un'associazione, un'organizzazione, fondata nel 1943.
Lustri, decenni di attività al fianco delle famiglie dei morti sul
lavoro, degli invalidi. Ricorrenze e attività purtroppo sempre
attuali, per non dire necessarie.*

Un'attività incessante e una giornata che esprime ancora le stesse
necessità, gli stessi richiami di un tempo. I nostri valori le nostre
intenzioni, i nostri sforzi sono ancora quelli dell'inizio, le
nostre *fondamenta*. Siamo sempre *al fianco dei familiari delle
vittime degli incidenti, degli invalidi, per la sicurezza del lavoro*.
Ci sono stati nel tempo, nel mondo del lavoro indubbi miglioramenti
riguardanti la sicurezza e la prevenzione per i lavoratori. Ma non è
ancora sufficiente. Molti ancora gli aspetti sui quali lavorare e sui
quali premere. Le condizioni sono di certo migliorate. La macchina che
ha causato il mio infortunio nel 1976 non esiste più, e non può più
nuocere, ma ancora molti *nuovi e diversi sono i rischi sul lavoro*.
In Italia ci sono ancora di media 3 morti sul lavoro al giorno, i dati
annuali del 2010, hanno dato i decessi e gli infortuni in calo, ma
bisogna ancora fare molto. Continuare a lavorare, promuovere,
vigilare.

*Sente che l'attenzione collettiva sia aumentata? Che ci sia più
partecipazione ai temi riguardanti la sicurezza e le morti rispetto al
passato?*

L'attenzione sta crescendo anche se ancora in genere sui media
arrivano sempre le grandi tragedie collettive, i drammi che
coinvolgono più persone. Occorre continuare in questa direzione, far
capire soprattutto che ogni notizia, ogni dato non è un numero, ma
sono volti, facce, nomi, persone. Il nostro impegno ha due facce:
quello della *comunicazione e della sensibilizzazione e quello
dell'assistenza alle famiglie, agli invalidi*. Due componenti
cruciali del nostro lavoro.

Negli ultimi due anni, nel 2009 prima e nel 2010 abbiamo ricevuto
ufficiali segnali di stima e riconoscimento per il nostro impegno dal
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, una figura alta di cui
sentiamo la vicinanza e che speriamo continui come sempre a starci
vicina.
*Potremmo definire la giornata come il culmine delle attività
citate.*

Sarà un appuntamento che metterà in rete e unirà tutte le province
d'Italia. A partire da Roma i*n ogni capoluogo verrà ricordata la
ricorrenza con manifestazioni, dibattiti, incontri*. Nei quali
verranno *ricordate le morti sul lavoro, le impellenze riguardanti le
esigenze di riabilitazione dei disabili, le urgenze inerenti le
malattie professionali*. Dati INAIL 2010 alla mano, se è vero che
abbiamo registrato un calo degli infortuni , dell'1,9% rispetto
all'anno precedente, e un calo degli incidenti mortali del 6,9%, è
pur vero dall'altro lato che si è registrata un'impennata delle
*percentuali riguardanti le malattie professionali, cresciute del
21,9% rispetto al 2009*. Un dato che ha confermato la necessità di
aprire un nuovo urgente fronte di discussione. Temi, che insieme
sospingono il nostro impegno in *campagne sociali collettive,
bipartisan,* che hanno il fine di promuovere la cultura della
sicurezza, *accentrare l'attenzione sui rischi sul lavoro* e
contemporaneamente sul *bisogno di assistenza da parte delle famiglie
degli infortunati e sul bisogno di reinserimento degli invalidi da
lavoro*.

*L'ANMIL dispone di un numero verde, l'800 180 943, sostiene ed è
fautrice di numerose iniziative destinate agli invalidi del lavoro.
Quali sono le emergenze che più riguardano gli infortunati, persone
rese inabili dagli infortuni e delle quali generalmente si parla solo
a fini assicurativi, assistenziali.*

Ci sono in Italia *migliaia di persone che hanno bisogno di programmi
di reinserimento*. L'infortunio sul lavoro non arreca soltanto danni
fisici, ma si inserisce in una sfera esistenziale, psicologica. La
persona infortunata, oltre al trauma fisico e del recupero col passare
dei giorni inizia ad accorgersi delle difficoltà enormi nel rientrare
nella propria esistenza e inizia a soffrire difficoltà causate dal
dover calibrare nuovamente la propria vita, su nuovi parametri, su
piani fino a quel momento sconosciuti. Riscontra difficoltà
quotidiane e prime fra tutte quelle di un nuovo impiego.

C'è lavoro per pochi oggi, in questa crisi che ha determinato un
calo dell'occupazione che a mio parere può essere annoverata anche
tra le cause della riduzione del numero degli infortuni. C'è lavoro
per pochi, figuriamoci quali possono essere le difficoltà di una
persona disabile nel cercare un nuovo impiego. L'ANMIL ha tra i
propri compiti essenziali quello di assistere questi bisogni. Ha un
CAF, un patronato, e ha recentemente costituito un'agenzia del
lavoro. Attività con le quali cerchiamo di *aiutare e agevolare il
reinserimento, alleviare i disagi degli infortunati e quindi delle
famiglie di tutte le vittime di incidenti sul lavoro*. Io so quanto è
importate avere una possibilità di reinserimento. Ho provato tutto
sulla mia pelle. Sono stato salvato dalla stessa ANMIL, che mi ha
ridato la possibilità di adoperarmi e rimettermi in gioco. So quanto
è dura, cosa si prova e quanto quindi sia necessario offrire
assistenza e possibilità.

*Le malattie professionali: 42.347 dai dati INAIL relativi al 2010.*

Quante sono le malattie riconducibili al lavoro? Abbiamo dati
ufficiali e sui quali dobbiamo fare sicuramente affidamento. Ma ancora
non basta. È nebuloso ancora il discorso. Quante malattie non sono
state, per fattori diversi, non ricondotte al lavoro? Quanto le morti
apparentemente per cause proprie potrebbero essere ricondotte invece
al lavoro? Dai disturbi scheletrici al cancro passando per ogni
patologia tabellata, occorre ancora indagare e accertare parte del
fenomeno. Dall'opinione pubblica vengono a volte percepite come un
fenomeno laterale minore. Ma riguardano invece aspetti fondamentali.
*Sul lavoro ci si può ammalare e la malattia deve essere prevenuta
con la ricerca della sicurezza, rispettando le regole e le prassi per
la prevenzione*.

Nella giornata del 9 ottobre cerchiamo di richiamare lo sguardo di
tutti su queste tematiche. Di richiamare l'attenzione sulle
emergenze da noi rilevate. Un momento di massima raccolta, che
coinvolgerà tutta Italia e nel quale amplificheremo per un giorno
quanto fatto quotidianamente, con le famiglie, con gli invalidi, e
quanto promosso ogni giorno con le nostre attività di
sensibilizzazione alla sicurezza nelle scuole, con i ragazzi, in rete,
nelle città.

vedi l'originale (61ª Giornata Nazionale ANMIL, il presidente Bettoni ne descrive i temi) su: http://www.mog231.it/61%c2%aa-giornata-nazionale-anmil-il-presidente-bettoni-ne-descrive-i-temi/

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