mercoledì 30 maggio 2012

MOG 231

Terremoto Emilia, 16 morti, un disperso, 14.000 sfollati
pubblicato il: 30 maggio 2012 alle ore 10:48
fonte: MOG 231
link: http://www.quotidianosicurezza.it/sicurezza-sul-lavoro/caduti-sul-lavoro/terremoto-emilia-sedici-morti-un-disperso-sfollati.htm

ROMA – 16 morti, un disperso, 350 feriti, 14.000 sfollati. Case,
chiese, torri, monumenti, stabilimenti industriali crollati, divelti.
Una regione in ginocchio. Questo il bilancio della nuova lunga notte
di terremoto in Emilia. Una notte infinita travagliata da scosse
ripetute, cinquanta scosse, fino alle ultime di questa mattina di
magnitudo 3.4 con epicentro tra San Felice sul Panaro, Mirandola e
Cavezzo e  di magnitudo 3.8 registrata alle 8.00 tra Modena e Moglia
in provincia di Mantova.

Un dramma. I sismologi avvertono che lo sciame sismico potrebbe durare
degli anni. Che potrebbe essersi aperta una nuova faglia sotto la
Pianura Padana. Da 500 anni il territorio non registrava un sisma di
tale entità.

A decine le fabbriche, i capannoni messi a terra. E sono proprio
questi i luoghi, luoghi di lavoro, che hanno tragicamente mietuto
dieci delle sedici vittime.

Tre persone sono morte a San Felice sul Panaro nella Meta. Gianni
Bignardi ingegnere che stava effettuando sopralluoghi, Mohamad Azarg e
Kumar Pawan, caporeparto e operaio. Tre morti a Medolla nella
Haemotronic. Si conosce per ora il nome di uno di loro. Paolo Siclari.
Ancora nella Haeomtronic una persona risulta dispersa.

Tre morti nel crollo della BBG di San Giacomo Roncole. Sono il
titolare dell'azienda Enea Grilli e due operai, Eddi Borghi e
Vincenzo Iacono. Morto a Mirandola Mario Mantovani, nel crollo della
Aires Biomedicale.

A Cavezzo morta Daniela Salvioli contabile del mobilificio Malvasi,
Iva Contini impiegata nel Colorificio Oece. Ancora a Cavezzo Enzo
Borghi, pensionato è morto nella sua proprietà mentre ne visionava i
danni causati dalle scosse precedenti. A Concordia un ex operaio Segio
Cobellini è morto colpito in strada da un comignolo. Morto il parroco
di Rovereto di Novi don Ivan Martini.

È vivo il parroco di Carpi ieri dato per morto. A Cavezzo un donna di
65 anni è stata salvata da un mobile della sua cucina ed estratta
viva dopo 12 ore.

Il 4 giugno sarà lutto nazionale. In Rete sono nate petizioni per
sospendere la parata del 2 giugno e destinarne i fondi ai terremotati.

Ieri il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha confermato
la celebrazione: "A fine settimana celebreremo il 2 giugno, e lo
faremo sobriamente in memoria delle vittime del terremoto in Emilia
Romagna".



vedi l'originale (Terremoto Emilia, 16 morti, un disperso, 14.000 sfollati) su: http://www.quotidianosicurezza.it/sicurezza-sul-lavoro/caduti-sul-lavoro/terremoto-emilia-sedici-morti-un-disperso-sfollati.htm

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