giovedì 9 febbraio 2012

MOG 231

Disciplina stress lavoro correlato, limiti e criticità, W.P. Olympus 6
pubblicato il: 9 febbraio 2012 alle ore 12:29
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/disciplina-stress-lavoro-correlato-limiti-e-criticita-w-p-olympus-6/

URBINO - Ancora un titolo si aggiunge alla colla de *"I Working Papers
di Olympus"*, raccolta di saggi dedicati a salute e sicurezza sul
lavoro curata dall' "Osservatorio Olympus" dell'Università di
Urbino Carlo Bo.

Il sesto saggio, dal titolo *"La disciplina dello stress
lavoro-correlato tra fonti europee e nazionali: limiti e
criticità"* è ad opera della prof.ssa Valentina Pasquarella,
professore aggregato di Diritto del lavoro nell'Università di
Foggia.

Il saggio si pone l'obiettivo di illustrare in modo critico la
disciplina del rischio da stress lavoro-correlato contenuta
nell'accordo quadro europeo dell'8 ottobre 2004 concentrandosi in
particolare sulle indicazioni metodologiche fornite dalla Commissione
consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro nella
circolare datata 18 novembre 2010 e sulle linee guida "Valutazione e
gestione dello stress lavoro correlato, manuale ad uso delle aziende
in attuazionedel D.Lgs. 81-08 e smi" pubblicate dall'Inail nel
maggio 2011, (leggi anche "Stress lavoro-correlato, on-line la
piattaforma INAIL dedicata" ) per definire il percorso di
valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato.

Muovendo da un excursus sulle motivazioni e modalità con cui il
rischio stress lavoro correlato è stato inserito nel *T.U. 81-08*, la
prof.ssa Pasquarella analizza nello specifico l'attuale stato della
norma e ne mette in evidenza alcune lacune e genericità.

Dando atto della difficoltà di disciplinare un problema così
complesso, che risulta dall'interazione tra organizzazione,
contenuti del lavoro e esigenze dei lavoratori, la professoressa
rileva nell documento promulgato dalla Commissione permanete
indicazioni operative non ancora esaurienti, in quanto vengono
illustrati in estrema sintesi meccanismi procedurali minimi per
adempiere all'obbligo di legge.

La circolare emanata dalla commissione permanente non sembra quindi a
sè, uno strumento in grado di essere compiutamente operativo ma ha
però il pregio di dare una prima impostazione al problema, recependo
e integrando l'accordo europeo con una guida operativa elaborata dal
gruppo di lavoro interregionale nel 2010.

Sono di diverso rilievo le critiche mosse alle *linee guida
dell'INAIL* che senza dubbio "potrebbero rappresentare un
affidabile ausilio pratico-operativo (anche se non sono obbligatorie),
ma non si deve dimenticare che il rischio da SLC, per la sua natura,
non richiede uno strumento di valutazione meccanicistico, ma
"l'applicazione di metodi condivisi di approccio al problema",
puntando ad una "valutazione del rischio specifico attraverso
strumenti differenti, articolati fra loro" ed a una "gestione
degli interventi correttivi con il concorso di tutti gli attori del
sistema di prevenzione e protezione interna".

In conclusione quindi l'introduzione del rischio stress lavoro
correlato rappresenta un' importante innovazione nel modo di intendere
il rischio e la salute e sicurezza dei lavoratori perché accoglie un
nuovo concetto di salute globale e la necessità di tutelare
l'integrità psicofisica del lavoratore. La letteratura scientifica
attuale ha mostrato inconfutabilmente la *diffusione del fenomeno
senza sottacerne la complessità*. Di fronte a una sfida tanto grande
sono sicuramente encomiabili i primi passi fatti in Italia per
contrastare questo fenomeno ma molto altro c'è da fare.

Occorre adoperarsi affinché che la materia diventi abituale nelle
ASL, grazie anche all'apporto interdisciplinare di figure
specialistiche. Occore inoltre giungere a un nuovo modello di
*relazioni sociali* imperniato sulla effettiva partecipazione dei
lavoratori in azienda e sull'affermazione di un vero e proprio
*"diritto al benessere sul lavoro"* che scaturisca dal
congiungimento del benessere e dell'efficienza organizzativa e che
si traduca in un indubbio vantaggio sia per il lavoratore che per
l'azienda.

*Per approfondire:* I Working Papers di Olympus n. 6/2012 - Valentina
Pasquarella, La disciplina dello stress lavoro correlato tra fonti
europee e nazionali: limiti e criticità.

*I Working Papers di Olympus numeri 1,2,3,4,5:* Contrattazione
collettiva e sicurezza lavoro, W.P. Olympus 5.

vedi l'originale (Disciplina stress lavoro correlato, limiti e criticità, W.P. Olympus 6) su: http://www.mog231.it/disciplina-stress-lavoro-correlato-limiti-e-criticita-w-p-olympus-6/

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