mercoledì 15 febbraio 2012

MOG 231

Formazione e sicurezza sul lavoro, intervista ing. Pomini
pubblicato il: 15 febbraio 2012 alle ore 13:18
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/formazione-e-sicurezza-sul-lavoro-intervista-ing-pomini/

ROMA - *"Dieci domande per un centro ANFOS"*. *Questa volta
abbiamo intervistato l'ing. Roberto Pomini* responsabile del centro
di formazione *Vericert S.r.l.* di Ravenna, società costituita da
tecnici e ingegneri professionisti esperti nei settori della
certificazione, della progettazione, delle verifiche tecniche e dei
sistemi di qualità. Scopo della società è fornire ai clienti
servizi di formazione, certificazione, verifica e supporto tecnico in
modo rigoroso, rapido e competente.

*Di cosa si occupa il suo centro di formazione?*

Il centro di formazione Vericert si occupa sia di formazione
obbligatoria, come recentemente ridefinita dall'accordo Stato -
Regioni, sia di formazione specifica per l'utilizzo di attrezzature
di lavoro.

*Da quanto tempo opera in questo settore?*

Vericert S.r.l. opera nella formazione da alcuni anni ma nell'ultimo
anno ha rafforzato il suo impegno in questo settore grazie alla
collaborazione con ANFOS. Questo rapporto di collaborazione ha
permesso a Vericert di completare la propria proposta alla clientela
in quanto ente esperto, e di configurare una reale offerta operativa
di implemento delle conoscenze aziendali, senza però perdere di vista
la propria mission originaria, che è quella di organismo di
certificazione di prodotto, verifiche ispettive e prove.

*Quali corsi sono attivati presso il vostro Centro?*

Sono attivati circa una decina di corsi (RSPP, RLS, operatore
antincendio con rischio medio, operatore di cantiere industriale con
lavori in quota, operatore di Piattaforme di lavoro elevabili,
operatore di gru per autocarro, operatore di carroponte, operatore di
carrello elevatore, operatore di gru a torre, operatore di macchina
operatrice), e per mole di richieste la fanno da padrone i corsi
legati alle attività di sollevamento materiali e persone.

*La vostra società eroga anche altri servizi?*

Vericert come detto è organismo notificato di terza parte di tipo A
per certificazione e ispezione su prodotti. Accanto a
quest'attività cogente a volte da parte della committenza c'è la
richiesta volontaria di servizi aggiuntivi, che possono essere
richieste di rassicurazioni normative e tecniche, ma spesso sono anche
richieste di supporto esperto per la formazione del personale addetto
a certe attrezzature pericolose e a certe mansioni di rilevanza.

*Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da
parte delle aziende?*

Sono anzitutto quelle cogenti (RSPP, RLS, Antincendio) ma ultimamente
soprattutto quelle legate all'utilizzo di macchinari e mezzi tecnici
che hanno rischi residui elevati e che non possono essere affidati a
personale impreparato, che non abbia assimilato quanto indicato nei
manuali d'uso ma soprattutto che non abbia familiarizzato con le
stesse. Non va dimenticato che in questo senso il Testo Unico della
sicurezza carica di responsabilità il datore di lavoro ma anche
preposti e lavoratori e inoltre la Direttiva macchine  2006/42/CE e
la norma tecnica EN 12100: 2010 impongono l'obbligo del manuale d'
uso e la presa in carico di responsabilità da parte
dell'utilizzatore in merito ai rischi residui segnalati, per cui chi
opera con una macchina deve predisporre adeguate misure tecniche ed
organizzative onde minimizzare i rischi segnalati; anche le macchine
non CE implicano un percorso di riqualificazione e di formazione
all' uso corretto (Vedasi Allegato V e VI del D. Lgs. 81/08).

*Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?*

Il mercato, soprattutto quello italiano, è arrivato con ritardo alla
conoscenza, ma soprattutto alla reale applicazione, delle normative
relative alla sicurezza, capendo con ritardo che un prodotto sicuro
non necessariamente implica un maggior costo o una minor vendibilità,
che un operatore esperto non è solo un costo ma è una risorsa,
quindi ancora oggi l' esigenza è quella di conoscere quali obblighi
e responsabilità siano in capo alle figure che gestiscono il processo
produttivo e l' ambiente di lavoro; molte aziende non hanno
struttura per conoscere il panorama normativo e per predisporre la
formazione, in questo senso riteniamo sia ben visto chi operi con
serietà per uno scambio di informazioni relativamente ad un mondo
più sicuro.

*Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della
sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?*

I datori di lavoro sono le figure più cariche di responsabilità del
panorama produttivo e operativo, per quanto anche le altre figure
operative siano state responsabilizzate. Sono soprattutto loro ad
avere la mission del sostenere la loro azienda sul mercato, di far
restare i prodotti competitivi, di produrre in qualità, di rispettare
gli impegni, di sopravvivere economicamente, di avere idee innovative,
di mantenere la voglia del rischio. In questo senso un aiuto per la
sicurezza e per la formazione è la richiesta primaria che avanzano,
almeno dall'idea che ci siamo fatti noi, ma soprattutto devono
potersi fidare, e ciò avviene se l'intervento di supporto sia
qualificato.

*Perché ha deciso di associarsi ad ANFOS?*

Perché ANFOS si è dimostrata fin dai primi contatti una struttura
dall'approccio rapido e pragmatico, col tasso giusto di
burocratizzazione della propria presenza, capace di riconoscere le
professionalità degli interlocutori e con predisposizione
all'accoglienza di proposte di corsi anche innovativi.

*Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?*

È indubbiamente predisporre una buona base teorica del corso e
secondariamente una buona casistica di esempi, soprattutto in
relazione agli usi scorretti e agli incidenti che hanno generato. È
necessario fare capire che la formazione per la sicurezza non è solo
una chiacchiera, che comportamenti non conformi sono problemi reali
che generano situazioni pesanti, che la mancata concentrazione
sull'uso dell'attrezzatura non è solo un fatto individuale ma
nella misura in cui coinvolge altri diventa un fatto sociale. È
importante poi una buona capacità del formatore di ascoltare
l'uditorio.

*Cosa pensa della normativa riguardo alla formazione per la sicurezza
in Italia (Testo Unico 81 del 2008 e decreto legislativo 106/2009)?*

La normativa sulla formazione in Italia è adeguata, ma è ancora in
elaborazione, il sentore è che si vada verso una complicazione
notevole, soprattutto per un eccessivo monte ore delle prove pratiche,
quando la realtà dei fatti è che gli operatori come capacità di
manovra delle macchine sono spesso più esperti dei formatori, le
carenze invece si registrano soprattutto sulla parte teorica, sui
comportamenti vietati, sulle motivazioni che portano a vietare gli
stessi comportamenti, … quindi la speranza è che non crescano a
dismisura i costi sulle spalle dei datori di lavoro per
l'espletamento di corsi gonfiati da incombenze non necessarie
perché già patrimonio dell'utilizzatore.

vedi l'originale (Formazione e sicurezza sul lavoro, intervista ing. Pomini) su: http://www.mog231.it/formazione-e-sicurezza-sul-lavoro-intervista-ing-pomini/

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