giovedì 9 febbraio 2012

MOG 231

Ministero del lavoro, risultati attività vigilanza 2011
pubblicato il: 9 febbraio 2012 alle ore 12:43
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/ministero-del-lavoro-risultati-attivita-vigilanza-2011/

ROMA - Illustrati in conferenza stampa lo scorso 7 febbraio, i
risultati dell'attività ispettiva svolta dal *ministero del Lavoro
e dagli enti previdenziali INPS, INAIL ed ENPALS* nel 2011.

Nel corso del 2011 sono state ispezionate un totale di *244.170
aziende*, numero che rappresenta neanche il 10% delle aziende su tutto
il territorio nazionale che sono circa 2 milioni. Tra le aziende
sottoposte a verifica *149.078*, cifra che corrisponde al 61% del
totale, è risultato irregolare.

Sono 278.268 i lavoratori riscontrati non in regola, tra cui 105.279,
il 38% del totale, i lavoratori al nero.

Le irregolarità rilevate hanno determinato un recupero contributivo
pari a *1.225.165.438 euro*, da sottolineare però che si tratta di
somme "accertate"  e non di somme "riscosse".

Per quanto riguarda l'attività ispettiva svolta nello specifico
dagli organi di vigilanza del ministero del Lavoro la lettura dei dati
permette di fare alcune riflessioni. Prima fra tutte emerge la
necessità di *pianificazione dei controlli*: la sproporzione tra
risorse umane che si possono impiegare e il numero di aziende da
controllare obbliga a fare un'attenta analisi del tessuto produttivo
nei diversi contesti e di valutare di caso in caso gli ambiti che
presentano maggiori criticità e richiedono una assidua attività di
vigilanza. Sulla base di questo principio è quindi stata predisposta
la programmazione delle attività ispettive come illustreremo più
oltre.

In estrema sintesi l'analisi dei risultati sull'attività
complessiva sottolinea il successo di alcune direzioni intraprese tra
cui ad esempio estendere i controlli ad azienda di ogni dimensione per
far emergere irregolarità laddove più spesso si annidano e ricorrere
se necessario al provvedimento di *sospensione imprenditoriale* che si
è mostrato un ottimo strumento per promuovere la regolarizzazione.

Tra i risultati da analizzare si rileva che i dati del 2011 mostrano
una *flessione dell'8% per l'impiego di lavoratori in nero*.
Importante però evidenziare che le cause di questa flessione vanno
ricercate nell'entrata in vigore del cosiddetto *Collegato Lavoro*,
decreto che sancisce la punibilità del lavoro nero solo in caso di
lavoro subordinato.

Sulla base dei risultati raggiunti nell'anno appena trascorso il
ministero del Lavoro e l'INAIL hanno pertanto stilato i *documenti
di programmazione per l'anno 2012* entrambi connotati dalla
necessità di rendere l'attività ispettiva fortemente selettiva e
qualitativa al fine di ottimizzare gli sforzi e valorizzare al massimo
le risorse disponibili.

Il ministero del Lavoro ha individuato alcuni specifici *fenomeni di
rilievo economico-sociale cui destinare le attività di controllo*. 
Al primo posto il ministero pone il contrasto al *lavoro nero* con
particolare attenzione al contrasto dell'impiego di lavoratori
clandestini extracomunitari, fenomeno particolarmente diffuso in
alcuni comparti lavorativi quali quello dell'edilizia e
dell'agricoltura soprattutto in alcune aree del meridione.

Massima vigilanza sarà poi applicata ai sistemi di *appalti e
subappalti* e alla corretta qualificazione dei rapporti di lavoro con
l'obiettivo di verificare la corretta applicazione dei contrati di
lavoro flessibili o atipici.

Una costante azione ispettiva sarà svolta in materia di *occupazione
irregolare dei minori* soprattutto per vigilare sul divieto di
impiegare minori in lavorazioni pericolose, faticose e malsane.

Azioni di vigilanza saranno inoltre svolte per contrastare fenomeni di
*discriminazione di genere* e nella tutela dei disabili per vigilare
la copertura dell'aliquota obbligatoria di unità appartenenti alle
categorie protette. Altri settori sottoposti a controllo saranno il
mondo cooperativo e il comparto degli autotrasporti.

Per quanto riguarda invece la vigilanza tecnica il ministero
concretizza in due ambiti di intervento la *vigilanza in materia di
sicurezza sul lavoro ai sensi del D. Lgs. 81-08*: il settore delle
ferrovie, in accordo a quanto disposto in sede di coordinamento
regionale, e il settore edile, dove accertamenti tecnici e
amministrativi devono andare di pari passo e dove i controlli devono
essere estesi a imprese anche di piccole dimensioni.

Per quanto riguarda il documento di programmazione dell'INAIL questo
conferma gli orientamenti già delineati negli anni passati e
sottolinea l'importanza di basare l'attività ispettiva su una
*attività propedeutica di business intelligence* volta a individuare
settori, categorie e aziende che presentano specifici indicatori di
rischio. Le verifiche svolte dall'INAIL si rivolgeranno pertanto
all'edilizia, ai pubblici esercizi, ai possessori di apparecchiature
radiologiche, alle aziende con denuncia salari pari a zero e ai
"differenziali contributivi" cioè tutti coloro che hanno
dichiarato all'INAIL retribuzioni inferiori di quelle dichiarate
all'inps.

Per migliorare l'efficacia dell'azione ispettiva l'istituto
predisporrà delle *"liste di censimento"* di aziende e soggetti
sconosciuti all'Inail che riguarderanno: imprenditori cinesi, asili
nido privati, piccola pesca, soci di società e collaboratori
familiari di imprese artigiane.

Per contrastare il lavoro sommerso e irregolare i controlli
dell'INAIL si rivolgeranno al commercio ambulante, alle aree
portuali, agli stabilimenti balneari e al settore dei trasporti e
della logistica.

*Per approfondire:* Risultati attività di vigilanza anno 2011, tutti
i documenti sul sito del ministero del lavoro.

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vedi l'originale (Ministero del lavoro, risultati attività vigilanza 2011) su: http://www.mog231.it/ministero-del-lavoro-risultati-attivita-vigilanza-2011/

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