pubblicato il: 1 marzo 2012 alle ore 12:29
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/alcol-e-problemi-alcolcorrelati-relazione-min-salute-in-parlamento/
ROMA – Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha trasmesso ai
presidenti di Camera e Senato l' *"VIII Relazione al Parlamento
sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in attuazione della
legge-quadro 125/2001 in materia di alcol e problemi correlati al
consumo di alcol"*.
La relazione si riferisce agli interventi effettuati nel corso degli
anni 2009 e 2010, con aggiornamento al 2011 per quanto attiene agli
interventi del Ministero della Salute.
Il documento si sviluppa in più di duecento pagine e, a partire
dall'illustrazione del quadro epidemiologico, espone tutti gli
aspetti legati al *consumo di alcol*, ai problemi alcol correlati e
agli intereventi di prevenzione e cura: dalla spesa farmaceutica, alla
strutturazione dei servizi e ai progetti di prevenzione realizzati sia
su scala nazionale che regionale.
A livello prettamente sanitario la relazione mette in luce due dati
positivi: sono in diminuzione le morti causate da patologie alcol
correlate e sono sempre di più le persone che si sottopongo a
percorsi terapeutici di recupero e disintossicazione, ma il quadro
epidemiologico evidenzia nuove emergenze e obiettivi da raggiungere
per prevenire e ridurre i danni legati all'abuso dell'alcol nella
popolazione italiana.
Quella che emerge dalla relazione in merito al consumo di alcol in
Italia è una situazione in rapido *cambiamento per fascia d'età
dei consumator*i, per sostanze alcoliche più diffuse e per abitudini
al consumo diverse: nell'ultimo decennio è fortemente aumentato il
*consumo di alcol tra i giovani*, è diffusa l'abitudine al
consumo, oltre che di vino, anche di birra, superalcolici, aperitivi e
amari e si è affermata l'abitudine di bere fuori pasto e con
frequentazioni occasionali.
Sono *8.600.000* le persone in Italia che assumono alcolici senza
rispettare i limiti posti dalle agenzie della salute: il 25,4% degli
uomini e il 7,3% delle donne della popolazione nazionale di età
superiore agli 11 anni.
Anche se l'Italia a livello europeo si pone nei posti più bassi
per consumi di alcol e ai posti più alti per numero di astemi
l'abuso di alcol rappresenta un problema sanitario e sociale di
rilievo.
Particolarmente preoccupante appare la situazione riscontrata nel
mondo giovanile dove sono significativamente aumentati i consumi fuori
pasto e modificate le abitudini al consumo. Nella fascia di età
*18-24 anni* i consumatori fuori pasto sono passati dal 33,7% al 41,9%
e tra i giovanissimi di *14-17 anni* dal 14,5% al 16,9%. Nella fascia
dei giovanissimi negli ultimi quindici anni il numero delle ragazze
che consumano alcol fuori pasto è quasi triplicata.
Molto diffusa tra i giovani è la pratica del *"binge drinking*" vale
a dire il consumo di numerose unità alcoliche in un breve arco di
tempo che nel 2010 ha riguardato il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle
donne. Si tratta di abitudini che oltre alla salute del bevitore
mettono a rischio la sicurezza sociale soprattutto quando si legano a
situazioni in cui il bevitore si mette alla guida o svolge una
attività lavorativa e può quindi essere causa di incidenti gravi che
possono anche coinvolgere altre persone.
Fenomeni come il "binge drinking" nei giovani possono poi legarsi ad
assenze scolastiche , peggioramento delle prestazioni, aggressività,
violenza, deterioramento delle relazioni sociali e influenze negative
sullo sviluppo cognitivo e emotivo. Infine va rilevato l'alcol tra i
giovani è spesso assunto a fine di sballo e per ricercare
l'ubriachezza. In questi contesti all'alcol vengono spesso
abbinate altre sostanze psicoattive che amplificano esponenzialmente i
danni fisici e espongono i ragazzi un alto numero di rischi.
"Tutti questi problemi richiedono interventi adeguati che il
Ministero ha cercato di promuovere negli ultimi anni tramite
*specifici programmi, piani di azione e progetti*. Si rendono
necessari approcci di prevenzione diretti sia alla popolazione
generale che alle diverse fasce di popolazione a rischio in relazione
all'età, al genere e alle altre variabili sociodemografiche
influenti. È necessario *informare e sensibilizzar*e più
capillarmente la popolazione adulta sui rischi derivanti dall'uso
dannoso di alcol, tenendo conto che la propensione al consumo appare
positivamente correlata a più alti livelli di scolarizzazione e che
nei genitori essa si correla ad una analoga propensione nei figli più
giovani. […] Appare necessario rafforzare tra i giovani la capacità
di *fronteggiare le pressioni sociali al bere in contesti
significativi* quali la scuola, i luoghi del divertimento, della
socializzazione e dello sport; ma anche sensibilizzare i *settori
della distribuzione e vendita di bevande alcoliche* sulla particolare
responsabilità che il loro ruolo comporta in relazione ai
giovani.[…] È anche necessario programmare efficaci interventi di
*intercettazione precoce del consumo giovanile a rischio*,
accompagnandoli con appropriati interventi di sostegno e motivazione
al cambiamento, secondo la strategia già sperimentata a livello
internazionale ed europeo e recepita nel nuovo Piano Sanitario
Nazionale."
*Per approfondire:* Relazione annuale al Parlamento su alcol e
problemi alcol correlati.
vedi l'originale (Alcol e problemi alcolcorrelati, relazione min. Salute in Parlamento) su: http://www.mog231.it/alcol-e-problemi-alcolcorrelati-relazione-min-salute-in-parlamento/
Nessun commento:
Posta un commento