mercoledì 14 marzo 2012

MOG 231

Monitoraggio salute asfaltatori tramite idrossiprene urinario e ambienti confinati
pubblicato il: 14 marzo 2012 alle ore 12:28
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/monitoraggio-salute-asfaltatori-tramite-idrossiprene-urinario-e-ambienti-confinati/

ROMA - Pubblicato nel volume 2, numero 1 della rivista scientifica
*Prevention&Reserach* lo studio *"Monitoraggio biologico mediante
1-idrossipirene urinario in asfaltatori: confronto tra lavorazioni in
esterno e in ambiente confinato"* a cura di Andrea Battaglia,
dell'Unità operativa di Medicina del lavoro della Fondazione
Salvatore Maugeri e di Alberto Battaglia di AMLAV, Associazione dei
medici del lavoro della Provincia di Varese.

Lo studio ha l'obiettivo di valutare l'efficacia della presenza di
idrossipirene nelle urine come descrittore dell'*esposizione agli
idrocarburi policiclici aromatici (IPA)*, un gruppo di sostanze
chimiche cancerogene che si producono con la combustione incompleta di
petrolio, carbone, gas e altre materie organiche tra cui gli alberi
durante un incendio. Fonti rilevanti di idrocarburi policiclici
aromatici sono anche i fumi domestici, i veicoli, le industrie
metallurgiche, l'estrazione di carbone e metalli, la produzione di
asfalto, e i distributori di combustibile.

Gli IPA *si liberano in particolare durante i lavori di asfaltatura*,
possono essere volatili ed essere inalate dai lavoratori. Le
condizioni di lavoro cui sono sottoposti gli operai  a causa delle
alte temperature cui si realizza l'operazione, sottopone questi a
una massiccia esposizione. Si sprigionano dal bitume che fa da legante
nelle opere da asfaltatura e l'esposizione può avvenire sia
attraverso esposizione a fumi di bitume aerodisperso  ma anche a
causa di contatto cutaneo con il bitume. Sono inoltre emessi dagli
scappamenti delle automobili o presso le pompe di benzina.

Lo studio è stato condotto monitorando l'escrezione urinaria di 108
lavoratori che operavano alle opere di asfaltatura con diverse
mansioni: *addetto alla stesura manuale, addetto alla vibrofinitrice,
addetto al rullo, addetto polivalente*.

I lavoratori sono stati monitorati durante attività di asfaltatura
svolte all'aperto e in tunnel.
Importante sottolineare che tutti i lavoratori monitorati hanno
eseguito le loro mansioni adottando tutte le precauzioni, protezioni e
norme di igiene personale e del lavoro indicate nel "Vademecum per
il miglioramento della sicurezza e della salute di lavoratori nelle
opere di asfaltatura"  della Regione Lombardia. Tra le indicazioni
conenute nel documento figurano ad esempio:

* "evitare il contatto con apparecchiature sporche e con
l'emulsione bituminosa, con olio lubrificante, gasolio e grassi,
in particolare durante la pulizia e la manutenzione degli
automezzi;

* non indossare indumenti di lavoro sporchi o contaminati: prevedere
il loro lavaggio periodicamente;

* non porre a contatto i propri vestiti con le tute e indumenti da
lavoro;

* non mangiare cibi e bevande e non fumare durante la produzione e
messa in opera di conglomerato bituminoso;

* indossare tute da lavoro complete, oppure pantaloni lunghi con
maglietta o camicia a maniche lunghe, che devono assicurare una
idonea protezione dagli agenti atmosferici (giubbotto);

* indossare tuta monouso in tyvek in caso di spruzzatura manuale di
emulsione bituminosa;

* indossare occhiali con protezione anche laterale in caso di
spruzzatura manuale di emulsione bituminosa;

* indossare facciale filtrante antipolvere di classe 2 con filtro in
carbone attivo (FFP2SL) in caso di stesa di asfalto su strade in
particolari situazioni (gallerie, ecc.) o stesa di asfalto su
marciapiedi in particolari situazioni (sottopassi, ecc.);

* organizzare un programma di pulizia, manutenzione e verifica
dell'efficienza dei DPI con appropriati controlli periodici ed
al termine di ogni utilizzo, assicurando l'immediata
sostituzione ove necessario.

I lavoratori sono stati sottoposti ad esame delle urine in diversi
momenti per poter operare un confronto e desumere la significatività
delle variabili. Sono stati messi a confronto i *valori di
idrossipirene rilevati dopo 2 giorni di asfaltatura con i valori
raccolti dopo 2 giorni di inattività*. Sono stati inoltre eseguiti
comparazioni tra lavoratori fumatori e non fumatori. Infine è sta
monitorata la possibile differenza di concentrazione di idrossipirene
in lavoratori impiegati in realizzazioni di pavimentazioni stradali
all'aperto e in lavori di asfaltatura in luoghi confinati quali
gallerie.

Dallo studio si rileva che non si riscontrano significative differenze
nel dosaggio dell'1-OHP, idrossipirene, dopo asfaltatura rispetto
all'1-OHP dopo inattività, eseguito nei medesimi soggetti, e anche
non si rilevano differenze tra fumatori e non fumatori. Importante
rilevare invece che differenze significative si riscontrano nel gruppo
di *lavoratori impiegati in ambienti confinati* per i quali
l'esposizione a IPA è notevolmente maggiore in quanto in ambienti
scarsamente ventilati gli IPA aereodispersi posso accumularsi.

In conclusione , riprendendo l'obiettivo della ricerca gli studiosi
hanno quindi rilevato che l'idrossipirene, 1-OHP urinario, è un
indicatore che può essere utile solo nel monitoraggio di lavoratori
esposti in  modo massiccio a inalazione di fumi di bitume, come
avviene durante le operazioni di asfaltatura in luoghi confinati. In
caso di esposizioni più basse come ad esempio nei cantieri stradali,
gli incrementi nella escrezione urinaria dell'indicatore, pur
presenti, non assumono significatività statistica.

*Per approfondire:* Monitoraggio biologico mediante 1-idrossipirene
urinario in asfaltatori: confronto tra lavorazioni in esterno e in
ambiente confinato.

vedi l'originale (Monitoraggio salute asfaltatori tramite idrossiprene urinario e ambienti confinati) su: http://www.mog231.it/monitoraggio-salute-asfaltatori-tramite-idrossiprene-urinario-e-ambienti-confinati/

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