giovedì 15 marzo 2012

MOG 231

Quaderni medicina lavoro sicurezza prevenzione, il curatore prof. Messineo ASL RMH
pubblicato il: 15 marzo 2012 alle ore 13:45
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/quaderni-medicina-lavoro-sicurezza-prevenzione-il-curatore-prof-messineo-asl-rmh/

ROMA - È uscita per la Società Editrice Universo la collana
*"Quaderni di medicina ed igiene del lavoro, sicurezza e
prevenzione"*, collana curata dal *prof. Aogstino Messineo e dal
prof. Luigi Marsella*, rispettivamente direttore del Dipartimento di
prevenzione ASL RMH (Castelli Romani) e professore associato di
Medicina legale Università di Tor Vergata, Roma.

Secrets, nozioni sintetiche, risposte concise ed esaustive a domande
chiare e precise. Brevi compendi illustrati, dalla foliazione che
oscilla tra le 50 e le 100 pp. Questa la forma scelta dalla casa
editrice e dai curatori, per una collana che dovrebbe comprendere -al
termine del ciclo- all'incirca trenta opere. *"Sicurezza e
fitosanitari", "Normativa prevenzione e attuazione della prevenzione
incendi e dei piani di evacuazione", "Attività ruolo e funzioni del
medico competente, la sorveglianza sanitaria", "Il primo soccorso in
azienda", "Sicurezza alimentare"*.

Questi i titoli dei primi sei libri  pubblicati ai quali seguiranno a
breve pubblicazioni con il concorso interdisciplinare  di, igienisti,
giuristi, ingegneri, biologi, chimici, fisici, che - di volta in volta
- saranno chiamati a contribuire per la disamina di aspetti di propria
specifica competenza. La collana è indirizzata in particolare agli
studenti dei corsi di Laurea delle professioni sanitarie, a RSPP,
medici in formazione e cultori della prevenzione. Volumi che aspirano
a un utilizzo agile, in tempo reale, pratico. A un uso differenziato e
segmentato utile al sostegno di esigenze concrete, lavorative e
formative.

Abbiamo intervistato uno dei due curatori dell'intera opera, il
prof. Agostino Messineo.

-

La *sicurezza sul lavoro* è una disciplina molto complessa,
articolata. L'attuale testo di riferimento, il D.Lgs 81/08  (Testo
unico) è un esempio di tale complessità. È un testo che dettaglia,
e si riferisce a  306 articoli , situazioni a rischio diverse e in
coda ha ben 51 allegati per diverse centinaia di pagine che si
riferiscono a situazioni molto specifiche avendo sintetizzato e di
fatto riunito molte delle precedenti normative – ora abrogate –
redatte fin dal 1955 . Un testo lungo e complesso insomma, di non
semplice e agile lettura. Alcuni allegati rischiano a volte di restare
sconosciuti, non letti e poco sono applicati alle necessità e forse
alle voglie di chi a esso deve riferirsi.

*Da qui nasce l'idea della collana, strutturata in compendi, libri
agili e brevi, con illustrazioni e un struttura che richiama la
modalità FAQ.*

Si, l'idea nasce da un principio simile. I "Quaderni di medicina
ed igiene del lavoro, sicurezza e prevenzione" sono strutturati come
dei *secrets*, mutuando il termine dalla tradizione editoriale
anglosassone. Domande chiare e risposte altrettanto chiare,
definitive. Spero vengano percepiti come dei libri dall'utilizzo
immediato, che è il destino per il quale sono stati e verranno
pubblicati. Che vengano utilizzati quindi a supporto di pareri, di
programmi formativi, di discussioni sul posto e negli ambienti di
lavoro.

Per questo motivo abbiamo scelto un approccio  multidisciplinare, che
porterà alla pubblicazione di decine di compendi, realizzati insieme
per quanto possibile da differenti esperti, da tecnici, medici,
giuristi, chimici, addetti alla comunicazione. Vogliamo affrontare con
punti di vista differenti ma ad ampio spettro e sotto vari aspetti, le
realtà in cui si opera e si fa prevenzione; ogni tema è indagato
sotto molteplici sfaccettature in modo che sia fornita una panoramica
completa delle criticità e della prevenzione sui rischi sul lavoro e
sull'igiene alimentare.

 

Prof. Agostino Messineo, direttore Dipartimento di prevenzione ASL
RMH.

 

*Abbiamo elencato nella presentazione dell'opera completa, i primi 5
volumi, che ricordiamo essere curati ognuno da gruppi di specialisti
differenti, sotto la supervisione dei curatori dell'intera collana.
Quali saranno gli argomenti dei prossimi compendi.*
Stanno per essere pubblicati volumi riguardanti i *DPI*, la
*comunicazione in azienda*, le *vessazioni*, le *radiazioni ottiche
artificiali* con approfondimenti sulla poco nota *sindrome
dell'occhio secco dei saldatori*, i rischi per i lavori *indoor*,
l'*amianto*, l'*alcol*, la *droga*.

*A chi è destinata l'opera.*

Ai tecnici della prevenzione, ai corsi di laurea, agli RSPP. Ai quadri
intermedi del lavoro. Abbiamo rilevato infatti che è predominante la
mole di pubblicazioni, opuscoli, materiale informativo destinato ai
lavoratori rispetto a quella destinata ai quadri intermedi. RSPP per
esempio, RLS, che poi è il personale a contatto con gli ambienti e i
rischi sul lavoro che spesso deve fare scelte critiche, personale
quindi che necessita, come sappiamo, di formazione adeguata e
comprovata, è meno ricordato nei programmi e nelle iniziative di
sensibilizzazione. E quindi abbiamo deciso di rivolgersi in
particolare modo a loro.

*Verranno pubblicati anche su altri supporti, che non siano il
cartaceo.*

Credo proprio di si. A tale proposito vorrei invitare chi vuole a
visitare il sito della ASL RMH. Un sito che teniamo costantemente
aggiornato con *dati su infortuni, malattie professionali, ricerche su
malattie anche non tabellate* e fenomeni rilevanti del nostro
territorio e che riguardano la salute dei lavoratori e in grande la
salute dei cittadini dell'area dei castelli romani. Quindi anche la
qualità dell'aria, dell'acqua, che qui ricordiamo essere stata
oggetto di contaminazione da Arsenico, della vita quindi.

*Siamo andati sul sito. Contiene molte informazione, slide, ricerche,
report di attività di vigilanza e di sensibilizzazione.*

Uno degli ultimi documenti prodotti e pubblicati riguarda per esempio
i rischi per le attività metal meccaniche, in particolare i rischi
nella *saldatura*. Sono slide utilizzate in uno dei nostri interventi
nel corso del recente "74° Congresso nazionale SIMLII". Abbiamo
analizzato il fenomeno delle patologie correlate ai *R.O.A*.
riservando particolare attenzione a una sindrome poco nota ma che
abbiamo rilevato interessare un'alta percentuale di addetti alla
saldatura. Parliamo della sindrome dell'occhio secco.

Una sindrome diffusa, collegata all'uso poco attento dei DPI o
all'uso di DPI non adeguati. Comporta l'infiammazione, la costante
sensazione di aver qualcosa negli occhi, irritazione. Si tratta di una
patologia non tabellata come malattia professionale, quindi non
denunciata e ancora sommersa. Il nostro lavoro consiste nel portare a
galla tali sindromi, censirle, schedarle e sperare che vengano prese
misure preventive adeguate e ne venga quantificato il danno.

Quello metalmeccanico è comunque un settore migliorato dal punto di
vista degli infortuni e delle malattie professionali, grazie
all'introduzione di norme aggiornate e alla maggiore attenzione
riservata alla sicurezza. In un'altra slide, riportiamo per esempio
dati che comparano l'andamento dei tipi di infortunio nel lasso di
tempo che intercorre tra la 626 del '94 e il Testo unico del 2008. I
dati mostrano come, solo per citare due casi, siano diminuiti gli
incidenti nel metalmeccanico e siano invece cresciuti di molto gli
*incidenti in itinere*. Segno questo che i tempi cambiano le tipologie
di rischio e occorre essere tempestivi e adeguati.

Oggi l'incidente in itinere è oggetto di prevenzione da parte di
molte strutture e gli incidenti stradali sono oggetto di studio e di
prevenzione più di ieri; le cause, che possono andare dai turni di
lavoro, all'assunzione di sostanze d'abuso sono individuate e
dibattute  in molti corsi di formazione. La Società italiana
medicina del lavoro sta ad esempio approntando per il rischio del
trasporto delle merci delle linee guida dedicate e prossime alla
pubblicazione.

Altre criticità che posso segnalare sono ad esempio inerenti
l'*agricoltura*, dove l'uso di mezzi e macchine da lavoro non
protette e non protettive causano frequenti incidenti di cui molti
mortali.

*Un settore che si segnala infatti per incidenti frequenti,
settimanali.*
Un *settore ad alto rischio*. Due anni fa abbiamo attivato un
programma destinato agli agricoltori e alle aziende agricole. Una
check list, anonima, dalla quale desideravamo ricevere informazioni
utili sullo stato di sicurezza e di consapevolezza del settore. Un
programma che potremmo utilizzare come esempio di un buon *approccio
tra gli organi di vigilanza e l'azienda*. Appena somministrata la
check list alta è stata la diffidenza.  Abbiamo quindi inviato alle
stesse aziende degli opuscoli informativi riguardanti i rischi del
settore, in maniera tale da illustrare agli addetti pericoli e
problemi che avevano intorno e cosa quindi avrebbe potuto segnalarci.
Quando siamo tornati a verificare la stessa check list, la risposta è
stata positiva. Si sono rilevati sensibili e positivi risultati.

Credo possa essere un paradigma sul ruolo di ASL e istituzioni
sanitarie, che debbono avere e debbono essere percepite prima come
supporti, fonti di informazione e quindi anche come controllori. Può
essere stato utile illustrare una modalità operativa, integrata che
riesca a far percepire la sicurezza come investimento e necessità.
Non come mero onere.

*Qual è la situazione geneale del territorio di sua competenza.*

Le grandi aziende si sono adeguate bene, avendo più disponibilità
economiche e potrei dire anche una reputazione, si sono dotate
generalmente di strutture e modalità consone e adeguate. Le maggiori
criticità sono invece nelle piccole aziende, soprattutto
nell'edilizia, nel chimico e farmaceutico. Qui occorre lavorare
ancora sia come *formazione sia come vigilanza*. La sicurezza, e
soprattutto in questi tempi di crisi, viene poco sentita, non è
sentita un dovere primario e non come un investimento. C'è *poca
forza economica* e questo comporta risparmio sulla prevenzione. Alla
poca forza economica potremmo poi accostare poca capacità sodale,
poco slancio nell'unirsi in consorzi per investire per la sicurezza.

A mio modo di vedere infine queste criticità sono dovute anche alla
carenza di personale ispettivo. Siamo pochi e quindi poco presenti sul
territorio. Essendo poco presenti le aziende non ci percepiscono in
maniera concreta, non ci vedono abbastanza e quindi pensano che si
possa andare avanti senza sicurezza e in modo irregolare. Il mio
servizio ha disposizione 10 ispettori su 500.000 abitanti. Un numero
irrisorio. Pensi che nel controllo sugli alimenti, abbiamo fin'ora
verificato 1.000 aziende su 8.000. Senza contare gli esercizi
completamente sommersi, o border line. (Segnaliamo convegno:
"Sostanze chimiche presenti negli alimenti: un pericolo in
agguato?" Convegno Albano Laziale il 22 e 23 marzo, Villa Altieri).

*C'è amianto? Ci sono zone da bonificare?*

Il territorio è vasto e presenta quindi una moltitudine di fattori di
rischio. Per quanto riguarda l'amianto si, ci sono intere zone da
bonificare nell'area industriale di Pomezia. È stato censito e
mappato il territorio tramite una ricognizione aerea e rilevato come
lì sia elevata la presenza di eternit e scarti da amianto da
rimuovere, strutture da bonificare. Si tratta di un punto critico, di
un territorio articolato e con differenti problematicità
potenzialmente dannose e sulle quali vigilare. Ad esempio ,tutti
ricordano la vicenda dell'arsenico nelle acqua nella zona di
Velletri e Albano, bonificate in parte con la deviazione delle acque
del Simbrivio, che hanno diluito la concentrazione e garantito di
nuovo la potabilità. Il Radon poi di derivazione vulcanica esala in
alcune zone intorno a Marino, Ardea. Infine il traffico. Siamo un
territorio ad alta densità, immediatamente fuori Roma, con arterie e
vie consolari intasate. Un territorio quindi complesso, e sul quale
approntiamo misure preventive e di vigilanza ogni volta calibrate per
tentare di migliorare la qualità della vita. Un territorio sul quale
non si può più agire con modi negativi per l'ambiente e per le
persone tanto da giustificare pareri negativi sull'ipotesi di
Ampliamento di discariche o collocazione di inceneritori.

vedi l'originale (Quaderni medicina lavoro sicurezza prevenzione, il curatore prof. Messineo ASL RMH) su: http://www.mog231.it/quaderni-medicina-lavoro-sicurezza-prevenzione-il-curatore-prof-messineo-asl-rmh/

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