lunedì 12 marzo 2012

MOG 231

ISPRA, pubblicato "Rapporto sui rifiuti speciali 2011″
pubblicato il: 12 marzo 2012 alle ore 12:21
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/ispra-pubblicato-%e2%80%9crapporto-sui-rifiuti-speciali-2011%e2%80%b3/

ROMA - Disponibile online sul sito dell'*ISPRA*, Istituto superiore
per la Protezione  e la Ricerca ambientale, il *"Rapporto sui rifiuti
speciali edizione 2011''*.

Nel 2009 la produzione di rifiuti speciali, e cioè quelli prodotti da
attività agricole e agro-industriali, dalle attività di demolizione,
costruzione, da lavorazioni industriali e artigianali, dalle attività
commerciali e di servizio, e quelli derivanti dalla attività di
recupero e smaltimento di rifiuti, dalla potabilizzazione e
trattamento delle acque e da attività sanitarie, è *diminuita del
7,3% rispetto all'anno precedente* con una riduzione di 10,1
tonnellate di rifiuti speciali prodotti. Tra questi in proporzione è
più  forte la diminuzione dei *rifiuti speciali pericolosi (8,6%)*
che di quelli non pericolosi (7,1%)

Gli esperti ravvisano nella crisi economica e nella diminuzione del
PIL la causa di questa riduzione: la *produzione di beni si è
fermata* e con loro anche la produzione di rifiuti.

Il rapporto illustra tutti i dati pervenuti in merito a *origine dei
rifiuti speciali e loro gestione*.

I *rifiuti speciali non pericolosi* sono stati prodotti in grande
parte da costruzioni e demolizioni (49,8% del totale ) e da attività
manifatturiere (25,8%). Il 16, 9% è invece il dato riferito alla
quantità di rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento.

I *rifiuti speciali pericolosi* per oltre la metà del totale (52,9%)
sono stati prodotti dal settore manifatturiero. Il 71,4% (3,9 milioni
di tonnellate) dei rifiuti pericolosi prodotti da questo settore
deriva dall'industria chimica della raffinazione e della
fabbricazione di prodotti chimici, articoli in gomma e materie
plastiche.

A questi si aggiunge una fetta pari al 22,7% attribuibile al settore
"servizi, commercio e trasporti", in cui vano conteggiate le auto
inviate demolizione  (1,6 milioni di tonnellate di veicoli ).

Il rapporto quindi procede a illustrare come sono state *trattate* le
oltre 135 milioni di tonnellate di rifiuti speciali complessivamente
gestiti in Italia nel 2009, di cui il 93% del totale non pericolosi e
il 7% (9,5 milioni di tonnellate) pericolosi:

* il 57,5% è stato avviato al recupero di materia;

* il 15,6% al trattamento chimico, fisico e biologico e
ricondizionamento dei rifiuti prima dello smaltimento;

* il 9,6% dei rifiuti è finito in discarica.

Per i rifiuti non pericolosi la più grande parte 69,6 milioni di
tonnellate, è stata avviata a recupero di materia, mentre 6,5 milioni
di tonnellate sono state destinate allo spargimento sul suolo a
beneficio dell'agricoltura e dell'ecologia. 18 milioni di
tonnellate di rifiuti sono state messe in riserva per procedere
successivamente a operazioni di recupero. Infine 29,4 milioni di
tonnellate sono andate allo smaltimento. Di queste 12,4 milioni sono
finite in discarica.

Queste invece le cifre che riguardano il tipo di *gestione per i
rifiuti pericolosi*: lo smaltimento ha interessato circa il 78% del
totale di rifiuti pericolosi (7,4 milioni di tonnellate) di cui il 72%
è stato sottoposto trattamento chimico fisico e l' l'8,2% dei
rifiuti è stato smaltito in discarica. La restante frazione di
rifiuti pericolosi è stato inviato a recupero. Di questa frazione:

* 602 mila tonnellate sono state trattate con processi di riciclo e
recupero dei metalli;

* 239 mila tonnellate, a processi di  riciclo e recupero di
sostanze organiche;

* 228 mila tonnellate sono state sottoposte a "riciclo/recupero di
altre sostanze inorganiche".

Infine il 5% del totale dei rifiuti speciali è stato *esportato
all'estero*, soprattutto in Germania, e 3,4 milioni di tonnellate di
rifiuti sono stati importati.

Focalizzando l'attenzione sullo smaltimento in discarica si rileva
che il *numero delle discariche attive nel 2009* è minore di quelle
del 2008 di 65 unità. Sul territorio nazionale nel 2009 sono presenti
506 discariche per rifiuti speciali, così suddivise: 239 discariche
per rifiuti inerti, 257 discariche per rifiuti non pericolosi e 10
discariche per rifiuti pericolosi. I rifiuti speciali inviati a
discarica nel 2009 sono stati 13 milioni di tonnellate, il 25% in meno
dell'anno precedente.

I dati rilevano al proposito delle forti *differenze territoriali*: al
sud la riduzione di conferimento in discarica è stato del 45%, al
nord del 29% mentre al centro, a causa dei lavori di realizzazione
della nuova linea della metropolitana di Roma il con ferimento di
rifiuti speciali in discarica è aumentato dell'8%.

Per i *rifiuti speciali inceneriti* nel 2009 si è registrata una
flessione del 14% rispetto all'anno precedente. Complessivamente
sono stati avviati a incenerimento oltre 939mila tonnellate di rifiuti
speciali di cui:

* 242mila tonnellate di  rifiuti pericolosi;

* 161mila tonnellate di rifiuti sanitari;

* 537mila tonnellate di non pericolosi.

Riguardo al *recupero energetico*, nel 2009, nei 529 impianti
industriali in esercizio che utilizzavano i rifiuti speciali come
fonte di energia sono stati utilizzate circa 2,1 milioni di tonnellate
di rifiuti, il 7% in meno dell'anno precedente.

Infine in controtendenza con le altre tipologie di rifiuti speciali,
per quanto riguarda i *RAEE*, rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche la produzione è aumentata del 13%.

*Per approfondire*: Rapporto Rifiuti Speciali - Edizione 2011.

vedi l'originale (ISPRA, pubblicato "Rapporto sui rifiuti speciali 2011″) su: http://www.mog231.it/ispra-pubblicato-%e2%80%9crapporto-sui-rifiuti-speciali-2011%e2%80%b3/

Nessun commento:

Posta un commento