martedì 23 luglio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Inquinamento atmosferico e cancro polmoni, dati progetto "Escape" su The Lancet" è stato pubblicato il giorno 23 luglio 2013 alle ore 11:30 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

TORINO – DoRS segnala che sono stati pubblicati nel numero del 10
luglio della rivista _The Lancet Oncology_ i risultati di uno studio
condotto da _Escape, European study of cohorts for air pollution
effects_, che ha interessato l'associazione tra esposizione a lungo
termine all'*inquinamento atmosferico e l'incidenza del cancro ai
polmoni* nelle popolazioni europee.

L'esposizione alle polveri sottili aumenta il rischio di contrarre
il cancro ai polmoni. Questo il risultato conclusivo dello studio,
effettuato sulla base i dati ottenuti in diciassette coorti cittadine
in nove Paesi europei, condotta seguendo 312.944 cittadini  per un
periodo medio di 12,8 anni.

Nello studio è stato valutato l'inquinamento atmosferico utilizzando
i modelli di regressione di uso del territorio per il particolato (PM)
con diametro inferiore a 10 micron (PM10), meno di 2,5 micron (PM2,5),
e tra 2,5 e 10 micron (PM coarse), fuliggine (PM2 · 5absorbance),
ossidi di azoto e due indicatori di traffico.

Sono 2095 le persone che hanno contratto un cancro nel periodo
dell'indagine: circa lo *0,67% della popolazione osservata*, 5
persone su 10.000 ogni anno.

Altro dato riportato dallo studio riguarda il fatto che per ogni
incremento di 10 microgrammi per metro cubo (µg/m3 ) di PM10, la
probabilità di contrarre un tumore ai polmoni aumenta del *22%*. Se
invece lo stesso aumento riguarda il PM 2,5 la probabilità di
contrarre un tumore ai polmoni aumenta del 18%. All'aumentare della
presenza di particolato PM10 e Pm 2,5, la probabilità di contrarre un
adenocarcinoma aumenta rispettivamente del 51 e del 55%.

Riportando il dato nella variabile*_aumento del traffico veicolare_*
lo studio ha rilevato che ogni incremento di 4.000 veicoli per
chilometro per giorno in un raggio di 100 metri da casa, aumenta il
rischio di contrarre il cancro ai polmoni del 9%.

Non viene invece rilevata correlazione tra aumento dell'incidenza
dei tumori ai polmoni e aumento di ossidi di azoto (fino a 20 µg/m3).
L'aumento del traffico (anche fino a 5000 auto al giorno in più)
nelle strade vicine ma più distanti di 100 metri non modifica
l'incidenza tumorale.

In sintesi l'inquinante urbano che risulta essere più pericoloso
sono le *polveri sottili* e lo studio evidenzia che, anche se
all'aumentare della concentrazione aumenta il rischio di cancro, non
esiste soglia al di sotto della quale si può essere sicuri.

*Per approfondire:*
DoRS
articolo su The Lancet Oncology



http://www.mog231.it/inquinamento-atmosferico-e-cancro-polmoni-dati-progetto-escape-su-the-lancet/

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