lunedì 22 luglio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Ispra, presentato Annuario dei dati ambientali 2012" è stato pubblicato il giorno 22 luglio 2013 alle ore 13:48 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

ROMA – Si è svolta il 17 luglio a Roma presso la Camera dei
Deputati la presentazione dell'*_Annuario dei dati ambientali
2012_*, documento redatto annualmente dall'*Ispra*, che raccoglie
tutti i dati nazionali relativi a cambiamenti climatici, qualità
dell'aria, inquinamento atmosferico, mobilità, acque interne,
ambiente costiero, biodiversità, boscosità, suolo, rischi geologici,
gestione dei rifiuti e pianificazione ambientale.

Il clima sta cambiando. L'aumento della temperatura media registrato
in Italia negli ultimi trent'anni è stato quasi sempre superiore a
quello medio globale sulla terraferma. Nel 2012 la *temperatura media
è aumentata di +1,31°C*.

Le stime provvisorie di emissioni totali di gas a effetto serra, prima
causa del riscaldamento globale e oggetto del protocollo di Kyoto,
hanno fatto registrare la riduzione del 5% rispetto all'anno
precedente, causata anche dalla riduzione dei consumi imposta dalla
difficile congiuntura economica.

I *trasporti* sono stati la causa del 23,4% delle emissioni di gas
serra, soprattutto metano e anidride carbonica.

La qualità dell'aria per alcuni standard è stata stazionaria ma
resta un'*emergenza ambientale soprattutto nelle aree
metropolitane*, dove spesso sono stati registrati superamenti dei
valori limite: per il biossido di azoto e il benzo-pirene (nel 20%
delle stazioni) per il PM 10 (48%), Ozono (92%).

Nonostante il superamento dei limiti, va evidenziato che nel 2011 si
è registrata una *diminuzione* del PM 10 pari al 35%.

Il rapporto 2012 per la qualità dell'aria ha introdotto inoltre la
misurazione della componente aerobiologica (polline e spore) che
incide fortemente sulla salute umana perché causa di allergie.

Mediamente buono lo standard di *qualità delle acque interne* in
tutte le regioni italiane. Conforme ai limiti imposti dalla Direttiva
76/160/CEE Balneabili il 91% delle acque di balneazione.

L'Italia è uno dei Paesi europei più *ricchi di biodiversità*:
oltre 58.000 le specie animali, 6.700 le piante superiori, il 15,6%
delle quali endemiche.

La crescente richiesta di risorse naturali e il diffondersi sul
territorio di attività umane rappresentano però una significativa
minaccia: sono a rischio di *estinzione oltre il 40% delle specie di
pesci*, circa il 28% di ucccelli e il 15% delle specie di mammiferi;
in pericolo il 15% delle piante superiori e il 40% di quelle
inferiori.

871 le aree protette che occupano una superficie di 6.379.090 ettari,
pari al 21% del territorio nazionale.

Aumentato inoltre il *coefficiente di boscosità* ma perdura la
minaccia di incendi, "il 72% dei quali, nel 2011, è risultato
essere di natura dolosa, il 14% colposa e il restante 14% di natura
dubbia".

Dato preoccupante quello che riguarda il *consumo del suolo che oggi
raggiunge gli 8m2 al secondo*, circa 350,000 mq al mese, "ogni 5
mesi viene cementificata una superficie pari a quella del comune di
Napoli e ogni anno una superficie pari alla somma di quelle dei comuni
di Milano e di Firenze".

Il territorio italiano per sua conformazione ha una forte tendenza al
*dissesto geologico-idraulico*: terremoti, frane alluvioni. Dal 1°
novembre 2011 al 31 dicembre 2012, sul territorio nazionale, sono
avvenuti 4.129 terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 2, ed è
sensibilmente aumentato il numero di quelli con magnitudo superiore a
5. 487.000 le frane, che hanno interessato un'area pari al 6,9% del
territorio nazionale. 987.650 abitanti esposti a fenomeni franosi
ammonta a. 6.153.860 le persone esposte ad alluvioni che tra il 1951 e
il 2012 hanno causato il decesso di 1.519 persone.

*4.837 i siti contaminati per attività umane che hanno determinato
sversamenti*, perdite di impianti/serbatoi, non corretta gestione dei
rifiuti; 3.088 quelli bonificati e ora riutilizzabili.

Preoccupano gli effetti negativi sulla salute dell'uomo e sugli
ecosistemi causati dalle *attività industriali*. Il nuovo tema
d'analisi introdotto nell'edizione 2012 dell'annuario ha riguardato
proprio la valutazione e autorizzazione ambientale, che si articola
in *VIA, VAS, AIA* (sia per istruttorie che per controlli).

Sono stati 13 provvedimenti di AIA (Autorizzazione integrata
ambientale) rilasciati nel 2012: 1 raffineria, 3 centrali
termoelettriche e 9 impianti chimici. "Gli impianti di competenza
statale vigilati passano da 25 nel 2009 a 140 nel 2012; quelli
ispezionati passano da 5 del 2009 a 76 nel 2012. Gli ispezionati con
inottemperanze all'AIA passano da 2 nel 2009 a 19 nel 2012".

Infine la *gestione dei rifiuti*. 30 milioni, le tonnellate di rifiuti
urbani prodotti nel 2012, il 4,5% in meno rispetto al 2011. La
produzione nazionale pro capite è passata da 528 kg/abit. nel 2011 a
504 kg/abit. nel 2012.

Cresciuta la raccolta differenziata che, nel 2012, ha raggiunto il
39,9% della produzione totale di rifiuti urbani, ma è ancora lontana
dagli obiettivi stabiliti dalla legge che per il 2012 era del 65%.

*Per approfondire:* Annuario dei dati ambientali 2012.



http://www.mog231.it/ispra-presentato-annuario-dei-dati-ambientali-2012/

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