mercoledì 31 luglio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Rischio biologico nella bonifica di siti contaminati, monografia Inail" è stato pubblicato il giorno 31 luglio 2013 alle ore 07:59 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

ROMA – Pubblicata da *Inail* Dipia Dipartimento installazioni di
produzione e insediamenti antropici la monografia _*Il rischio
biologico nel settore della bonifica dei siti contaminati*_.

La monografia illustra i recenti sviluppi in materia di trattamenti di
bonifica di siti contaminati e affronta il  problema della salute e
sicurezza dei lavoratori esposti a rischio biologico, fornendo
indicazioni su come procedere alla *valutazione e gestione dei rischi
in attività di bonifica di suoli o falde acquifere inquinate*.

Negli ultimi anni riflessioni di carattere sia economico che
ecologico, congiunti con il forte  sviluppo delle biotecnologie,
hanno determinato un cambiamento nell'approccio agli interventi di
bonifica, sempre meno orientati alla rimozione e smaltimento in
discarica di inquinanti pericolosi e sempre più indirizzati
all'idea dell'intervento di *biorisanamento* _in situ_.

_Bioremediation è_ il nome con il quale si identifica questo
approccio che, spiega Biancamaria Pietrangeli, curatrice dell'opera
con la collaborazione di Domenico Davolos, è "l'insieme delle
tecnologie di bonifica del suolo e delle acque di falda contaminate,
che utilizzano *microorganismi naturali per eliminare sostanze
tossiche e pericolose* attraverso processi aerobici o anaerobici. Tali
processi si posso applicare nel sito contaminato, quindi in modo meno
costoso, sfruttando le capacità degradative dei microorganismi
residenti che si sono acclimatati in quelle condizioni di
inquinamento, o attraverso l'introduzione di ceppi batterici o
fungini. Oppure, il processo può avvenire "ex situ", in
bioreattori, e può essere mediato da microbi specifici o da piante
(fitorisanamento)".

Le biotecnologie sono in velocissimo sviluppo e sono molteplici le
applicazioni per l'industria ecosostenibile, lo smaltimento di
rifiuti e la produzione di energia, temi su ci il Dipia Inail sta
conducendo un progetto di ricerca finanziato dal ministero della
salute.

L'uso di agenti biologici e la presenza di biocontaminanti nei siti
sottoposti a bonifica comporta rischi ed esposizioni per i lavoratori
ed è potenzialmente causa di tre tipi di effetti dannosi sulla
salute umana: *infettivi, tossici e allergici*.

Il *rischio biologico* deve essere valutato in relazione ad ogni fase
della lavorazione e alle specifiche mansioni cui è destinato il
lavoratore. Tutte le fasi dell'attività di bonifica devono
pertanto essere sottoposte ad attenta valutazione del rischio:
dal sopralluogo conoscitivo all'attività di caratterizzazione
della contaminazione del sito, dalle operazioni di scavo con carico
del suolo sui camion ai carotaggi per prelevare il suolo in
profondità e analizzarlo.

*Per approfondire:* Bonifica dei siti contaminati: Inail sul rischio
biologico.



http://www.mog231.it/rischio-biologico-nella-bonifica-di-siti-contaminati-monografia-inail/

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