venerdì 5 luglio 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Mobbing, costrittività organizzativa e disagio lavorativo, Gimle" è stato pubblicato il giorno 5 luglio 2013 alle ore 07:50 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

PAVIA – Tratto dall'ultimo numero Giornale italiano di medicina
del lavoro ed ergonomia, presentiamo oggi il risultato della ricerca
_*Mobbing, costrittività organizzative ed effetti
bio-psico-sociali*: una valutazione integrata. Dati preliminari di
validazione del Questionario-napoletano sul Disagio Lavorativo
(Qn-DL)_.

Lo studio è stato condotto da una equipe composta da ricercatori
della Struttura centrale di psicopatologia da mobbing e disadattamento
lavorativo dell'ASL Napoli 1 Centro, del dipartimento di Scienze
mediche preventive dell'Università Federico II di Napoli, del
servizio di Psichiatria Ospedale "V. Monaldi" di Napoli e
dell'Istituto di Cibernetica "E. Caianiello" del CNR di
Pozzuoli.

Obiettivo dell'indagine è stato quello di validare il
*Questionario-napoletano sul Disagio Lavorativo (Qn-DL)*, strumento di
valutazione messo a punto dall'equipe per misurare le condizioni di
disagio percepite sul lavoro: come *"mobbing"*, che identifica una
serie di comportamenti violenti subiti sul posto di lavoro, di natura
psicologica, verbale, o fisica,  e come *"costrittività
organizzativa"*, condizione che l'Inail nella circolare  71/2003
caratterizza  con anomalie e incongruenze organizzative concernenti
la sottrazione di compiti lavorativi adeguati, l'inadeguatezza degli
strumenti di lavoro, l'attribuzione di carichi eccessivi, le
distorsioni sul piano delle comunicazioni interne e le forme di
iper-controllo.

Dopo aver passato in rassegna altri strumenti di valutazione 
esistenti l'equipe ha voluto creare uno strumento capace di:

* "individuare i fenomeni del mobbing e quelli della costrittività
organizzativa come elementi discreti, distinguibili gli uni dagli
altri, sebbene, allo stesso tempo, valutabili congiuntamente
rispetto al peso complessivo che essi assumono in termini di
effetto psicopatogeno sui singoli lavoratori;

* potere valutare questi fenomeni non mediante strumenti on/off di
tipo dicotomico ma attraverso gradienti progressivi di intensità
(fondati soprattutto sulla frequenza e sulla gravità delle
condizioni)

* potere avere una misura semplice degli effetti che tali fenomeni
producono sul piano dell'integrazione bio-psico-sociale."

Il questionario QN/DL sottoposto a validazione è composto di *tre
sezioni*. La prima richiede informazioni sia sulle variabili
anagrafiche e sulla collocazione lavorativa (tipo di azienda, ruolo,
anni di lavoro, reddito) dell'intervistato che valutazioni sulla
situazione organizzativa dell'ambiente lavorativo.

In questo caso le domande sensibili tendono a valutare se
all'interno del contesto lavorativo esistano condizioni di
sicurezza, modalità comunicative adeguate, prospettive di carriera
congrue, condizioni di giustizia ed equità, forme di discriminazione
legate al genere o alle proprie idee politiche, le possibilità di
armonizzare l'attività produttiva con le altre aree di vita del
soggetto ecc. Queste risposte vanno a costituire la *Scala delle
costrittività organizzativa.*

La seconda sezione indaga sulla condizione del disagio psicologico
individuale del soggetto nell'*ultimo anno lavorativo*. Le domande
sensibili, riguardano la frequenza delle azioni lesive, le cui
risposte vanno a costruire la _*Scala Mobbing*_.

La terza sezione è dedicata alla valutazione della situazione
psicologica, psicosomatica eorganica dell'intervistato, alla
qualità della vita da questi percepita a livello di relazioni sociali
e vita familiare e di quanto la dimensione lavorativa abbia un impatto
su queste. I dati vanno a costituire la _*Scala bio-psico-sociale*_.

Le tre scale permettono di analizzare le risposte ottenute sia in
termini assoluti che paragonando le tre scale fra loro, mettendo
quindi in luce le conseguenze di mobbing e costrizione organizzativa
sulla qualità della vita dell'intervistato.

Il processo di validazione del questionario si è svolto
somministrando domande a *128 individui* per i quali era stata
posta in evidenza una condizione psicopatologica connessa a
condizioni di costrittività organizzativa in ambito lavorativo o
vittime di azioni di mobbing; parallellamente i quesiti sono stati
somministrati a un gruppo di controllo composto da un pari numero di
soggetti con caratteristiche anagrafiche e sociali simili.

Il confronto tra i risultati ottenuti nei due gruppi di intervistati
ha permesso di confermare la validità di questo strumento di
valutazione che si prefigge l'obiettivo di "pesare"
individualmente i fenomeni del mobbing e della costrittività
organizzativa pur perseguendo l'obiettivo di valutare il peso
congiunto che essi, complessivamente, esprimono sulla condizione
psicopatologica del lavoratore e sul suo grado di funzionamento sul
piano bio-psico-sociale".

Lo strumeto sì è quindi rivelato un valido sostegno per inquadrare
in modo più articolato le *dinamiche del disagio lavorativo* e per
raccogliere informazioni utili sia  sul piano diagnostico e
medico-legale che per quello della prevenzione.

*Per approfondire:* Mobbing, costrittività organizzative ed effetti
bio-psico-sociali.



http://www.mog231.it/mobbing-costrittivita-organizzativa-e-disagio-lavorativo-gimle/

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