mercoledì 9 ottobre 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "I medici del lavoro chiedono un ruolo globale in azienda" è stato pubblicato il giorno 9 ottobre 2013 alle ore 12:17 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

Il I° ottobre è stata celebrata, nella sala Minerva del Senato, la
prima "Giornata nazionale della Medicina del lavoro", organizzata
dalla Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale
 (Simlii) e dedicata a Duilio Casula, "uno dei padri della moderna
prevenzione e della Medicina del lavoro".

L'attuale presidente della Società, Pietro Apostoli, ha esordito
tastando il polso delle condizioni del mondo del lavoro e rilevando
che "quelle che erano le tradizionali malattie da lavoro (ad es. la
silicosi, le intossicazioni da agenti chimici) sono in drastico
calo…. sono comparse e cresciute in modo netto patologie come quelle
muscolo scheletriche e…  quelle collegate ai fattori organizzativi
del lavoro... Inoltre siamo entrati in campi nuovi anche dal punto di
vista dell'inquadramento e riconoscimento nosologico come quelli del
disturbo disagio psicofisico…".

Con il richiamo a "ripartire dal lavoro" e "riorganizzare le
nostre funzioni", il relatore ha posto l'accento sulla "nuova
prevenzione" così come è indotta anche dai "cambiamenti che
emergeranno dalla crisi".
La prevenzione dei rischi sul lavoro non deve essere vista come "un
vincolo esterno, imposto da norme spesso complesse, percepite come
vessatorie e fonti di costi aggiuntivi per le aziende, ma come una
scelta su cui le parti (datori di lavoro, sindacati, tecnici)
convengono e più proficuamente si impegnano" allo scopo di ridurre
i costi per la sicurezza aziendale ma anche e soprattutto di elevare,
con la prevenzione, la qualità del lavoro.

L'integrazione dei protagonisti della sicurezza in azienda potrà
dare corpo a "questo nostro disegno", ha affermato Pietro
Apostoli, secondo il quale "alla legge andrà attribuita la
definizione dei principi e degli obbiettivi generali da perseguire;
alle norme tecniche e di buona pratica ed alla professionalità di chi
volontariamente le sceglie e le mette in atto andranno riservate le
modalità attraverso le quali raggiungere tali obbiettivi".
Risultato? Quelli di: 1) evitare l'obsolescenza di norme sempre più
rapida,; 2) responsabilizzare i professionisti della prevenzione
all'acquisizione e aggiornamento delle proprie conoscenze "come
libera quanto necessaria scelta di qualificazione e non come obbligo
spesso percepito solo come vessatorio".

Per questo occorre che il medico del lavoro acquisisca un nuovo e
diverso ruolo, quello di "consulente globale", da coinvolgere,
cioè, in azienda "ogniqualvolta il tema tutela e promozione della
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro entra in gioco e cioè in
tutte le fasi e momenti dell'impresa:

* dalla scelta di prodotti e materiali di uso alla progettazione di
ambienti e cicli di produzione; dalla definizione
dell'organizzazione del lavoro, alla loro attuazione;

* dall'implementazione dei modelli di gestione, alle procedure dei
sistemi di qualità e accreditamento;

* dalle problematiche medico legali;

* a quelle della verifica compatibilità ambientale degli
insediamenti produttivi.



http://www.mog231.it/i-medici-del-lavoro-chiedono-un-ruolo-globale-in-azienda/

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