lunedì 28 ottobre 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Donne uomini e condizioni di lavoro in Europa, relazione Eurofond" è stato pubblicato il giorno 28 ottobre 2013 alle ore 06:53 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

DUBLINO - Pubblicato da Eurofond il report_*Women, men and working
conditions in Europe*_ basato sui risultati della quinta indagine
europea sulle condizioni di lavoro, condotta nel 2010  con interviste
a circa  44.000 lavoratori provenienti da 34 diversi Paesi europei.

La relazione esplora le differenze di genere in diversi aspetti delle
condizioni di lavoro, esamina importanti differenze tra Paesi,
analizza i diversi gruppi professionali di uomini e donne e confronta
l'impiego pubblico con il privato mettendo in luce l'impatto della
crisi sulla discriminazione di genere nel mondo del lavoro.

Nonostante molti anni di legislazione, i *divari di genere* persistono
in molti aspetti del mercato del lavoro: le donne e gli uomini sono
impiegati in diverse professioni e mansioni, con contratti, paghe e
orari di lavoro diversi. Nel contesto della crisi economica, le
differenze di genere tendono ad estremizzarsi vanificando i progressi
compiuti finora.

Solo *cinque dei venti gruppi professionali* che impiegano il maggior
numero di lavoratori godono di una forza lavoro davvero equilibrata
tra uomini e donne:

* gli operai della ristorazione, nell'industria del legno e nel
tessile;

* gli impiegati;

* i professionisti in ambito giuridico;

* gli operatori socio-culturali;

* gli addetti ai servizi personali.

I luoghi di lavoro spesso rafforzano la segregazione fra i sessi:
molto spesso le donne lavorano solo con altre donne.

Tra attività retribuite e attività di cura, le donne lavorano in
media 64 ore a settimana rispetto alle 53 ore lavorate dagli uomini.

Le donne sono molto spesso impiegate part time ma molte fanno anche
orari prolungati (nelle vendite, nella gestione di ospitalità, in
agricoltura). La maggior parte delle persone che lavora a tempo pieno
vorrebbe lavorare di meno. Gli uomini preferirebbero lavorare 38 ore a
settimana, le donne 33.

Le *retribuzioni mensili* degli uomini sono più alte in ogni
occupazione, ma il divario è più ampio a livello manageriale e tra
le professioni tradizionalmente maschili.

Il *benessere* è, in media , significativamente più alto per gli
uomini che per le donne, tranne che nel settore dei servizi e di
vendita al dettaglio dove il benessere delle donne è a un livello
simile a quello degli uomini. Uomini e donne riferiscono maggiore
benessere nei luoghi di lavoro misti e quando lavorano per un capo di
sesso opposto.

I risultati del report sottolineano quindi come sia importante
adottare una *politica coordinata* per la parità di genere che
intervenga  sia dentro che fuori dal mercato del lavoro  e che
dovrebbe:

* combattere l'idea stereotipata di donna per cui certe carriere
professionali le sono precluse;

* affrontare i problemi legati alla differenza di orario di lavoro,
valutando la resa e la produttività delle donne nel part time e
riconoscendo l'impegno delle donne nel lavoro non retribuito in
casa;

* assicurare che sia  gli uomini che per le donne siano creati
posti di lavoro dignitosi;

* riconoscere che sono maggiori i benefici per la lavoratrice e per
l'azienda se la donna dopo la maternità torna al lavoro.

*Per approfondire:* Women, men and working conditions in Europe.



http://www.mog231.it/donne-uomini-e-condizioni-di-lavoro-in-europa-relazione-eurofond/

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