giovedì 24 ottobre 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Inquinamento elettromagnetico, frequenza del campo, norme di sicurezza" è stato pubblicato il giorno 24 ottobre 2013 alle ore 14:58 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

Propongo la riproduzione di alcune delle definizioni
sull'inquinamento elettromagnetico prese dalla pubblicazione del
Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), Istituto di fisica applicata
(IFAC) "Nello Carrara" di Firenze -ultimo aggiornamento, 19/04/2011.

Il *campo magnetico* è un particolare tipo di campo di forza*** (in
fisica è una regione di spazio attorno ad un oggetto particolare,
detto  sorgente del campo nella quale si manifestano forze su altri
oggetti della stessa natura della sorgente).

Il campo magnetico prodotto da una corrente continua (come quella
prodotta da una pila) è costante nel tempo e si dice campo
magnetostatico; il campo magnetico prodotto da una corrente alternata
(come quella dell'impianto domestico) varia sinusoidalmente nel tempo
e si dice campo magnetico alternato; *la frequenza del campo*
(misurata in hertz, simbolo *Hz*) indica quante volte la sinusoide si
ripete ogni secondo.

La frequenza non è una indicazione di intensità. L'intensità di un
campo magnetico oscillante si esprime attraverso il suo valore
efficace, dato dall'intensità di un campo magnetostatico di pari
contenuto energetico; si può dimostrare che essa è pari al 70% circa
del valore di picco.

Una delle caratteristiche più importanti del campo magnetico
alternato è la sua *capacità di provocare ("indurre")** correnti
elettriche all'interno degli oggetti conduttori esposti, come per
esempio un organismo umano*.

Ecco le più comuni sorgenti di campo magnetico a bassissima
frequenza****:*

a) Nell'ambiente esterno:

* centrali di produzione e stazioni di trasformazione dell'energia
elettrica,

* elettrodotti di trasmissione e di distribuzione, aerei ed
interrati;

* cabine e quadri di distribuzione stradali.Impianti di
illuminazione pubblica.

b) Negli ambienti di vita:

* elettrodomestici ed altri apparecchi elettrici di uso comune;

* macchine da ufficio;

* impianto elettrico.

*A cosa servono le norme di sicurezza?* Le norme di sicurezza hanno lo
scopo di proteggere gli individui dalle conseguenze della esposizione
agli agenti potenzialmente nocivi, sia che l'esposizione sia legata
alla attività lavorativa (individui professionalmente esposti) sia
che ne sia estranea (popolazione civile)… le norme di sicurezza sono
create per proteggere dal rischio di subire un danno: può infatti
accadere che un effetto di solito indifferente possa sfuggire, specie
nel caso di *esposizioni ripetute e prolungate (croniche)*, al
controllo dei meccanismi fisiologici di compensazione, dando luogo ad
un danno: il danno non è certo, ma se ne può stabilire la
probabilità in base, per esempio, alla intensità ed alla *durata
della esposizione*.

Qui sotto i *limiti di sicurezza specificati dalle più significative
normative nazionali o internazionali  (esposizioni al campo magnetico
a bassissima frequenza*.

*1) 100 µT:*

* norma: Interim guidelines on limits of exposure to 50/60 Hz
electric and magnetic fields, Istituzione: ICNIRP, International
Commission on Non-Ionizing Radiation Protection,  - è una
commissione indipendente in seno all'IRPA, International Radiation
Protection Association, che a sua volta si ricollega
all'Organizzazione Mondiale della Sanità);

* norma: Raccomandazione del 12 luglio 1999 relativa alla
limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz, Istituzione: Consiglio
Europeo2).

2) *Limite di esposizione: 100 µT; Valore di attenzione: 10 µT per
esposizioni oltre quattro ore al giorno; Obiettivo di qualità: 3 µT
per i nuovi insediamenti o impianti:*

* norma: Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di
attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della
popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla
frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti;
Istituzione: DPCM 08/07/2003.

*** Esempi di campi di forze: campo gravitazionale, campo elettrico,
campo magnetico (quest'ultimo è generato da qualunque conduttore
percorso da corrente elettrica; vi si manifestano forze che agiscono
su altri conduttori percorsi da corrente elettrica).

**** L'induzione magnetica si misura in *tesla [T]* e sottomultipli;
se ha andamento oscillante nel tempo, la *frequenza*, misurata in
*hertz [Hz]*, indica il numero delle oscillazioni in un secondo.

**** Il campo magnetico a *50 Hz* emesso dagli impianti, dai sistemi e
dagli apparati connessi con la produzione, la trasmissione, la
distribuzione e l'utilizzo dell'energia elettrica.

_Continua lunedì 28 ottobre..._

*Leggi: *Campi elettromagnetici sorgenti
Vdr



http://www.mog231.it/inquinamento-elettromagnetico-frequenza-del-campo-norme-di-sicurezza/

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