lunedì 17 giugno 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Commissione consultiva sicurezza lavoro, proposte per strategia nazionale prevenzione" è stato pubblicato il giorno 17 giugno 2013 alle ore 13:22 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

ROMA - Pubblicato il 14 giugno dalla *Commissione consultiva
permanente per la salute e sicurezza sul lavoro* il documento
*_Strategia nazionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e
delle malattie professionali_*.

Si tratta di un documento programmatico approvato dalla Commissione in
via definitiva nella seduta dello scorso 29 maggio che contiene
proposte e indicazioni operative per le  future attività
istituzionali per la prevenzione della sicurezza, la promozione della
cultura della sicurezza, la vigilanza, e la tutela degli esposti ed ex
esposti all'amianto.

Un documento che é allo stesso tempo sintesi e resoconto dei
provvedimenti e delle attività svolte finora dalla Commissione stessa
e dagli organi istituzionali, e proposta, che partendo dall'osservare
l'evoluzione dell'impianto normativo in Italia e i provvedimenti che
si sono succeduti a partire dalla pubblicazione del Testo Unico,
indica dei piani programmatici indirizzati ai ministri competenti e al
Comitato politiche attive, affinché favoriscano la piena attuazione
della strategia europea e quindi nazionale sulla sicurezza sul lavoro.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi la Commisisone indica gran
parte dei provvedimenti succedutisi negli ultimi cinque anni e allega
in particolare sei documenti: _Scheda sintetica dell'andamento degli
infortuni e delle malattie professionali_; _Intesa, ai sensi
dell'art.8, comma 6, della L.131/2003,  sul documento "Indirizzi
per la realizzazione degli interventi in materia di prevenzione a
tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per l'anno
2012_; _Indicazioni ai Comitati regionali di Coordinamento per la
definizione della programmazione per l'anno 2013 delle attività di
vigilanza ai fini del loro coordinamento_; _Attività della
Commissione ex articolo 6, d.lgs. n. 81/2008_; _Attività delle
Regioni e delle Province autonome per la prevenzione nei luoghi di
lavoro_; _Elenco non esaustivo dei provvedimenti di attuazione del
d.lgs. n. 81/2008_.

Le proposte. Nel primo capitolo dedicato a *_Il quadro normativo di
riferimento e il suo stato di attuazione_*, le future azioni indicate
dalla Commissione riguardano "il definitivo completamento della
adozione dei provvedimenti di attuazione del "testo unico"
di salute e sicurezza sul lavoro; particolare urgenza rivestono, in
particolare, i provvedimenti di attuazione dell'articolo 27 del
d.lgs. n. 81/2008 (c.d. *"qualificazione delle imprese"*) e
dell'articolo 52 del "Testo unico" (decreto a sostegno della
pariteticità e della bilateralità.

Va quindi perseguita la "semplificazione del quadro regolatorio alla
imprescindibile condizione che essa non comporti alcun abbassamento
dei livelli di tutela in ogni luogo di lavoro e nei riguardi di
qualunque lavoratore, per mezzo di proposte che vadano necessariamente
discusse tra  Stato e Regioni (in ragione della competenza
"ripartita" tra i medesimi soggetti prevista dalla Costituzione in
materia) e con le par ti sociali, le quali devono essere poste in
grado di discutere in modo completo rispetto a qualunque proposta
venga al riguardo avanzata, in ossequio al principio del
tripartitismo.

Questo processo di semplificazione deve tendere a coniugare la
crescita de lla sicurezza sul lavoro e quella delle imprese dedicando
particolare attenzione alle piccole e medie imprese secondo i principi
contenuti nello *Small Business Act*".

Per quanto riguarda il capitolo 2*_Le azioni di prevenzione in corso_*
le indicazioni riguardano il prosieguo e il potenziamento delle
attività previste dal *Piano nazionale di prevenzione 2010 - 2012
prorogato a tutto il 2013* "favorendo le forme di integrazione tra le
iniziative nazionali e quelle regionali e coinvolgendo, altresì, in
modo
efficace le parti sociali sulla progettazione e diffusione delle
iniziative, anche tramite gli organismi paritetici costituiti dalle
medesime parti a livello nazionale più rappresentative in
ambito sindacale in attuazione di specifici accordi interconfederali".

"È importante che tale potenziamento riguardi i *comitati regionali
di coordinamento*, chiamati, a livello territoriale, a perseguire la
massima coerenza nei singoli territori tra le attività pianificate a
livello nazionale e quelle attive o da attivare a livello
territoriale, anche attraverso il fattivo coinvolgimento di
rappresentanti delle *Consigliere di parità* relativamente alle
politiche locali sulle questioni di genere".

Quindi "si ritiene che sia opportuno che si proceda ad un monitoraggio
della efficacia delle indicazioni metodologiche in materia di *stress
lavoro correlato*, elaborate dalla Commissione consultiva in data 17
novembre 2010, e al completamento delle indicazioni di Stato e Regioni
in materia di formazione, con riferimento alla formazione del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e degli Addetti
al medesimo servizio, al momento regolata da accordi in Conferenza
Stato Regioni che vanno aggiornati e rivisitati, anche in ottica di
genere e per ragioni di coerenza con gli ultimi accordi relativi alla
formazione di datore di lavoro che svolga i compiti del Responsabile
del  Servizio di Prevenzione e Protezione, dirigenti, preposti e
lavoratori (acc ordi del 21 dicembre 2011 e del 25 luglio 2012) e con
il decreto interministeriale del 6 marzo 2013 identificativo dei
criteri
di qualificazione del formatore in materia di salute e sicurezza sul
lavoro".

Toccato anche l'argomento *sostanze chimiche e nanomateriali*, per i
quali la Commissione sottolinea come sia opportuno procedere seguendo
il network *Inail NanOSH Italia*.

Capitolo 3 _*Favorire l'efficacia delle attività di prevenzione*_. Si
parte dai _driver_ indicati dal Testo unico, ovvero informazione,
formazione, assistenza, consulenza, promozione della cultura della
sicurezza, dai Piani di settore, dalla collaborazione tra le
istituzioni e dalla creazione del Polo unico Inail e dalla Carta di
intenti siglata tra i Ministero del lavoro, dell'istruzione nel 2010,
2011, 2012 (centrata sulle attività scolastiche).

Gli obiettivi segnalati ricalcano il solco delle attività svolte
finora, ovvero strumenti informativi e divulgazione di buone prassi,
percorsi formativi e di aggiornamento, realizzazione sistematica di
Campagne, e infine attivazione di sistemi informativi con richiamo
all'attivazione del *Sinp* "in quanto sviluppato in Flussi
informativi, alle
applicazioni e ai registri relativi alle malattie professionali
(RENAM; RENATUNS; Malprof; registro delle malattie professionali o
correlate al lavoro) e ai sistemi di sorveglianza degli infortuni
mortali e gravi".

Capitolo 4 *_Diffondere la cultura della sicurezza e salute sul
lavoro_*. Partendo dalle campagne passate e dagli incentivi Inail per
le aziende, la Commissione "segnala la necessità di completare
l'utilizzo delle somme già impegnate a livello nazionale in
attuazione delle attività promozionali di cui all'articolo 11 del
"Testo unico" di salute e sicurezza sul lavoro, anche avendo
riguardo allo svolgimento di attività di formazione realizzate con la
partecipazione delle parti socialisu base nazionale".

"Va, in particolare, pianificata una attività di monitoraggio delle
risorse già impegnate,
sia alivello nazionale che territoriale, al fine di valutare
l'efficacia delle azioni con esse finanziate, anche in relazione
all'utilizzo delle somme del Fondo Sociale Europeo eventualmente
impegnate in materia di salute e sicurezza sul lavoro". E ancora si
reputa "essenziale segnalare l'opportunità di rinvenire risorse
pubbliche da destinare al sostegno di attività aziendali, specie
nelle piccole e medie imprese, dirette a migliorare le condizioni di
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, specie in relazione alla
adozione di misure
di tipo organizzativo idonee a eliminare o ridurre al minimo i rischi
negli ambienti di lavoro".

5 capitolo*_Vigilanza_*. Si parte dall'articolo *13 del Testo unico*,
dalla "leale collaborazione" tra Stato Regioni e Asl, dai rilievi
della Commissione morti bianche del
Senato, dai Flussi informativi, dai Piani nazionali di prevenzione in
edilizia, agricoltura. Si dovrà ripartire dai piani in fase di
sviluppo riguardanti le patologie  muscolo scheletriche e i tumori
professionali e dall'accordo Stato Regioni atto di indirizzo dettato
dal Comitato ex art. 5 del d.lgs. n.81/2008 per l'anno 2011.

In particolare i *punti chiave* che vengono segnalati per attività
future riguardano:

* "la predisposizione della banca dati delle prescrizioni impartite
dagli organi di vigilanza;

* la realizzazione del sistema informativo per la rilevazione delle
attività di vigilanza e prevenzione della pubblica
amministrazione;

* la predisposizione del sistema informativodei comitati regionali
di coordinamento;

* l'estensione a tutto il territorio nazionale delle "notifiche
preliminari online dei nuovi cantieri edili, già sperimentate con
successo in diverse regioni italiane come risultato positivo di
accordi interistituzionali realizzati a livello territoriale.

"Rispetto al metodo di lavoro, in linea con la strategia impostata dal
documento di
programmazione condivisa in seno al Comitato ex articolo 5 del d.lgs.
n. 81/2008 per
l'anno2013, gi à in precedenza citato, approvato il 7 febbraio 2013
dalla Commissione Salute della Conferenza dei Presidenti e Province
autonome, che indica nei *Comitati Regionali di Coordinamento* (e,
quindi, indirettamente, negli Uffici Operativi Regionali e negli
Organismi Provinciali che ne sono emanazione ai sensi del d.P.C.M. del
21 dicembre 2007) le sedi "per favorire ,attraverso un migliore
coordinamento dell'attività di vigilanza stessa sia se effettuata
individualmente da un singolo soggetto sia se effettuata in maniera
collegiale da più soggetti in maniera congiunta l'ottimizzazione
dell'uso delle risorse complessivamente disponibili sul
territorio".

"In tale ottica, assume particolare rilievo l'indicazione del
documento di agire in modo
coordinato in comparti lavorativi con dimensioni organizzative e
gestionali di rete ampia, quale si configura quello del *trasporto
ferroviario*".

Quindi il capitolo *_Promuovere e diffondere i comportamenti sicuri_*.
Citando uno
degli ultimi impegni attivati, ovvero la *campagna sulle malattie
professionali*, il documento indica tra gli interventi futuri:
promozione di linee guida, buone prassi, procedure operative,
promozione della responsabilità sociale delle imprese, delle
differenze di genere sul lavoro.

"Andrà anche effettuata una attenta valutazione con conseguente
monitoraggio della
applicazione delle *"procedure standardizzate di valutazione del
rischio"*, di cui all'articolo 29, comma 5, del "Testo unico",
sia per valutarne l'efficacia sia per procedere alla loro
implementazione". "Si dovrà, quindi, procedere alla approvazione e
divulgazione di procedure semplificate (previste, del resto,
all'articolo 30 del d.lgs. n. 81/2008) per la predisposizione e
attuazione di modelli di gestione in materia di salute e sicurezza sul
lavoro".

Il punto 7, *_Migliorare la tutela degli esposti e degli ex esposti
all'amianto_*, richiama il *Piano nazionale amianto* e le indicazioni
uscite dalla Conferenza di Venezia dello scorso novembre 2012.

In ultimo il punto 8 *_Monitorare le attività e pianificare la futura
prevenzione: le proposte procedurali della Commissione
consultiva_*."Per indirizzare in una cornice unitaria e ampiamente
condivisa le attività che si svolgono e, soprattutto, che si
svolgeranno in Italia in materia di prevenzione degli infortuni e
delle malattie professionali, si propone che sia il *Comitato per
l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive in materia di
salute e sicurezza e per la vigilanza* di cui all'articolo 5
del "Testo unico" a elaborare la prima stesura delle proposte per
la strategia nazionale in materia, individuata in relazione a un arco
temporale che permetta una corretta pianificazione e realizzazione
delle attività identificate come strategiche e il loro monitoraggio
in termini di efficacia e che si ritiene potersi identificare nel
triennio".

La proposta del Comitato dovrebbe quindi essere sottoposta alla
Commissione consultiva e
ancora "il comitato di cui all'articolo 5 del "testo unico"
potrebbe, infine, approvare il testo della strategia, daproporre al
Governo e al Parlamen to perché venga condivisa in sede politica e,
quindi, venga adottata come strategia nazionale per la salute e
sicurezza per il triennio di riferimento, mediante intesa in
Conferenza Stato Regioni".

"È essenziale che la strategiavenga redatta in piena coere nza con le
scelte operate
in materia di prevenzione di infortuni e malattie sul lavoro *a
livello comunitario* e che preveda espressamente unattento e
articolato controllo delle attività programmate".

"Si propone che la procedura qui ipotizzata si applichi a *partire
dall'anno 2013*".

*Info:* Proposte per una strategia nazionale di prevenzione degli
infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.



http://www.mog231.it/commissione-consultiva-sicurezza-lavoro-proposte-per-strategia-nazionale-prevenzione/

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