martedì 4 giugno 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Pubblicato da Ilo il "Rapporto sul mondo del lavoro 2013″" è stato pubblicato il giorno 4 giugno 2013 alle ore 07:04 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

GINEVRA — Pubblicato dall'ILO il _*World of Work report 2013:
Repairing the economic and social fabric* - Rapporto sul mondo del
lavoro 2013. Ristabilire il tessuto economico e sociale,_ il documento
dell'organizzazione mondiale che traccia un quadro dell'andamento
dell'occupazione a livello globale.

È un mondo spaccato quello che risulta dall'indagine ILO in cui i
Paesi emergenti si distinguono per una crescita costante, mentre il
Vecchio mondo fa ancora notevole fatica a uscire dalla crisi
finanziaria e assiste a un inasprimento delle diseguaglianze  tra
ricchi e poveri.

Gli effetti della crisi finanziaria mondiale sull'occupazione non
sono ancora terminati e si prevede che il numero di disoccupati su
scala mondiale sia destinato a crescere ancora nei prossimi anni.
Saranno *208 milioni* (8 milioni più della cifra attuale) i
disoccupati nel 2015.

Nei Paesi sviluppati il perdurare di questa situazione critica e
l'assenza di adeguati interventi di protezione sociale stanno
mettendo a dura prova la classe media, soprattutto la fascia più
bassa e vulnerabile che rischia di scender al di sotto della soglia di
povertà.

Mentre i redditi delle fasce più alte della popolazioni stanno
risalendo, una maggior fetta di persone è in difficoltà e non riesce
a mantener l'usuale tenore di vita. La *forbice tra ricchi e poveri*
tra il 2010 e il 2011 si è ampliata in 14 dei 26 Paesi esaminati, tra
cui Francia, Danimarca, Spagna e Stati Uniti.

Tra il 2007 e il 2010 la classe media spagnola è passata dal 50% al
46% della popolazione. Negli Stati Uniti, nel periodo 2009-2011 il
reddito della fascia più alta della popolazione (il 7%) ha visto un
aumento del suo reddito di sette punti percentuali. Tutto il resto
della popolazione americana ha invece subito una netta riduzione dei
redditi.

Un preoccupante divario economico si registra inoltre tra *piccole e
grandi imprese*. Le prime ancora fortemente appesantite da tassi di
credito bancario difficilmente sostenibili, mentre le aziende più
grandi iniziano a beneficiare di un lenta ripresa degli investimenti.

"Abbiamo bisogno di un ripresa globale incentrata sull'occupazione e
sull'investimento produttivo, combinati ad una  migliore protezione
sociale per i più poveri e i più vulnerabili. Dobbiamo prestare la
massima attenzione alla riduzione di queste disparità che vanno
peggiorando in molte regioni del mondo", ha dichiarato il direttore
generale dell'Ilo, *Guy Ryder*.

Nelle economie in via di sviluppo e in quelle emergenti, l'andamento
è contrario: negli ultimi dieci anni la classe media è notevolmente
cresciuta nei paesi latino americani, asiatici, ma anche in alcuni
paesi africani e arabi.

Permane però l'*emergenza sociale della povertà*. La fascia che si
colloca al margine della classe media, appena sopra il livello di
povertà è anche aumentato e comprende 1925 milioni di persone in
tutto il mondo (3 volte la quota di popolazione che è nella classe
media).
Interventi di protezione sociale adottati recentemente in Brasile,
Costa Rica, India, Indonesia, Turchia e Vietnam hanno però avuto
esiti positivi per la riduzione della povertà e delle diseguaglianze.

Alla luce di quanto rilevato dal rapporto *sono tre le principali
raccomandazioni espresse dall'Ilo* che hanno la finalità di
coniugare il raggiungimento di obiettivi macroeconomici con adeguati
livelli di  occupazione:

* "laddove necessario, applicare le misure di risanamento fiscale
ad un ritmo sostenibile;

* maggiore attenzione alle conseguenze occupazionali e sociali delle
politiche    macroeconomiche;

* trovare una soluzione rapida alle inefficienze che esistono
tuttora nel sistema finanziario".

L'ILO ribadisce che *non può esserci crescita economica senza
crescita sociale* e nel rapporto presenta oltre 30 esempi di politiche
in materia di mercato del lavoro, investimenti produttivi e protezione
sociale efficaci per una reale ripresa dell'economia.

Ribadisce che è necessario rafforzare prima di tutto i diritti dei
lavoratori e rafforzarne il reddito distribuendo più equamente i
profitti.  In quanto organizzazione mondiale l'Ilo mette a
disposizione di tutti gli Stati le proprie competenze in materia di
mercato del lavoro globalizzato, fiscalità e dialogo sociale.

*Per approfondire:* Ilo Rapporto sul mondo del lavoro 2013.



http://www.mog231.it/pubblicato-da-ilo-il-rapporto-sul-mondo-del-lavoro-2013%e2%80%b3/

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