mercoledì 5 giugno 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Ospedali, le difficoltà della gestione del rischio incendio" è stato pubblicato il giorno 5 giugno 2013 alle ore 13:03 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

Nella gestione delle strutture ospedaliere ci si trova sempre più a
dover agire su diversi fronti, perché:

* è indispensabile la *messa in sicurezza*, secondo i requisiti
imposti da nuove normative e norme tecniche in materia di
sicurezza;

* occorre dar corso all'*ammodernamento logistico - funzionale –
impiantistico* allo scopo di rispondere ai criteri di qualità
imposti dalle disposizioni di legge per l'assistenza sanitaria
in  funzione dell'accreditamento delle strutture stesse, *un
servizio di qualità, sicuro ed erogabile costantemente*

* occorre fornire .

Il terzo fascicolo della Sicurezza in ospedale, edizione 2012, fra i
diversi strumenti di valutazione e gestione del rischio, si occupa
dello specifico *antincendio*.

Fatto osservare che, fin dagli anni '80, si è assistito a un
incremento del numero di incendi negli ospedali,  si è individuata
l'origine del fenomeno, che è dovuto "a diversi fattori, tra i
quali l'introduzione di nuove apparecchiature diagnostiche che
richiedono ingenti quantitativi di energia elettrica (TAC, ecografia,
RMN, PET, etc.), all'utilizzo di nuovi dispositivi che permettono di
mantenere in vita i malati di reparti specialistici come la terapia
intensiva o rianimazione (respiratori automatici, apparecchiature per
emodialisi, sistemi di monitoraggio in continuo, etc.), all'utilizzo
di sempre più innovative tecnologie di intervento da parte dei
chirurghi di sala operatoria".

Le *principali cause* degli incendi sono state ricondotte a:

* malfunzionamenti di apparecchiature o impianti elettrici;

* uso improprio di mozziconi di sigaretta e di fiammiferi;

* surriscaldamento di motori e macchine;

* presenza di liquidi infiammabili, ossigeno, gas anestetici;

* incendi nelle cucine;

* incendi dolosi.

Da qui la necessità di *fare particolare attenzione* alla corretta
installazione e manutenzione dell'impianto elettrico, all'uso
proprio di tutte le apparecchiature elettriche e/o elettromedicali ma
anche ai divieti di fumo, alla gestione di manutenzioni o lavorazioni
che prevedono l'uso di fiamme libere, all'acquisto di materiali
con bassa reattività al fuoco ed al controllo e manutenzione di tutte
le macchine.

A causa dei *particolari fattori caratteristici* dell'attività di
ricovero e cura (si pensi solo alla configurazione architettonica
degli edifici, alla con-presenza di edifici nuovi ed edifici storici,
alla presenza di elevato rischio tecnologico per l'impiego degli
impianti, alle diverse tipologie di persone presenti negli ambienti,
alle condizioni psico-fisiche dei pazienti, al ciclo di lavoro
continuo), "il datore di lavoro di una struttura ospedaliera
dovrebbe in primo luogo prevenire l'insorgenza di qualsiasi tipo di
emergenza, poi installare e mantenere efficienti ed efficaci misure di
protezione ed infine pianificare ed attuare misure di gestione delle
emergenze".

Nel Fascicolo sono riportati  questi *tre esempi* di incendio negli
ospedali, con conseguenze disastrose.

*Istituto ortopedico Galeazzi Milano - 31 ottobre 1997.*
Camera iperbarica: presenti 10 pazienti ed 1 infermiere.
Vittime: 11 persone (tutti i presenti all'interno della camera
iperbarica).
Origine: un paziente che ha introdotto uno scaldino per le mani.
Carenze riscontrate: l'impianto di spegnimento automatico posto
all'interno della camera iperbarica privo di alimentazione idrica,
assenza del tecnico preposto alla consolle di controllo, anomalie
nella concentrazione ossigeno e pressione interna dovute a
malfunzionamento impianto di regolazione, inadeguata formazione dei
pazienti, superficiale ispezione sui pazienti prima dell'ingresso
nella camera iperbarica.
*Residenza sanitaria psichiatrica di San Gregorio Magno (Sa) - 16
dicembre 2001*.
Presidio di 32 posti letto (presenti 28 pazienti e 3 infermieri).
Vittime: 19.
Origine: nel locale infermiere a mezzanotte circa per probabile
sovraccarico elettrico.
Carenze riscontrate: presenza di materiale altamente combustibile
(vetroresina, linoleum, arredi), idranti dislocati lungo il perimetro
della struttura privi di alimentazione idrica, mancato utilizzo di
telefono fisso per segnalazione e assenza di segnale per cellulari,
Vigili del Fuoco a 40 km, nessun allarme efficace (le vittime forse
sotto sedativi furono trovate nei propri letti o nelle vicinanze),
mancanza di certificato di prevenzione incendi.

*Ospedale di Calcutta (India) - 16 dicembre 2011*.
Presidio: 160 persone presenti tra personale e pazienti.
Vittime: 93.
Origine: deposito di materiale combustibile nei sotterranei.
Carenze riscontrate: incendio scoppiato per cause ancora da accertare
alle 3 del mattino, è partito dai sotterranei dell'ospedale e si è
propagato rapidamente verso i piani superiori dell'edificio, privo
di impianto di rivelazione, accumulo di materiale combustibile.

*Leggi anche:*
Sicurezza negli ospedali, dai programmi igienisti alla prevenzione a
tutto campo
Ospedali, gli infortuni per territorio, giorni e forme di accadimento
donne più degli uomini, più i portantini che i medici



http://www.mog231.it/ospedali-le-difficolta-della-gestione-del-rischio-incendio/

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