mercoledì 12 giugno 2013

MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione

Un nuovo post "Incendi ospedali, strategie e controlli ma anche partecipazione dei lavoratori" è stato pubblicato il giorno 12 giugno 2013 alle ore 13:07 all'interno di "MOG 231 - Modelli di Organizzazione e Gestione".

La pubblicazione dell'Inail sulla sicurezza in ospedale, edizione
2012, prima di scendere nei particolari aspetti delle misure
specifiche da adottare negli ambienti di accoglimento e cura,
argomenti di singole e dettagliate schede di controllo, dedica ampio
spazio alla trattazione della prevenzione e alla protezione rispetto
al rischio di incendio.

In generale, si legge nel capitolo dedicato, per *prevenzione* si
intendono le azioni, gli accorgimenti, le strategie, i controlli
mirati alla riduzione della probabilità di insorgenza di situazioni
di emergenza. Se questa condizione è dovuta all'incendio, occorre
dar corso a una serie di azioni, dall'utilizzo di impianti
parafulmine, dei dispositivi di sicurezza degli impianti di
distribuzione e di utilizzazione di sostanze infiammabili e di gas
medicali, alla ventilazione dei locali, all'uso di pavimenti ed
attrezzi antiscintilla, all'utilizzo di macchine marcate o
certificate CE.

E soprattutto è necessario che la *realizzazione degli impianti
elettrici avvenga a  regola d'arte (norme CEI)*.

Al riguardo, qui sotto  sono elencate le principali  norme CEI:

* per il progetto, *CEI 0-2* *(Guida alla definizione della
documentazione di progetto degli impianti elettrici)**;

* per gli ambienti medici, CEI 64-8/710;

* norma generale per i trasformatori di isolamento per i locali
medici, CEI 96-16 (EN 61558-2-15);

* norma generale per i trasformatori di isolamento, CEI 96-3 (EN
61558-1);

* per le caratteristiche del dispositivo di controllo
dell'isolamento, CEI 85-28 (CEI EN 61557-8).

L'obiettivo della prevenzione**** si persegue oltre che con una
corretta progettazione delle strutture, con l'acquisto di macchine e
materiali adeguati, soprattutto con *la partecipazione consapevole dei
lavoratori*, e in particolare:

a) la conoscenza delle *attività lavorative* costituenti l'azienda
e dei processi relativi; b) la conoscenza delle *caratteristiche del
macchinario* eventualmente impiegato; c) la conoscenza del *grado di
rischio d'incendio* (basso, medio, elevato) e della *classe di
incendio* possibile (A,B,C,D); d) la conoscenza dell'*edificio sede*
dell'azienda e delle *misure di protezione* attiva e passiva
adottate; e) la conoscenza, l'individualità e la raggiungibilità
dei *componenti la squadra di emergenza*; f) la conoscenza dei
comportamenti corretti nei procedimenti di lavoro; g) la conoscenza
dei *comportamenti corretti in caso di emergenza*; h)
l'esercitazione periodica atta a fronteggiare, in circostanze
simulate, situazioni di emergenza e di evacuazione dell'edificio.

*** Sulla Guida, pubblicheremo un approfondimento in una delle
prossime news.
**** Da considerarsi, in generale come un "complesso dinamico di
misure organizzative, gestionali, conoscitive e di vigilanza, teso a
limitare la probabilità che l'evento si verifichi".

_Continua mercoledì 19 maggio..._

*Leggi anche:*
difficoltà gestione rischio incendio
sicurezza negli ospedali, dai programmi igienisti alla prevenzione a
tutto campo
ospedali, gli infortuni per territorio, giorni e forme di accadimento
donne più degli uomini, più i portantini che i medici



http://www.mog231.it/incendi-ospedali-strategie-e-controlli-ma-anche-partecipazione-dei-lavoratori/

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